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“1996 – 2021: 25 anni di antimafia sociale”. Buon compleanno Avviso Pubblico

Avviso Pubblico il . Istituzioni, Memoria, Politica, Società

Oggi, 22 maggio 2021, Avviso Pubblico festeggia un importante traguardo: 25 anni di storia, di prevenzione e contrasto alle mafie e alla corruzione da parte degli Enti Locali e delle Regioni.

Per l’occasione sono stati organizzati due eventi online trasmessi in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Associazione e sulla pagina Facebook del Domani e di Altreconomia.

Il primo incontro, dal titolo “Avviso Pubblico: 25 anni di impegno. Le testimonianze dai territori”, ha raccontato al nostro Paese l’impegno che tanti amministratori locali mettono in atto ogni giorno per promuovere la cultura della trasparenza, della partecipazione e della cittadinanza responsabile, sforzandosi con ogni mezzo per dare concretezza alla buona politica e alla buona amministrazione. L’incontro è stato moderato da Duccio Facchini, direttore di Altreconomia.

“Nel giorno in cui Avviso Pubblico compie un quarto di secolo, un grazie particolare va a quel primo nucleo di amministratori che 25 anni fa ha avuto l’intuizione di dare vita a questo percorso, in un momento in cui le Istituzioni e la democrazia del nostro Paese venivano aggredite ferocemente dalle organizzazioni criminali – ha dichiarato Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco (Torino) e Presidente di Avviso Pubblico – Oggi la nostra Associazione ha raggiunto una dimensione nazionale, senza confondere l’appartenenza politica con l’oggetto del nostro lavoro: il perseguire la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, unendo la dimensione ideale con la dimensione del fare, della concretezza, al solo scopo di sostenere gli Enti locali. L’obiettivo del 25° anniversario è rilanciare il nostro impegno, raccogliendo la sfida di questi tempi difficili”.

“Oggi riscontriamo modalità di infiltrazione criminale diverse, a causa della pandemia che ha travolto il nostro Paese – ha sottolineato Maria Elena Mililli, Coordinatrice regionale dell’Emilia-Romagna – L’usura, il tema del gioco online, il caporalato sono temi particolarmente caldi sui nostri territori. Dobbiamo inoltre affrontare e risolvere diverse criticità in tema di assegnazione e riutilizzo dei beni confiscati. La straordinarietà di Avviso Pubblico è la condivisione delle soluzioni ai problemi, che offre risposte immediate alle difficoltà che affrontiamo ogni giorno, anche attraverso lo strumento fondamentale della formazione”.

“L’importanza del ruolo svolto dalla nostra Associazione risulta ancora più evidente in questi giorni, mentre affrontiamo sul territorio pugliese il caso deflagrato a Foggia, con l’arresto del primo cittadino e le relativa accuse di corruzione – ha evidenziato Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto e Vicepresidente di Avviso Pubblico – Siamo particolarmente preoccupati dagli interessi delle ecomafie sulle aree rurali, prese di mira attraverso meccanismi consolidati che mirano a sversare illegalmente rifiuti. L’Associazione è profondamente impegnata sul fronte della condivisione delle buone pratiche amministrative, in primo luogo sul tema del riutilizzo dei beni confiscati, sulla certificazione di prodotti agricoli che rispettano gli standard legali e sullo sviluppo di una cultura della legalità in grado di oscurare la cultura mafiosa”.

“Per me Avviso Pubblico è fonte di formazione, informazione e supporto qualificato. Un ambiente rigenerante – ha dichiarato Fabio Bottero, Sindaco di Trezzano sul Naviglio e Coordinatore regionale per la Lombardia – Il rapporto tra mafie e criminalità economica, il coinvolgimento dell’area grigia che emerge dalle inchieste della magistratura, il tema del riciclaggio e la nuova espansione della diffusione degli stupefacenti, sono al centro delle nostre preoccupazioni. Non possiamo inoltre dimenticare l’argomento, purtroppo sempre attuale, delle intimidazioni agli amministratori locali. Il nostro obiettivo per i prossimi mesi e anni sarà quello di continuare ad allargare la rete degli Enti soci sul territorio, anche attraverso il fondamentale strumento della formazione”.

“Grazie alla famiglia di Avviso Pubblico, è importante ritrovarsi e ragionare sul nostro ruolo e sulle sfide che ci attendono nell’immediato futuro – ha sottolineato Maria Antonietta Sacco, Vicepresidente di Avviso Pubblico e Coordinatrice regionale per la Calabria – Il nostro territorio deve gestire ancora infinite difficoltà, tra queste lo scioglimento degli Enti locali per infiltrazioni mafiose. La Calabria fa infatti registrare il record di Comuni sciolti dal 1991 ad oggi. Senza dimenticare che, in una fase di emergenza sanitaria dettata dalla pandemia, due Aziende Sanitarie Provinciali – Catanzaro e Reggio Calabria – erano commissariate avendo subito il condizionamento della ’ndrangheta. Il futuro ci impone di controllare con particolare attenzione le modalità di spesa dei fondi del Recovery Fund e di vigilare sulle prossime Elezioni Amministrative e Regionali, in programma il prossimo autunno, che potrebbero essere inquinate dal voto di scambio”.

