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La “Royal Family” del Regno Unito e le attività sociali di Napoli

Giuseppe Fiorenza * il . Associazioni, Campania, Cultura, Economia, Giovani, Istituzioni, Società

Bellissima la Festa del Re Carlo III, in stile britannico-napoletano, svoltasi mercoledì 28 giugno, in “Terra degli Aranci”, di Roberto Sola a Corso Europa.

Cornamuse ad accogliere gli ospiti, cerimonia dell’ammainabandiera, i due inni nazionali e discorsi di accoglienza dell’ambasciatore britannico Edward Llewellyn, che ebbe casa a Napoli, e del Sindaco Gaetano Manfredi, introdotti dal console onorario Pierfrancesco Valentini. Ma emozionante lo scambio di bandiere con il Console ucraino, Maksym Kovalenco, a cui è stato tributato un grande prolungato applauso. Un buffet d’eccellenza, un’organizzazione perfetta, grazie a Rosaria ed alle sue hostess, con la Torta finale di Poppella.

Ma anche arricchito dall’offerta delle associazioni antimafia e cooperative con prodotti realizzati su terreni confiscati. Dalle mozzarelle delle “Terre di Don Diana”, premio internazionale; alle pastiere di “CuciNapoliEst” del Centro Ciro Colonna di Ponticelli , ai prodotti de “La forza del silenzio” fino al pacco alla camorra ed il vino “Principe” della “Nuova Cooperazione Organizzata”. All’avvio della festa l’Ambasciatore aveva fatto una cortese visita alle postazioni delle cooperative, intrattenendosi con tutti, accompagnato da me che ho avuto l’onore di invitare e coordinare la loro presenza come feci nel 2017 per Camilla, oggi sposa di Re Carlo e Regina.

“Orsa maggiore”, che ospitò l’iniziativa alla Gloriette, villa confiscata a Zaza, come ricorda qualche foto. E poi Fondazione Pol.i.s., Libera, AsCenDeR, la FAI, la Fondazione Silvia Ruotolo e quella intitolata a Giancarlo Siani. E Terra di Confine, Biblioteca Annalisa Durante, Maestri di Strada, FoQus, Soroptimist, Itaca, Ama sempre, Assogioca e la Cooperativa Eva con la sfilata d’abiti delle sue bellissime modelle. Ovviante riprese e servizi giornalistici a cura di “Radio Siani”.

A suonare applauditissima orchestra giovanile “SANITANSAMBLE” col maestro Paolo Acunzo e Roberto Lucidi. Vividi i ricordi della visita della Regina Camilla, che tutto volle sapere del lavoro sociale delle associazioni napoletane, come espressamente aveva richiesto all’ambasciatore dell’epoca Jill Morris.

In realtà, la premessa che fece forse nascere l’idea deve ritrovarsi nella grande attività operativa e divulgativa della “Bottega dei Saperi e dei Sapori della legalità” voluta in Via Raffaele De Cesare a Santa Lucia, da Libera e dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania. Vi si esponevano, come tuttora ancora avviene, ma senza vendita diretta, i prodotti realizzati dalle Cooperative su terreni confiscati a mafia e camorra: pasta, vino, olio, marmellate ed il famoso “pacco alla camorra”, con significativo e simbolico capovolgimento semantico.

Affollata sempre da operatori sociali e da ospiti illustri, magistrati, giornalisti, deputati, fino al Presidente della Repubblica Napolitano, a Tano Grasso, Franco Roberti, Gianni Melillo, per citare solo qualche nome, ed a Federico Cafiero De Raho, del quale ricordo una memorabile lezione, rivolta alle operatrici, su come avvolgere le confezioni dei prodotti con eleganti nastrini, per poi farne doni natalizi.

Grazie oggi ed allora allo staff dell’Ambasciata, con Gerardo Kaiser, Caterina Liotto, Allegra e Solange. E, per noi, a Marilù D’Angelo, Enrico Tedesco e Vittorio Ciccarelli.

Sul finire un gruppo di simpatici marinai assaggia i miei sigari toscani, io il loro Whisky torbato e Poppella si riposa sul dondolo.

* Presidente AsCenDeR – Centro Documentazione e Ricerca

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