La «mafia sommersa» si riorganizza
È l’uomo della «nuova» Cosa nostra, ma anche il riferimento più autorevole della mafia siciliana.
È l’uomo della «nuova» Cosa nostra, ma anche il riferimento più autorevole della mafia siciliana.
“No drugs day” il 3 marzo a Gela.
Un bacino di crisi costituito da tutti i lavoratori espulsi dalle aziende in crisi o fallite, o in concordato preventivo, così come il caso della SAT, per fare un progetto regionale ma che investa tutte le province siciliane.
“Rivolgiamo un appello a tutta la classe politica, locale, regionale, nazionale ed europea in quanto siamo ormai arrivati alla fine di un percorso che potrebbe avere ulteriori effetti disastrosi per il nostro territorio”.
La sua colpa? Raccogliere firme a sostegno agli agricoltori in crisi, ed impegnarsi, non da solo, ma coinvolgendo altri giovani, per la libertà e la democrazia contro la mafia.
“Arrestatemi pure, tanto in carcere mi tratteranno da uomo di rispetto”, parole pronunciate solo lo scorso Settembre non da un maggiorente del crimine, avvezzo agli ambienti carcerari, bensì da Alessandro Pellegrino, qualche ora prima fermato dagli agenti della Polizia di Stato di Gela insieme a Rocco Faraci: i due, pur se in sella ad uno […]
È oramai diventata la città dei ragazzi che difendono la legalità e sono contro la mafia.