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Libera Trapani riparte dalla cooperativa “Rita Atria”

Alqamah.it il . Associazioni, Giovani, Mafie, Sicilia

Il venire meno delle restrizioni per fronteggiare la pandemia ha rimesso in moto l’associazione Libera a Trapani, anche se per la verità i diversi presidi non hanno mai interrotto del tutto le iniziative affiancando agli appuntamenti in video conferenza anche diversi incontri con scuole, associazioni.

Sabato scorso l’assemblea provinciale di referenti e soci provenienti dai presidi di Trapani, Marsala, Castellammare del Golfo, Mazara del Vallo, presenti anche i lavoratori della cooperativa “Rita Atria” si è tenuta nei locali della cooperativa, nelle campagne di contrada Seggio tra Castelvetrano e Partanna.

“Abbiamo fatto il punto sullo stato dell’associazione – dice Salvatore Inguì coordinatore provinciale di Libera a Trapani – e abbiamo individuato alcuni momenti per ritornare a stare in mezzo ai cittadini di questo territorio, unico modo per contrastare le mafie è certamente quello di parlare con la gente e individuare i punti critici e le soluzioni. Diciamo che ci fa star bene il fatto di trovare sempre di più i giovani attenti al nostro fianco, funziona bene così il “noi” che è il motore per contrastare i mali che si annidano ancora nella società. Ritrovarci poi nella sede della cooperativa “Rita Atria” è stato anche emozionante, un luogo confiscato a Cosa nostra dove si sta ricostruendo un lavoro pulito e onesto. La campagna confiscata e assegnata alla cooperativa oggi è rigogliosa e non è più un affare nelle mani dei mafiosi e dei loro prestanome ma è patrimonio di una società che con la mafia non vuole avere più nulla da spartire”.

Nelle interviste che potete qui vedere a parlare è proprio Salvatore Inguì, Vito Mazzara della cooperativa “Rita Atria” e Marco Saladino referente di Libera a Marsala.

Fonte: Alqamah.it

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