
Beni dei mafiosi. La Corte europea non sempre suona buona musica
In tema di mafia la Corte dei diritti di Strasburgo non suona sempre buona musica. Una prima “stecca” fu la sentenza del 2019 con cui ha messo in mora l’ergastolo ostativo, ignorando volutamente che la presunzione per cui, in mancanza di un “pentimento”, il mafioso tale resta e mantiene i contatti con la cosca di […]