Sciopero generale? Si ma antimafioso
Cos’è cambiato da allora? Allora la mafia comandava a Catania, ora in tutta Italia.
Cos’è cambiato da allora? Allora la mafia comandava a Catania, ora in tutta Italia.
Cosa porta con sé l’anno che verrà? Nessuno può dirlo, in un’Italia incerta e divisa, dove la crisi politica si fonde con la crisi economica e sociale, dove la progressiva caduta di un sistema di potere con la sua incapacità e non volontà di fronteggiare enormi problemi irrisolti non trova una alternativa di governo unitaria […]
No a definizioni come “prete antimafia”, e neppure “prete antidroga”, “prete di strada”, “di frontiera”.
Come non esiste una sola mafia, così non esiste una sola Chiesa.
Da Barcellona Pozzo di Gotto – ridente cittadina tirrenica, ad alto tasso mafioso – sono giunti alle cronache due nomi.
Una perdita per le entrate di circa 70 miliardi di euro, 130 miliardi di euro di pil in fumo: sono i numeri della corruzione in Italia forniti dalla Corte dei Conti.
I protagonisti dei reati di corruzione, concussione e di delitti contro la pubblica amministrazione sono, nella quasi totalità, personaggi riconducibili alla classe dirigente del Paese.
Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.
Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.
Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).