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Missione MFRR in Romania, il report finale

Sielke Kelner * il . Diritti, Informazione, Internazionale, Politica, SIcurezza

Il report della missione in Romania condotta lo scorso gennaio dal consorzio MFRR esamina l’influenza politica, le liti temerarie e le molestie cui sono soggetti i media romeni.

Il 2024 rappresenta per la Romania un anno di cambiamenti politici: alle elezioni europee che coincideranno con le amministrative, seguiranno le parlamentari e le presidenziali. I giornalisti sono public watchdogs, cani da guardia della democrazia, e la loro capacità di svolgere il proprio lavoro nell’interesse pubblico in un clima in cui la libertà di stampa viene rispettata, è fondamentale per l’esercizio della partecipazione democratica, incluso lo svolgimento di elezioni democratiche.

Al fine di esaminare lo stato di salute dell’ecosistema mediatico romeno e gli ostacoli affrontati dal giornalismo indipendente, lo scorso gennaio il consorzio Media Freedom Rapid Response ha condotto una missione online di carattere conoscitivo in Romania alla quale seguirà una missione di advocacy a Bucarest programmata per il prossimo giugno. La prima fase di queste attività ha visto coinvolto il consorzio in un esercizio di raccolta dati in cui sono stati intervistati 22 portatori di interesse locali, tra i quali: giornalisti indipendenti, investigativi e impiegati da testate nazionali; giornalisti di media locali e di media della minoranza ungherese; avvocati esperti in libertà di espressione; ricercatori accademici; rappresentanti della società civile che si occupano di libertà di stampa; rappresentanti del sindacato. L’esito di questo ciclo di incontri virtuali è esaminato nel report Media Freedom in Romania Ahead of Super Election Year: Mission Report on Media Capture, Legal Obstacles and Journalists’ Safety.

Quattro i temi che sono emersi come cruciali per comprendere le sfide che i professionisti dei media romeni si trovano ad affrontare quotidianamente: media capture, o cattura dei media da parte dei partiti politici; minacce legali; minacce alla sicurezza fisica ed online dei giornalisti; ed infine le criticità affrontate dal giornalismo locale. Temi analizzati che sia individualmente ma soprattutto aggregati, hanno un impatto sulla copertura giornalistica delle elezioni locali, nazionali e dell’UE.

Nonostante la Romania possa vantare uno dei settori mediatici più dinamici dell’Europa sud-orientale, un panorama variegato e in rapida evoluzione, il mercato riflette un’immagine ingannevole, falsata da finanziamenti illeciti dei partiti politici. La proliferazione di testate mediatiche è esito di un’allocazione poco trasparente di soldi pubblici da parte dei partiti. Una situazione che ha generato un ambiente mediatico in cui impera una cultura clientelare, con un giro d’affari annuale che si attesta intorno ai 20 milioni di euro, dei quali circa 18 a disposizione dei due partiti della coalizione di governo (i liberali del Partidul Național Liberal – PNL ed i socialisti del Partidul Social Democrat – PSD). È solo tra il 2021 e 2022 che il fenomeno dei finanziamenti illeciti ai media è venuto alla luce grazie ad una serie di inchieste giornalistiche. Circa il 80% dell’informazione che giunge agli utenti è soggetta ad interferenza politica. Una situazione ulteriormente esacerbata quando si analizza la libertà di stampa delle testate locali. Il numero di redazioni locali indipendenti in tutto il paese si contano sulle dita di una mano, e, rifiutando di ricevere finanziamenti politici, faticano a sopravvivere. Questo contesto mediatico viziato dall’influenza partitica, unito ad un panorama in cui predomina la sfiducia dei cittadini nei confronti dell’élite politica, ha generato negli anni una diffusa diffidenza della società nei confronti della comunità giornalistica.

Il consorzio MFRR raccomanda quindi ai decisori politici di riformare il sistema al fine di garantire piena trasparenza sull’impiego dei fondi politici, in linea con la regolamentazione dell’UE sulla pubblicità politica ed in particolare con lo European Media Freedom Act. Il consorzio invita inoltre le singole testate a contrassegnare in modo chiaro qualunque contenuto pubblicato che sia supportato da fondi politici.

