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“La verità illumina, la verità dà coraggio”. Erice (TP), a 39 anni dalla strage di Pizzolungo

Rino Giacalone il . Costituzione, Cultura, Giovani, Informazione, Mafie, Memoria, Sicilia

A 39 anni dalla strage mafiosa di Pizzolungo tornano gli appuntamenti con il “Non ti scordar di me”, dedicati a Barbara Rizzo e ai gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, vittime del tritolo mafioso. Tra i presenti don Ciotti e Agnese Moro.

«Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi». Sono parole di Aldo Moro, politico e statista italiano, barbaramente ucciso dalle Brigate rosse il 9 maggio 1978. Parole che scuotono, ancora oggi, una società sempre in cammino. Il suo è un cammino che continua ad interpellarci e si spera riesca a animare le nostre vite, forse troppo tranquille.

Sul tema della verità e del coraggio si sviluppa quest’anno il percorso della settimana del “Non ti scordar di me” dedicata al ricordo delle vittime innocenti della strage mafiosa di Pizzolungo (Erice) del 2 aprile 1985. Con una serie di eventi saranno ricordati Barbara Rizzo ed i suoi due gemellini, Salvatore e Giuseppe Asta, dilaniati dal tritolo che Cosa nostra fece esplodere per attentare alla vita dell’allora magistrato della Procura di Trapani, dott. Carlo Palermo.

“La verità illumina, la verità dà coraggio” è il tema scelto.

Tema che nella provincia di Trapani si scontra con un contesto sociale che seppur radialmente cambiato rispetto a quello esistente negli anni ’80, presenta ancora aspetti e comportamenti che certamente non sono utili ad acciuffare e fermare quelle verità che. come spesso dice don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’associazione Libera, girano per le nostre strade.

Pensate. In quel 1985 dinanzi ai corpi straziati delle vittime c’era un sindaco che andava dicendo che a Trapani la mafia non esisteva, oggi, dopo la cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro, capo indiscusso della cupola trapanese, lo stragista che faceva l’imprenditore “ricco” con le mani sporche di sangue, è facile sentire he la mafia non esiste più. Anzi, peggio. C’è uno sporco tentativo di sporcare anni e anni di indagini, processi, condanne, con la delegittimazione di chi le ha condotte, e questo purtroppo non suscita le dovute reazioni.

Insomma si vuol far passare per criminali chi i criminali li ha combattuti, chi nelle patrie galere non solo ha fatto finire gli uomini con le coppole e le lupare, ma anche certi colletti bianchi, professionisti favoreggiatori dei mafiosi, e anche politici, importanti come lo fu l’ex sottosegretario all’Interno Antonio D’Alì. La mafia trapanese, ricordiamolo, non è tanto quella delle coppole storte, ma è sempre stata quella dei latifondisti, dei nobili e dei frequentatori dei salotti, che mafiosi lo erano ancora prima dei loro campieri. È una mafia che si è sempre presentata con un uomo forte al comando, che trattava tutti gli altri come servitori. Una mafia che resta tale ancora oggi, che oramai viaggia sui business internazionali.

E Trapani in parte resta quella di sempre, in attesa di qualcuno che la “conquisti”, che prometta iperbolici successi. Ci guardiamo attorno e vediamo che da queste parti l’articolo 21 della Costituzione è continuamente sotto minaccia, e la libertà di pensiero molti la mettono da parte o per quieto vivere o per altro, tornaconti e roba di questo genere, raccontare non è agevole per il cronista, sempre che il cronista non abbia anche lui trovato una ragione, sporca, per non raccontare.

Allora parlare di Aldo Moro e di quello che questo statista ci ha lasciato riteniamo sia cosa importante! Farlo con la presenza della figlia, Agnese, sarà certamente una importante occasione per chi parteciperà.

E ad Erice si parlerà di informazione con protagonisti Roberto Gueli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Vittorio Di Trapani, presidente della FNSI, Beppe Giulietti, presidente di Articolo 21, Lorenzo Frigerio di Libera Informazione. Si parlerà dell’informazione che deve essere capace di “resistere” nel nome di un grande giornalista quale fu l’indimenticabile Santo Della Volpe, al quale da otto anni Erice con il “Non ti scordar di me” dedica un concorso giornalistico riservato agli studenti.

Ma il 2 Aprile si comincerà con l’incontro con don Luigi Ciotti, Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime di Pizzolungo, e con oramai l’ex pm Carlo Palermo.

