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Scatto dell’antidroga nazionale per arginare il processo di narcotizzazione

Piero Innocenti il . Criminalità, Droga, SIcurezza, Società

Sorprende, ma non più di tanto, la spinta propulsiva che si sta registrando in questi ultimi giorni, in tutto il Paese nell’azione antidroga delle forze di polizia.

Ad una maggiore circolazione di stupefacenti, sollecitata da un mercato sempre più “affamato” di droghe (probabilmente anche per lo stato di angosciante ansietà collettiva da pandemia), hanno risposto Polizia di Stato e Carabinieri con impegno e con molte operazioni antidroga (ne ho contate almeno trecento) e consistenti sequestri (oltre una tonnellata e mezza di stupefacenti).

In attesa di conoscere i dati statistici provinciali della DCSA (inspiegabilmente, sin dal dicembre 2020, non sono stati più pubblicati quelli mensili sul sito della Polizia di Stato), proviamo a riepilogare alcune delle più significative attività di contrasto svolte in questi primi quindici giorni di marzo e di cui si è avuta notizia dalla stampa locale.

La cocaina continua ad essere la sostanza più richiesta come confermano i sequestri, più di 12kg, trovati dalla polizia stradale di Guardamiglio (Milano) a bordo di un’autovettura con due albanesi (arrestati), i 7kg scoperti dai carabinieri a Gioia Tauro durante un servizio di perlustrazione contenuti in un sacco nascosto nei pressi del cimitero, il mezzo chilogrammo trovato a Milano dagli agenti della Polfer in casa di due albanesi, arrestati anche per la detenzione di oltre 4kg di eroina.

E sempre eroina quella in possesso di un corriere, un operaio insospettabile, fermato durante un controllo di routine dagli agenti della Stradale di Cassino (Frosinone). Operazioni di più ampio respiro, al termine di indagini sviluppatesi nel tempo, quella della squadra mobile di Modena che ha sequestrato anche 6kg di shaboo arrestando 25 persone tra albanesi, filippini, nigeriani, italiani che rifornivano anche le piazze di Reggio Emilia, Verona e Roma e quella dei carabinieri che hanno arrestato, a Roma e in altre città, una banda di spacciatori tra cui 23 nigeriani e 27 albanesi.

Non mancano attempati spacciatori come è capitato a Perugia con un ottantaduenne, già agli arresti domiciliari, trovato con una quarantina di dosi di cocaina già confezionate e una donna di 73 anni che, a bordo della sua auto, controllata dai poliziotti al casello autostradale di Cesena, è stata arrestata per la detenzione di 3,5kg di cocaina.

Per il traffico di cocaina, come noto, primeggiano in mezzo mondo i calabresi e anche nel sequestro di pochi giorni fa, nel porto di Montevideo (Uruguay), di oltre 800kg di polvere bianca in procinto di essere caricati su una nave portacontainer con destinazione il mercato europeo, pare emergere lo zampino della ‘ndrangheta (nel territorio uruguaiano è infatti presente, da anni, Rocco Morabito, arrestato nel 2017 ma riuscito, poi, a fuggire e tuttora latitante).

Quantitativi consistenti di hashish nelle operazioni condotte a Roma con oltre 75mila dosi sequestrate nell’abitazione di due spacciatori, a Bari con oltre 4 quintali scovati dalla Polizia occultati in cassette di aglio e cipolle in un garage a Noicattaro, ai 700kg nascosti nel rimorchio di un Tir in transito sull’Autostrada dei Fiori ad Imperia, a Varese con una quindicina di chilogrammi nascosti sotto il letto matrimoniale di una coppia di marocchini.

Naturalmente non potevano mancare i consueti “ovulatori” negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie come è capitato a Bologna con un camerunense in arrivo dalla Nigeria, fermato con un centinaio di ovuli di eroina e cocaina nello stomaco, e un nigeriano arrestato a Vicenza dalla Guardia di Finanza, con una novantina di ovuli nella pancia, anche in questo caso di eroina e cocaina per un peso complessivo di oltre un chilogrammo.

Tante piccole battaglie vinte dalle forze di polizia nel contesto di una guerra alla droga persa da tempo.

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Traffico e spaccio di stupefacenti, un’attività diffusa nella società

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