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Essere vicini alla Polizia di Stato, sempre

Piero Innocenti il . Criminalità, Forze dell'Ordine, Istituzioni, SIcurezza

Alcuni giorni fa, in occasione della celebrazione dell’anniversario della fondazione della Polizia di Stato (171 anni fa), è stato presentato, come di consueto, anche il bilancio delle attività svolte e dei risultati conseguiti nel corso del 2022.

Un resoconto interessante e dettagliato riguardante i tanti settori di servizio istituzionale che vede impegnati i 93.271 operatori che espletano funzioni di polizia, nonostante una carenza di organico di circa 9mila unità che si vuole recuperare con i concorsi pubblici banditi e in atto, garantendo un dispositivo di controllo del territorio nazionale costituito, mediamente, da circa 3.300 equipaggi (Volanti) al giorno che hanno controllato oltre sette milioni e mezzo di persone e poco più di tre milioni di veicoli.

Un dispositivo integrato da 279 pattuglie comandate in media ogni giorno dai 21 Reparti Prevenzione Crimine con un controllo aggiuntivo di circa un milione mezzo di persone controllate e di 750mila veicoli.

L’attività di prevenzione generale di polizia attraverso un controllo attento del territorio è fondamentale e l’auspicio di tutti è che si possa ancora migliorare.

Qualche considerazione va fatta in tema di delittuosità generale con i dati che riguardano la sola Polizia di Stato, a cominciare dai furti denunciati 221.121 – ma non vengono specificate le varie tipologie (furti in abitazioni, con destrezza, negli esercizi commerciali, di veicoli ecc..) – di cui soltanto per 19.274 sono stati scoperti gli autori e per le rapine 10.740 (anche in questo caso nessuna ulteriore precisazione se nelle banche, negli uffici postali, sulla pubblica via ecc..), di cui 4.198 individuati gli autori.

Altri punti dolenti riguardano i delitti di danneggiamento, 38.896 con il basso valore di quelli scoperti (5.053) e di quelli seguiti da incendio, 1.349 con solo 175 casi scoperti.

Da non sottovalutare, poi, i 19.391 delitti informatici di cui soltanto 353 scoperti.

Imponente il lavoro volto dagli Uffici Immigrazione che hanno prodotto 1.570.183 titoli di soggiorno di cui 173.743 in formato cartaceo e 1.396.440 elettronici; 84.399 le istanze di protezione internazionale registrate presso le Questure a fronte delle 56.388 del 2021.

Sempre nel decorso anno sono stati adottati 37.429 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri e comunitari e 4.015 sono stati quelli rimpatriati nei Paesi di destinazione, in gran parte, 3.319, scortati da personale specializzato della Polizia con voli di linea, navi o con voli charter. Attraverso le varie rotte del Mediterraneo sono giunti in Italia 105.131 migranti irregolari a seguito di 2.539 eventi di sbarco (erano stati 67.477 nel 2021), con Lampedusa che ha registrato il maggior numero di sbarcati (46.181).

Il contrasto al narcotraffico resta tra le priorità di servizio con 6.057 operazioni antidroga effettuate, il sequestro di oltre 13 tonnellate di stupefacenti di cui circa 1,5 ton di cocaina, la denuncia all’autorità giudiziaria di 8.799 persone di cui 3.628 stranieri (una percentuale che resta alta da diversi anni ormai e che vede spacciatori buona parte degli stranieri).

Rilevante anche l’attività svolta dalle “squadre tifoserie” delle Digos che monitorano il fenomeno ultras italiano (con particolare riferimento alle infiltrazioni politiche estremiste) e reprimono i comportamenti violenti durante le manifestazioni sportive (nel 2022 sono stati arrestati 86 supporter e denunciati 1.470, con sequestri di materiale pericoloso).

Il rinnovato attivismo delle piazze ha comportato un grande impegno dei Reparti Mobili a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica; ben 12.479 le manifestazioni pubbliche  di cui 6.450 su temi politici, 2.755 a carattere sindacale-occupazionale, 523 studentesche, 204 sulle problematiche dell’immigrazione, 843 a tutela dell’ambiente, 1.286 a carattere antimilitarista (129 poliziotti, complessivamente, hanno riportato lesioni varie in occasione di turbative dell’ordine pubblico).

Un cenno particolare va riservato alla Banca Dati Nazionale del DNA, nata nel 2017, con la quale è stato possibile fino ad oggi facilitare l’identificazione degli autori di oltre 2.100 reati prima sconosciuti mentre in 65 casi la banca dati ha contribuito a identificare a livello internazionale gli autori di furti e rapine avvenuti in Austria, Svizzera, Francia ed altri Paesi.

Un bilancio, dunque, molto positivo grazie anche alla vicinanza dei cittadini alla Istituzione.

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Polizia di Stato, il 2022 in numeri

Le celebrazioni del 171° Anniversario di Fondazione della Polizia di Stato

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