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Il ricco mercato delle droghe negli USA

Piero Innocenti il . Droga, Economia, Forze dell'Ordine, Internazionale, Istituzioni, Mafie, Salute

Molti anni fa il premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, entrando nella polemica tra Stati Uniti e Colombia in difesa di quest’ultima etichettata come narcocrazia da esponenti politici nord-americani, rimproverò agli USA il vergognoso primato di paese primo consumatore della droga, cocaina in particolare.

Si potrebbe dire, tenendo conto dei rischi che ogni generalizzazione comporta, che se i paesi poveri sono tendenzialmente dei produttori, i ricchi sono tendenzialmente dei consumatori.

Negli USA, è noto, si concentra gran parte della ricchezza e quindi è naturale che verso questi mercati si dirigano i narcotrafficanti, come, d’altronde, verso i ricchi mercati europei. Gli USA sono un obiettivo prioritario per molte organizzazioni criminali transnazionali, in particolare messicane, colombiane e asiatiche, che riforniscono il Paese di cocaina, metamfetamina, eroina e fentanyl.

La relazione annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – 2023 su dati 2022 – ha rilevato come da anni il mercato degli oppioidi oscilli tra il consumo di eroina e l’uso, non terapeutico, di prodotti farmaceutici basati su oppioidi, in particolare il fentanyl che è un oppioide sintetico. Negli USA, nel periodo 2019/2022 sono diminuiti fortemente i consumi di eroina ed aumentati quelli di fentanyl il cui consumo ha causato oltre 80mila morti per overdose sul totale complessivo di poco più di 106mila decessi. I sequestri record di fentanyl e dei suoi analoghi operati dalla DEA (l’agenzia antidroga americana) nel 2022 possono aiutare a comprendere meglio il fenomeno: oltre 4 ton. in polvere e 50,6 milioni di compresse contraffatte e contenenti fentanyl.

Gran parte di questo oppioide viene prodotto, esportato e distribuito dai cartelli messicani di Sinaloa e di Jalisco Nueva Generation che hanno una straordinaria capacità di produzione su scala industriale che consente di vendere a prezzi molto ridotti (30 cents) ogni pasticca di fentanyl (allarme anche in Italia dopo il sequestro, negli ultimi giorni, di modesti quantitativi di fentanyl a Perugia e in una farmacia abusiva a Reggio Calabria).

Negli ultimi tempi, poi, si va diffondendo l’uso di un sedativo usato in veterinaria, la xilazina, utilizzato per “tagliare” il fentanyl ma anche la cocaina, l’eroina, le benzodiazepine, in quanto in grado di prolungarne gli effetti. Questa sostanza nota anche come “tranq”, “tranq dope”, è pericolosissima per la salute se si considera che in caso di urgente intervento sanitario a seguito di assunzione di tali miscele, la somministrazione di naloxone, antagonista recettoriale degli oppioidi, non è in grado di annullarne gli effetti, potendo contrastare solo quelli dell’oppioide presente nella miscela.

Gli USA sono sempre il più grande mercato globale della cocaina (nel 2022, solo la DEA ha intercettato circa 200 ton) in prevalenza di origine colombiana. È particolarmente diffuso e pericoloso un suo composto, il crack, dal prezzo relativamente modesto ma verso il quale si può diventare dipendenti dopo solo poche assunzioni.

La cannabis, poi, è disponibile e coltivata in tutti i 50 gli Stati Uniti d’America e va anche ricordato che alla fine del 2023 ben 19 Stati, il Distretto di Columbia e due territori, hanno approvato leggi sull’uso ricreativo della cannabis (iniziò Washington nel 2012, Colorado e Alaska nel 2014 per arrivare alla Virginia nel 2021 e Rhode Island nel 2022).

Nonostante la buona produzione di marijuana a livello nazionale, una apprezzabile quantità di tale droga arriva sempre dal Messico dove, tuttavia, i sequestri negli ultimi anni al confine sono sensibilmente calati passando dalle 249 ton. del 2019 alle 70 ton. del 2022. Anche dal Messico provengono i maggiori quantitativi di metamfetamine disponibili negli USA con il sequestro da parte della DEA, nel 2022, di oltre 59 ton. Il calo rilevato negli ultimi anni di efedrina e pseudefedrina, i precursori utilizzati per la produzione delle metamfetamine, fa ritenere che i laboratori utilizzano metodi diversi a base di P-2-P (fenil-2-propanone o Bmk- benzil metil chetone).

In conclusione, poiché quello delle droghe è un mercato che offre variegate e inesauribili prospettive di profitto, con i suoi milioni di clienti affezionati, non potevano mancare soggetti criminali che si ritagliassero il proprio lucroso spazio vitale nell’ambito della società più ricca del mondo e, di conseguenza, più consumistica e sensibile all’offerta di “merci” finalizzate al “piacere”.

Il danno, per quanto enorme, non è solo di carattere economico. Negli ultimi trent’anni, negli USA, i crimini violenti sono aumentati del 400 per cento, con una velocità di crescita molto superiore a quella dell’aumento demografico.

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Gli USA, il grande mercato globale delle droghe

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