NEWS

Ddl diffamazione, il carcere per i giornalisti divide la maggioranza. Allarme in Europa

Fnsi il . Brevi, Costituzione, Diritti, Informazione, Internazionale, Istituzioni, Politica

Mentre in Italia insorgono le opposizioni e arrivano i distinguo da Lega, Forza Italia e Noi Moderati, pronti a confrontarsi sugli emendamenti Berrino, Efj e Ifj annunciano con le associazioni partner della Piattaforma per la protezione del giornalismo l’invio di una segnalazione al Consiglio d’Europa.

L’ipotesi del carcere per i cronisti fa insorgere le opposizioni in Parlamento e divide la stessa maggioranza. I distinguo arrivano subito dopo la presentazione in commissione Giustizia, mercoledì 10 aprile 2024, degli emendamenti al ddl Diffamazione a firma del senatore di Fratelli d’Italia, e relatore del provvedimento, Gianni Berrino.

A prendere le distanze sono sia il capogruppo di FI in Commissione, Pierantonio Zanettin, che assicura di nutrire «più di un dubbio» sulle proposte di modifica di Berrino, sia la presidente della Commissione Giulia Bongiorno (Lega), che annuncia a breve «una riunione di maggioranza sul punto». Riunione poi convocata per martedì 16, alle 14, nello studio della presidente.

Contro la detenzione per i cronisti anche il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi che, ospite a Start di Skytg24, venerdì 12 aprile, ribadisce: «Questo emendamento non lo condividiamo». E aggiunge: «Sono convinto che non andrà avanti».

Le proposte di modifica presentante dal senatore ligure fanno anche andare su tutte le furie le opposizioni, a cominciare dai Dem che, con il capogruppo in Commissione, Alfredo Bazoli, parlano di «misure gravi contro la libertà di stampa». Mentre per la senatrice Avs Ilaria Cucchi gli emendamenti rappresentano «una forma di intimidazione» e la senatrice M5S Dolores Bevilacqua denuncia la «deriva pericolosissima».

Allarmata la Federazione europea dei giornalisti che, insieme con la Ifj e le associazioni partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo, annuncia l’imminente pubblicazione di un alert in tema di diffamazione corredato da una serie di richieste che vanno nella direzione opposta a quella verso cui vorrebbero portare gli emendamenti del senatore Berrino.

Intanto, anche Associazione Ligure dei Giornalisti, Gruppo Cronisti Liguri, Ussi Liguria e Ordine regionale dei giornalisti «si uniscono alla condanna» già espressa dalla segretaria della Fnsi Alessandra Costante, dall’Usigrai e dal presidente del Cnog Carlo Bartoli dopo la presentazione degli emendamenti dell’esponente ligure di FdI.

«Il senatore Berrino – dicono Matteo Dell’Antico, Tommaso Fregatti e Filippo Paganini – dovrebbe occuparsi di portare in Parlamento i problemi della Liguria, la regione in cui è nato e dove è stato eletto, invece di presentare disegni di legge che prevedono di mettere le manette ai giornalisti. Quelle di Berrino sono posizioni inaccettabili frutto di pulsioni autoritarie. Non solo: questi emendamenti sono un fatto gravissimo e rappresentano l’ennesimo attacco alla libertà di stampa con l’Italia che scivola sempre più pericolosamente verso Paesi come Russia, Cina, Bielorussia o Iran».

@fnsisocial

*****

Ddl diffamazione, Fnsi: «Il carcere per i giornalisti è una misura incivile»

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link