Le liti temerarie, o SLAPP, rischiano di contrarre ulteriormente lo spazio della libertà di stampa. Il fenomeno delle intimidazioni legali, previe azioni vessatorie di natura civilistica, si è cominciato a diffondere in Romania nel 2018. Le azioni vessatorie sono a volte intentate con il fine di rivelare le fonti giornalistiche. Sebbene manchino dati certi, i giornalisti intervistati durante la missione hanno confermato che la propria testata è bersaglio di azioni legali una o due volte l’anno, un andamento che suggerisce un fenomeno in via di diffusione. Ad avviare liti temerarie sono principalmente uomini d’affari e politici. Le richieste di risarcimento danni che accompagnano le SLAPP possono essere simboliche o esorbitanti. Indicativa la richiesta di risarcimento danni pari a 3,4 milioni di euro avviata poco più di una settimana fa nei confronti della testata indipendente Context.ro, presa di mira da un imprenditore romeno, il quale sostiene di aver perso un lucroso contratto di aviazione a causa di una loro inchiesta giornalistica. Tuttavia anche richieste minori, che ammontano a poche migliaia di euro, minacciano la sopravvivenza delle piccole redazioni locali. Le cause di cui sono bersaglio si concludono positivamente per i giornalisti, tuttavia le richieste di risarcimento danni ed il protrarsi dei processi costituiscono un serio chilling effect, effetto deterrente per le testate.

Il consorzio MFRR invita i giornalisti, gli avvocati e tutti i segmenti della società civile romena che hanno a cuore la libertà di espressione, a lavorare insieme per garantire una trasposizione della direttiva UE anti-SLAPP da parte dei decisori politici romeni in linea con gli standard più elevati formulati nelle raccomandazioni anti-SLAPP dell’UE nel 2022 e delle raccomandazioni anti-SLAPP del Consiglio d’Europa, che saranno adottate nelle prossime settimane.

Sebbene le minacce fisiche non siano diffuse, i casi come quello della giornalista investigativa Emilia Șercan, bersaglio prima di una serie di minacce di morte e successivamente di una massiccia campagna di diffamazione politica, dimostrano l’insofferenza del potere e delle figure pubbliche di alto livello all’indagine giornalistica. Minacce online e trolling rimangono diffusi e sotto il radar degli addetti ai lavori, che percepiscono questi attacchi come parte integrante della professione. Una dinamica che non solo pesa sulla salute mentale degli addetti ai lavori, ma rischia di allontanare giovani aspiranti giornalisti dalla professione.

Il MFRR invita quindi il governo romeno a rispettare le raccomandazioni dell’UE e del Consiglio d’Europa sulla sicurezza dei giornalisti. Si chiede inoltre al governo di promuovere training sulla sicurezza dei giornalisti, accompagnati dall’azione governativa concertata con i rappresentanti dei media e volta a riformare le pratiche della polizia e degli organi giudiziari.

Il giornalismo locale affronta le sfide più grandi, soffrendo dell’esacerbazione di ciascuno degli ostacoli appena menzionati. Il consorzio invita quindi i governi locali a rispettare le regole dell’EMFA sulla distribuzione e la trasparenza, indipendentemente dalle dimensioni della propria popolazione.

Nonostante gli ostacoli posti all’esercizio della professione, sopravvive in Romania una comunità di giornalisti indipendenti che rifiuta il denaro illecito dei partiti e produce giornalismo investigativo di pubblico interesse, assicurando l’indipendenza del proprio lavoro attraverso finanziamenti indipendenti, fondi UE ed attraverso le donazioni dei propri lettori. Ne sono un esempio Átlátszó ErdélyDela0G4MediaInfo Sud-EstPressOneRecorderRise ProjectTranstelexViaţa Liberă.

I temi affrontati durante la missione MFRR riflettono gli obiettivi dello European Democracy Plan formulato dalla Commissione europea nel 2020, che mirano al rafforzamento della libertà dei media e della libertà di espressione: “Consentire a tutti di esprimere le proprie opinioni, indipendentemente da quanto siano critiche nei confronti dei governi e di coloro che detengono il potere” è essenziale. Consentire tali opinioni è particolarmente rilevante durante periodi di cambiamento politico, come durante i periodi elettorali. In quanto cani da guardia della democrazia, i giornalisti svolgono un ruolo essenziale nel facilitare il dibattito pubblico e nel fornire informazioni, per garantire che i cittadini abbiano accesso a una pluralità di punti di vista. Il giornalismo di qualità contribuisce alla consapevolezza del pubblico e alla resilienza delle nostre democrazie.

Il report MFRR in inglese

* Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

Logo del progetto Media Freedom Rapid Response (MFRR)

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell’ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l’opinione dell’Unione Europea.

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