Reggio Calabria: un documento per “liberare” i beni confiscati
Pare che sia indispensabile scrivere il contesto prima di tutto.
Pare che sia indispensabile scrivere il contesto prima di tutto.
Navi inghiottite negli abissi dei nostri mari o spiaggiate sulle nostre coste.
In particolare la procura di Paola ha condotto le indagini per accertare i reati di smaltimento illegale di rifiuti e occupazione abusiva dell’area demaniale.
E’ stato arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria il boss Giuseppe De Stefano, 39 anni, inserito nella lista dei 30 latitanti piu’ pericolosi d’Italia stilata dal ministero dell’Interno.
Inchieste avocate, un magistrato allontanato, una procura, quella di Catanzaro, indagata da quella di Salerno, competente nei confronti del capoluogo calabrese, e accusata di aver bloccato le indagini di un pm.
I grandi la chiamano faida.
La lezione del cugino – il narcotrafficante Sebastiano Strangio, arrestato tre anni fa mentre si godeva il riflesso dei canali di Amsterdam dal tavolino di un bar – gli aveva consigliato prudenza: per stare tranquilli non basta mettere 2.