“Le mani in pasta”: raggiunge il 50% in pochi giorni il crowdfunding per il film
Raggiunge il 50% in pochi giorni, tra donazioni dirette e sulla piattaforma di Produzioni dal basso il crowdfunding che permetterà di produrre e distribuire il film “Le mani in pasta. I prodotti dei terreni confiscati alle mafie” di Daniele Biacchessi.
Da questo link trovate la pagina su Produzioni dal basso dove effettuare le donazioni e diventare coproduttori.
Istruzioni per l’uso: iscriversi alla piattaforma, cliccare il bottone verde (Sostieni il progetto), scegliere la ricompensa, la cifra e la forma di pagamento (PayPal, carta, bonifico). Le donazioni con PayPal e carta sono immediate. Per il bonifico riceverete le istruzioni via email con nome dell’intestatario, causali e Iban. Dopo qualche giorno Lemonway contabilizza sulla piattaforma il vostro sostegno.
Grazie per quello che avete fatto e che farete!!
Le mani in pasta – I prodotti dei terreni confiscati alle mafie
Si chiama “Le mani in pasta. I prodotti dei terreni confiscati alle mafie”; il film prodotto e diretto da Daniele Biacchessi, liberamente tratto dal libro di Carlo Barbieri “Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto”, edito da Jaca Book e Editrice Consumatori (collana Contastorie), disponibile in tutte le librerie.
Nel film viene raccontato il lungo e virtuoso cammino delle cooperative nate sui terreni confiscati alle mafie, le storie di chi è riuscito nella grande impresa di realizzare prodotti di qualità eccellente come il vino Centopassi (foto di Giorgio Salvatori per Libera Terra), pasta, legumi, olio d’oliva extravergine, miele, conserve dolci e salate, mozzarella di bufala, limoncello . Sono cooperative che portano i nomi delle vittime delle mafie come Placido Rizzotto, Rosario Livatino, Don Peppe Diana, Rita Adria, Beppe Montana. Sono luoghi di libertà in Sicilia, Campania, Puglia, Calabria. http://www.liberaterra.it/it/
Carlo Barbieri e Daniele Biacchessi firmano la sceneggiatura. Il film è illustrato da Giulio Peranzoni, con voci narranti di Daniele Biacchessi, Tiziana Di Masi, Francesco Gerardi e Paola Roccoli, musiche di Gaetano Liguori, Gang, Modena City Ramblers, Andrea Sigona, fotografie di Giorgio Salvatori.
Crowdfunding – Produzioni dal basso/ Network Ponti di memoria
Il film è finanziato in crowdfunding fino al 2 aprile 2022. Tra aprile e maggio 2022 è prevista la sua distribuzione in download digitale e box dvd a quanti lo sosterranno in questa campagna, e poi sarà diffuso tramite proiezioni pubbliche nei canali istituzionali cinematografici e in quelli alternativi già sperimentati con successo per altri film (questo è il settimo), di Biacchessi.
La scelta del crowdfunding non è una semplice raccolta fondi, ma una forma di condivisione del progetto con il pubblico. La pellicola, girata in digitale in alta definizione, sarà riversata anche su un box dvd e acclusa a una ristampa del libro per il mercato editoriale. «La struttura filmica – spiega Biacchessi – interseca illustrazioni con video e immagini statiche, come quelle che ritraggono Placido Rizzotto, del quale non possediamo nulla in movimento».
In collaborazione con Jaca Book, Editrice Consumatori, Libera Terra Mediterraneo, Agenzia Cooperare con Libera Terra, Associazione Arci Ponti di memoria
Incipit del film
E’ il 1948 e siamo a Corleone, vicino a Palermo. Placido Rizzotto è segretario della Camera del Lavoro. Partigiano, socialista, sindacalista. E’ una vita intensa quella di Placido. Passa in breve tempo dalle battaglie della Seconda Guerra Mondiale con il reggimento cavalleggeri “Lucca” di stanza a Tivoli alla lotta partigiana nella Resistenza Italiana a Roma, nella banda clandestina del “Gruppo Napoli” comandata dal col. Barbara, poi al ritorno nei campi a fianco dei contadini che occupano le terre. Quelle che mette in campo sono idee di giustizia e libertà. In quei luoghi significa scontrarsi con la mafia. Ma Placido non piega la testa, non guarda in basso in segno di resa, incrocia le braccia e non è solo. Accanto a lui ci sono migliaia di altre braccia incrociate, le stesse che ogni giorno muovono gli aratri e le zappe in Sicilia e ne trasportano i frutti. Però quei prodotti non appartengono ai contadini, ma ai ricchi proprietari terrieri collusi con i boss. E’ un uomo che dà fastidio al potere, alla proprietà, al latifondista, che getta il seme della rivolta in un territorio da sempre dominato dalla mafia. Placido Rizzotto diviene così il nemico principale di Michele Navarra, capo della cosca che controlla Corleone. Un giorno umilia un picciotto di Navarra davanti a tutti, in segno di sfida: lo appende ad un’inferriata. E dopo la sfuriata consegna una sorta di testamento ideale.
Infoline
Da questo link potete sostenere la campagna di crowdfunding
La pagina Facebook del libro e del film https://www.facebook.com/mafieinpasta/
Il network dell’Associazione Arci Ponti di memoria https://www.produzionidalbasso.com/network/di/ponti-di-memoria
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“Le mani in pasta”, presentazione il 7 settembre con don Ciotti alla Festa dell’Unità di Bologna
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