“La ’ndrangheta è radicata sul nostro territorio da decenni e tutte le operazioni che si sono succedute dal 2011 ad oggi hanno consentito di far aprire gli occhi ai più, sugli interessi economici ma anche sui rapporti con la politica – ha evidenziato Diego Sarno, consigliere regionale e coordinatore per il Piemonte – Avviso Pubblico in Piemonte ha lavorato su tre grandi linee di indirizzo: la formazione tecnica per fornire strumenti di trasparenza alla macchina amministrativa, nonché quella rivolta al personale politico, in grado di tenere alte le antenne sui movimenti illegali; l’esempio della buona politica, riqualificando la reputazione della classe dirigente, troppo spesso descritta negativamente; il riutilizzo sociale dei beni confiscati, non solo simbolo, ma anche strumento di riscatto sociale e lavorativo”.

“Un ringraziamento particolare in questa giornata di festa va allo staff di Avviso Pubblico, che ci supporta quotidianamente nella nostra battaglia contro l’illegalità – ha dichiarato Sabrina Doni, Sindaco di Rubano e Coordinatrice regionale per il Veneto – Oggi lo scenario in Veneto è particolarmente preoccupante, le indagini raccontano un’evoluzione e una diffusione della pervasività mafiosa. In soli 10 anni ’ndrangheta e camorra hanno messo le mani su oltre 400 aziende del Nord-Est. In Veneto non si parla più di infiltrazioni, ma di radici. Non c’è settore economico che non riescano ad addentare e la pandemia ha ulteriormente aggravato la situazione. Di fronte a tutto questo gli Enti soci di Avviso Pubblico si impegnano attraverso la sensibilizzazione della politica, il fornire strumenti come vademecum e la diffusione di buone pratiche amministrative”.

A seguire si è svolto l’incontro “Quale antimafia nell’Italia e nell’Europa del XXI secolo?”, con la partecipazione del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho che ha dialogato assieme a Giovanni Tizian, giornalista del Domani.

“Avviso Pubblico è un’associazione di importanza straordinaria, a cui va espressa gratitudine per il lavoro enorme che è in grado di sviluppare, perché conduce i propri Enti soci in un percorso di legalità, un lavoro che sarà di estrema utilità per il Paese anche nel prossimo futuro, pensando ai fondi europei che giungeranno dal Piano di Ripresa e Resilienza – ha dichiarato il Procuratore nazionale antimafia de Raho – L’azione dei Comuni è fondamentale nell’alveo dei controlli sull’affidamento degli appalti, una fetta consistente delle risorse stanziate dall’Unione Europea è infatti destinata ai progetti di Enti locali e Regioni. Chi svolge un ruolo istituzionale come quello dei sindaci deve essere pronto a gestire questo compito. È un onore ma anche un onere perché deve tutelare i cittadini dagli interessi criminali”.

“Quel che le indagini dimostrano in questi anni è che le mafie hanno cambiato pelle, tendono ad infiltrarsi senza farsi vedere, mimetizzandosi, in silenzio. La colonizzazione mafiosa parte da piccole cose: l’acquisizione di un bar, di un’attività commerciale. È un modo di entrare in contatto con la realtà locali, stringere rapporti che diventano sempre più stretti e giungono fino alla politica – ha proseguito Federico Cafiero de Raho – Rapporti che consentono di gestire pacchetti di voti e influenzare le elezioni. Per queste ragioni l’azione di contrasto oggi è molto più difficile, perché le mafie si interfacciano attraverso il volto di altri imprenditori del territorio, offrendo servizi quali le false fatturazioni, la cessione dei crediti. Prestazioni che, in momenti di particolare difficoltà come quello che stiamo vivendo, suscitano particolare interesse in quegli imprenditori sani che però non hanno una formazione etica in grado di sostenerli nel rifiutare un aiuto di questo tipo. È in questa fase, molto insidiosa, che lo Stato deve essere in grado di intervenire, perché è in questo momento che le organizzazioni criminali costruiscono dei veri e propri cartelli criminali. Un altro ruolo fondamentale è svolto dai Comuni, perché le amministrazioni locali possono comprendere il territorio, sono in grado di avere il polso della situazione”.

La Festa si è poi spostata sui vari canali social di Avviso Pubblico – Facebook, Instagram e YouTube – dove sono stati pubblicati i video messaggi di auguri dei rappresentanti delle principali Associazioni che in questi anni ci hanno affiancato in questo cammino, dei Sindacati e di tutti gli enti soci.

ACCEDI ALLA PLAYLIST DI YOUTUBE DEDICATA AI 25 ANNI DI AVVISO PUBBLICO

Fonte: Avviso Pubblico

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