Tavoli di libertà
In 150 piazze sui tavoli di Libera e di Avviso Pubblico si raccolgono in questi giorni migliaia di firme contro la corruzione.
In 150 piazze sui tavoli di Libera e di Avviso Pubblico si raccolgono in questi giorni migliaia di firme contro la corruzione.
Una perdita per le entrate di circa 70 miliardi di euro, 130 miliardi di euro di pil in fumo: sono i numeri della corruzione in Italia forniti dalla Corte dei conti.
Il rischio, dopo quattro puntate straordinariamente premiate dal pubblico, è quello di riporre nella teca l’argenteria di pregio e di mostrarla, in vetrina, come se fosse un qualcosa, appunto di unico e irripetibile.
Perché, due anni fa, a San Vittore Olona, fu ucciso il boss Carmelo Novella? Lì, in provincia di Milano, in un paesino di nemmeno diecimila anime, un uomo delle ‘ndrine viene fatto “sparire”.
Dopo una settimana di alta tensione e di continui richiami alla necessità di garantire il giusto contradditorio al Governo, a seguito delle presunte accuse di collusione con la ‘ndrangheta al Nord rivolte da Roberto Saviano alla Lega, lunedì sera il ministro dell’Interno Roberto Maroni è approdato finalmente negli studi di “Vieni via con me”.
Le motivazioni della Corte d’Appello di Palermo che ha condannato Marcello Dell’Utri a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa vanno al di là della conferma, già di per sé clamorosa, del ruolo di collegamento fra la mafia e Silvio Berlusconi coperto per vent’anni dal senatore.
Ci sono diversi modi per impedire di cercare verità scomode per il potere.