«A 39 anni dalla strage – dice la sindaca di Erice, Daniela Toscano – su questo atto di crudele e spietata ferocia, compiuto dalla mafia, persistono attorno ancora oggi ombre e misteri che impediscono di delineare la completa verità. Anche grazie al ricordo di Aldo Moro intendiamo dimostrare che non possiamo arrenderci, che la verità illumina, e che vogliamo che sia fatta luce su questo come su tanti altri tragici accadimenti. La verità dà coraggio, e noi intendiamo poter condividere questo coraggio con la società civile, con gli onesti, con gli studenti e con le giovani generazioni che, come sempre, ci accompagnano anche durante questa settimana di memoria e impegno».

«Intendiamo condividere – prosegue la sindaca Toscano – le parole di don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, quando sostiene che ‘La Memoria ci sfida tutti all’impegno, non basta commuoversi. Bisogna muoversi’. Ecco, noi siamo pronti ad accogliere don Ciotti anche in questa edizione del Non ti scordar di me, sottoscrivendo l’impegno secondo cui al dire preferiamo il fare. Con questo dovere saremo in queste giornate particolarmente vicini a Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime della strage di Pizzolungo, ricordando con lei anche il padre Nunzio Asta. Staremo vicini al dott. Carlo Palermo, agli agenti della scorta, a Totò La Porta e a chi ci ha lasciato, Nino Ruggirello e Raffaele Di Mercurio; a loro dedichiamo i momenti in programma. Sarà un onore quest’anno, inoltre, poter accogliere ad Erice Agnese Moro, figlia di Aldo. Da lei e da Margherita Asta ascolteremo parole importanti sulla Verità che illumina e sulla Verità che dà coraggio».

Le manifestazioni del “Non ti scordar di me” prenderanno il via alle 9:30 di martedì 2 aprile: sul luogo della strage a Pizzolungo si svolgerà la cerimonia di commemorazione a ricordo delle vittime, cominciando a tracciare i percorsi di memoria e di impegno dedicata a Barbara, Salvatore e Giuseppe.

Mercoledì 3 aprile alle ore 9:00, nell’aula magna del Polo Universitario il giornalista Lorenzo Frigerio di Libera Informazione intervisterà Agnese Moro e Margherita Asta. Tra gli interventi, è previsto quello di Giuseppe Giulietti, presidente dell’associazione Articolo 21. La giornata sarà aperta dal gruppo di canto popolare “I Tammorra” che proporranno “A stragi du dui aprili” (testo di Giampiero Montanti, musica del maestro Michele Lombardo).

Performance teatrale nella giornata di giovedì 4 aprile, presso il Teatro Ariston di Trapani, con il debutto la mattina (ore 9:30) e la replica in serata (ore 21:00) della performance teatrale “Lunga è la notte”, un omaggio ad Aldo Moro e Peppino Impastato. La rappresentazione è curata da Alessandra De Vita e Massimo Pastore, coreografie di Patrizia Lo Sciuto, con la partecipazione degli alunni delle scuole ericine aderenti al laboratorio teatrale. La rappresentazione della mattina sarà preceduta dal gemellaggio tra le scuole di Erice e quella emiliana di Castello d’Argile. Al termine interverrà Salvatore Inguì, coordinatore provinciale di Libera.

Venerdì 5 aprile, alle ore 9:00, presso l’aula magna del Polo Universitario, si terrà un convegno dal tema “Verità, giustizia e informazione”. Interverrà Vittorio Di Trapani, presidente della F.N.S.I. (Federazione Nazionale della Stampa), il sindacato dei giornalisti. Sarà questa la giornata dedicata alla premiazione dei vincitori della VIII edizione del concorso giornalistico riservato agli studenti delle scuole superiori e che porta il nome di Santo della Volpe, l’indimenticata firma del giornalismo italiano, scomparso prematuramente nel luglio 2023. Nella stessa giornata, alle ore 15, al Parco della Memoria “Non ti Scordar di me” a Pizzolungo, Margherita Asta incontrerà gli studenti del liceo “A. F. Formiggini” di Sassuolo (Modena).

Come le precedenti edizioni, anche quest’anno il “Non ti scordar di me” è il risultato di una sinergia tra enti e associazioni, e della rete tra le scuole ericine e trapanesi. Promosso dal Comune di Erice e dall’associazione Libera, ha il contributo delle scuole – Istituto Comprensivo “G. Pascoli – A. De Stefano” – Istituto Comprensivo “Giuseppe Pagoto” – Istituto Comprensivo “Giuseppe Mazzini” – I.I.S.S. “Sciascia e Bufalino” – I.I.S. “Ignazio e Vincenzo Florio”, del Polo Universitario di Trapani, del Teatro Ariston di Trapani, della F.N.S.I., dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, dell’associazione Articolo 21 e di Libera Informazione.

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