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Insicurezza pubblica: le cosiddette operazioni di polizia ad “Alto Impatto”

Piero Innocenti il . Campania, Dai territori, Forze dell'Ordine, Istituzioni, Lazio, SIcurezza, Società

Nei giorni scorsi, sulla scorta di stimolazioni da parte del Governo, a Roma e a Napoli, in due quartieri “problematici” da tempo per  la sicurezza pubblica, sono stati effettuati due interventi delle forze di polizia con un forte spiegamento di uomini e mezzi.

Tali operazioni, definite ad “Alto Impatto” dal Ministero dell’Interno, non hanno portato a particolari risultati sul piano degli arresti e dei sequestri, ma volevano essere un messaggio chiaro ai criminali di una presenza vigorosa dello Stato in ambiti territoriali notoriamente fuori controllo e, nel contempo, un segnale di attenzione verso i cittadini sempre più allarmati dai tanti episodi di violenza e di arroganza della criminalità di strada.

Personalmente ritengo che, in diverse città divenute “problematiche” per l’insicurezza pubblica che si vive, sarebbe necessaria una presenza costante, visibile e sistematica di operatori delle forze di polizia, per assicurare quel controllo del territorio e quella prevenzione da molti invocata  da tempo, ma che continua ad essere carente in primis per la scarsità di risorse umane della Polizia di Stato (una differenza, a livello nazionale, tra forza organica ed effettiva pari al 10%) e dei Carabinieri (una differenza pari al 2,4%), ma anche ad una attenzione non sempre ottimale di chi, nelle singole province, è il responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza.

Il riferimento è ai Prefetti,  che si avvalgono per la loro fondamentale funzione di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, responsabile  sul  piano politico-amministrativo della sicurezza, del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, organo di consulenza di cui fanno parte il sindaco del Comune Capoluogo e i vertici provinciali delle tre forze di polizia. Spetta ai Prefetti, quando lo ritengano necessario, esercitare il potere di coordinamento delle forze di polizia territoriali, mettendole a disposizione, in numero adeguato, dei Questori (anche questi Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza) ai quali spetta il coordinamento sul piano tecnico-operativo.

Le operazioni ad Alto Impatto, ampiamente enfatizzate dagli organi di informazione, non sono una strategia seria e vincente di una politica generale anticrimine che deve essere attiva nell’anno e non “una tantum” magari solo per motivi propagandistici o di “preoccupazione” in vista di competizioni elettorali nazionali o europee.

D’altronde, sono state molteplici le operazioni di tal genere effettuate dal primo gennaio all’11 agosto 2023 nelle città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze e Bologna, in particolare presso le stazioni ferroviarie e le zone limitrofe nonché nelle zone della “movida” e nelle piazze di spaccio, senza conseguire quello che deve essere l’obbiettivo principale e cioè ridare tranquillità alla gente impaurita che evita persino di uscire di casa in alcuni momenti della giornata.

Ai cittadini interessa poco sapere che nel periodo suindicato sono state impiegate (vedi il Dossier Viminale, 15 agosto 2023) complessivamente oltre 33mila unità delle forze di polizia, controllate più di 30mila persone di cui 114mila stranieri (espulsi, sulla carta, 793 di cui 112 accompagnati presso i Cpr e 8 alla frontiera), 696 arrestati oltre a sequestri di merce contraffatta o insicura (tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli e altro), di stupefacenti, veicoli e armi se, poi, il giorno dopo l’Alto Impatto, si torna al consueto tran tran di accoltellamenti, di rapine (aumentate, nei primi sette mesi del 2023 a 15.486 rispetto alle 14.976 dello stesso periodo del 2022), di scippi, di furti (aumentati a 554.940 rispetto ai 539.920 del 2022), di violente aggressioni in strada, di intimidazioni.

Così, dopo appena 48 ore di “calma” nei due quartieri di Roma e Napoli “militarizzati” per la giornata delle operazioni ad Alto Impatto, si è tornati rapidamente al solito andazzo della criminalità quotidiana di strada di cui la cronaca locale da’ conto.

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Ferragosto 2023: il dossier del Viminale sulla sicurezza e delittuosità

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