NEWS

Mercoledì 29 dicembre, sciopero dei giornalisti Rai

Redazione il . Brevi, Informazione, Istituzioni, Media, Politica, Società

Domani le giornaliste e i giornalisti della Rai, delle testate delle reti, saranno in sciopero.

Restano i tagli lineari all’informazione di servizio pubblico, decisi dal vertice aziendale, senza un piano industriale, senza un progetto e senza alcun confronto.

L’amministratore delegato che ha cancellato edizioni dei telegiornali della Tgr e dello Sport, con la giustificazione degli ascolti, solo un mese fa aveva detto invece  alla Commissione di Vigilanza che il servizio Pubblico “non insegue lo share come unico parametro di successo”.

Noi chiediamo che questo vertice smetta la logica dei tagli e avvii un confronto serio e leale con i sindacati.

Il metodo da seguire deve essere quello di aggredire gli sprechi  invece di  ridurre il servizio ai cittadini.

Risparmiare su appalti e contratti strapagati e valorizzare il personale interno.

Il prossimo anno si dovrà rinnovare il contratto di servizio e solo un piano industriale ed editoriale frutto di una piena e reale consultazione con le parti sociali ne potrà garantire l’attuazione nell’interesse del Paese.

Daniele Macheda, Segretario Usigrai

Fonte: Unione Sindacale Giornalisti Rai


*****

Sciopero dei giornalisti Rai, la Fnsi al fianco dei colleghi

«I tagli all’informazione regionale e sportiva decisi in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale produrranno un mero impoverimento dell’offerta informativa», denuncia il segretario generale Lorusso, per il quale «è auspicabile che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto». La solidarietà del presidente Giulietti in visita alla redazione della Tgr Veneto. Macheda: «Ridurre gli sprechi, non il servizio ai cittadini».

«La Federazione nazionale della Stampa italiana è al fianco dei giornalisti della Rai e condivide le ragioni dello sciopero proclamato dall’Usigrai per domani, 29 dicembre». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. «I tagli all’informazione regionale e sportiva decisi senza alcuna occasione di confronto e, soprattutto, in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale – aggiunge – produrranno un mero impoverimento dell’offerta informativa. Il rilancio dell’informazione Rai richiede, pur nel rispetto dei ruoli, il coinvolgimento e il confronto con i giornalisti sul futuro del servizio pubblico».

Per il segretario Fnsi, «è necessario un piano industriale che ridisegni e rafforzi l’offerta informativa della Rai anche sulle nuove piattaforme, valorizzando le professionalità di cui l’azienda dispone. È pertanto auspicabile – conclude Lorusso – che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto, ribadita nelle ragioni dello sciopero, superando qualsiasi logica di sopraffazione».

Disponibilità più volte ribadita dai rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico che nei giorni precedenti lo sciopero hanno più volte evidenziato, anche nei comunicati sindacali letti durante le edizioni dei telegiornali e giornali radio, il pericolo rappresentato dai tagli decisi dal vertice aziendale in termini di riduzione del diritto di cittadine e cittadini ad essere correttamente informati.

«Tagli lineari che poco rispondono alle esigenze dei cittadini e dell’azienda e molto invece agli interessi di concorrenti privati», rilevava l’Usigrai annunciando lo sciopero delle firme che ha preceduto l’astensione dal lavoro e ricordando che «la scelta dell’azienda di non aprire un confronto serio e leale con le parti sociali ha costretto il sindacato a denunciare la Rai per comportamento antisindacale».

In segno di solidarietà con le giornaliste e i giornalisti del servizio pubblico, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, si è recato oggi, martedì 28 dicembre, in visita alla sede Rai di Venezia. «Pronti a sostenere le lotte in ogni sede, compresa quella giudiziaria, contro tagli decisi in modo arrogante e senza confronto», il suo commento.

A spiegare le motivazioni che hanno portato all’astensione dal lavoro, il segretario dell’Usigrai, Daniele Macheda. «Domani – ricorda – le giornaliste e i giornalisti della Rai, delle testate delle reti, saranno in sciopero. Restano i tagli lineari all’informazione di servizio pubblico, decisi dal vertice aziendale, senza un piano industriale, senza un progetto e senza alcun confronto. L’amministratore delegato che ha cancellato edizioni dei telegiornali della Tgr e dello Sport, con la giustificazione degli ascolti, solo un mese fa aveva detto invece alla Commissione di Vigilanza che il servizio Pubblico “non insegue lo share come unico parametro di successo”. Noi chiediamo che questo vertice smetta la logica dei tagli e avvii un confronto serio e leale con i sindacati».

Per Macheda, «il metodo da seguire deve essere quello di aggredire gli sprechi invece di ridurre il servizio ai cittadini. Risparmiare su appalti e contratti strapagati e valorizzare il personale interno. Il prossimo anno – conclude il segretario Usigrai – si dovrà rinnovare il contratto di servizio e solo un piano industriale ed editoriale frutto di una piena e reale consultazione con le parti sociali ne potrà garantire l’attuazione nell’interesse del Paese».

Fonte: Fnsi


*****

Rai, Ordine a fianco dei giornalisti del servizio pubblico

Mercoledì 29 dicembre i giornalisti della Rai saranno in sciopero per protestare contro i nuovi tagli all’informazione, a cominciare dalla chiusura della terza edizione dei Tgr e con l’imminente rischio che la mannaia si abbatta anche sul Tg Sport della notte, determinando, di fatto, l’abbandono di una fascia oraria importante da parte del presidio del Servizio pubblico – sostiene in una nota Carlo Bartoli presidente del Consiglio Nazionale dell’ordine dei giornalisti.

Immagini e notizie di una rilevante fetta di informazione sportiva e non solo slitteranno al giorno successivo, oppure potranno essere fruiti, da parte di chi ne ha le possibilità economiche, solo sui canali a pagamento. L’Ordine dei giornalisti si schiera a fianco dei colleghi che intendono difendere il diritto e il dovere del Servizio pubblico di garantire un’informazione accurata e diffusa.

La Rai ha bisogno di un piano industriale e di un progetto editoriale adeguato, in grado di indicare gli obiettivi del Servizio pubblico, in vista del rinnovo del contratto di servizio. La Rai ha bisogno di una strategia chiara e coerente che non sia fatta di soli tagli. Lo richiede la Rai, ma lo richiedono soprattutto i cittadini che pagano il canone.

Per questo l’Ordine dei giornalisti – conclude Bartoli – è accanto ai colleghi che si battono per la difesa di un essenziale presidio a servizio della collettività.

Fonte: Ordine dei Giornalisti, 27/12/2021

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link