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Mosaico Roma, 25 e 26/9: “Diritto all’abitare e al reddito”

Rete dei Numeri Pari il . Associazioni, Giustizia, Lazio, Società

Nell’ambito del percorso ‘Mosaico Roma’, il Movimento per il Diritto all’Abitare organizza con la Rete dei Numeri Pari un seminario di approfondimento sui temi del diritto alla casa e al reddito.

Nella giornata di venerdì 25 settembre, nello spazio di Metropoliz_La Città Meticcia (via Prenestina 913) tre tavoli svilupperanno il dibattito che sarà restituito sabato 26 con un’assemblea plenaria che presenterà le relazioni conclusive in un momento aperto alla città.

Venerdì 25 Settembre

h. 15-16: Presentazione & Introduzione Tavoli

h.16.30-19.30: TAVOLI

1 – Diritto all’abitare & patrimonio

In questi anni, la precarietà abitativa è stata trattata come una emergenza, o come un problema di ordine pubblico, anziché come un problema radicato in decenni di assenza di politiche per l’edilizia residenziale pubblica, e acuita dal susseguirsi delle crisi. Queste ultime, innescate da bolle finanziarie prima e del Covid ora, in questi anni, hanno reso la casa un bene inaccessibile per ceti e parti della popolazione urbana che si percepivano come ‘solventi’ e ‘garantiti’, e che ora si trovano alle prese con gli sfratti e i pignoramenti in modo non dissimile da chi rischia gli sgomberi, e viene criminalizzato, per aver risposto creato dal basso soluzioni alla propria deprivazione abitativa. Tali risposte si sono date attingendo al cospicuo patrimonio sfitto, inutilizzato, invenduto, confiscato alle mafie, indicando una strada economicamente (e ambientalmente) sostenibile per affrontare il bisogno di casa. Quali sono le dimensioni del fenomeno? Cosa significa parlare di diritto all’abitare oggi? Quali sono gli usi possibili del patrimonio?

2 – Reddito vs rendita

Negli ultimi anni, in Italia è cresciuto il dibattito attorno alla necessità, e alla funzione, di strumenti di sostegno al reddito, inteso come reddito diretto e indiretto, in alla crescente precarizzazione del mondo del lavoro e dei salari ad esso corrisposti, nonché alla crisi del welfare e di tutti quei pezzi di diritto alla città (casa, salute, scuola e accesso) che sono stati messi a profitto della rendita privatistica, sempre più complessa, stratificata, e capace di generare profitto dalle interazioni, e dai bisogni, della città. Se il Reddito di Cittadinanza è andato a interagire con questa dinamica, il Reddito di Emergenza è stato lo strumento per ‘tamponare’ l’improvvisa crisi di reddito causata dal lockdown. Nonostante la persistenza di queste crisi, il dibattito ‘istituzionale’ sul reddito rimane sempre ancorato all’idea di poche briciole che cadono dal tavolo in modo temporaneo e condizionale, anziché rivolgersi alla necessità di avere strumenti di reddito incondizionati e universali. In che modo uno strumento di reddito deve essere concepito come uno strumento di emancipazione dal ricatto della rendita e della precarietà, e non come strumento di controllo sociale o di ulteriore estrazione di profitto dentro la città? Che cosa significa concepire il reddito come strumento di opposizione alla rendita? E in che misura gli strumenti di reddito utilizzati finora hanno finito per essere degli ammortizzatori del conflitto sociale?

3 – Arte, spazi sociali e culturali, trasformazione della città

Arte e cultura, dentro la città, sono spesso trattate come beni privatizzati, e utilizzate come vettori di valorizzazione, gentrification ed espulsione delle popolazioni non più desiderabili e compatibili, come osserviamo in diversi quadranti della città, da Porto Fluviale a Roma Est. Dall’altro lato, collettività e individualità concepiscono, e agiscono, arte e cultura come strumenti di riappropriazione spaziale, di espressione di sé e della propria libertà di dissenso, come motori di rigenerazione urbana e relazionale dal basso, nonché come strumenti per arricchire le proprie comunità educanti e in movimento. In che modo spazi sociali, culturali, abitativi riappropriati contribuiscono a sovvertire? Quale è il rapporto tra questi pezzi riappropriati di città, e le ‘cattedrali’ istituzionali che continuamente tentano di sussumere, valorizzare, oppure snaturare questo potenziale di espressione e conflitto?

Sabato 26 settembre

h. 10-14: Assemblea Plenaria aperta alla città

Tutte le info su Mosaico Roma qui –> http://www.numeripari.org/mosaico-roma/

Un mosaico per Roma, capitale della povertà

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