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20 anni fa, 2 mesi dopo l’11 settembre, fu uccisa in Afghanistan Maria Grazia Cutuli

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Le iniziative per il ventennale – I vincitori del premio giornalistico – La storia della giornalista ricostruita su “Ossigeno – Cercavano la verità”

Venti anni fa, il 19 novembre del 2001, in Afghanistan, sulla strada insicura per Kabul la giornalista del Corriere della Sera, Maria Grazia Cutuli fu uccisa insieme ad altri tre cronisti: Julio Fuentes, inviato del quotidiano spagnolo El Mundo, l’australiano Harry Burton e l’afghano Azizullah Haidari, corrispondenti  dell’Agenzia Reuters. Maria Grazia Cutuli era nata a Catania. Aveva 39 anni. Due mesi dopo l’attentato che fece crollare le Torri Gemelle di New York e causò tremila morti, era impegnata a cercare verità scomode sulla matrice di quell’attentato nel paese indicato come la più probabile base di quell’orribile carneficina e che, negli ultimi mesi, è tornato sotto il controllo dei talebani con l’esplicita negazione di diritti e libertà fondamentali.

Proprio quel giorno di vent’anni fa in cui Maria Grazia perse la vita, il Corriere della Sera aveva pubblicato in prima pagina il suo scoop sul ritrovamento di un deposito di gas nervino all’interno di una base abbandonata dai talebani.

Cercava la verità – La storia di Maria Grazia, l’aggiornamento giudiziario del processo per punire i colpevoli della sua morte, e le iniziative intitolate alla sua memoria sono ricostruite sul sito web “Ossigeno – Cercavano la verità” www.giornalistiuccisi.it, dedicato ai trenta giornalisti italiani uccisi in Italia e all’estero mentre svolgevano il proprio lavoro. Nella pagina  dedicata a Maria Grazia (leggi) sono raccolti anche gli scatti realizzati da Raffaele Ciriello, anch’egli ucciso mentre svolgeva il suo lavoro, e di Alessandro Digaetano, concessi a Ossigeno dalla famiglia Cutuli.

Il ventennale – Sono numerose le iniziative organizzate in occasione del ventennale della morte della giornalista appassionata di politica estera,  di Afghanistan, di diritti e di libertà, temi più attuali che mai. Ne parleranno i suoi colleghi del Corriere della Sera che, in collaborazione con la Fondazione del quotidiano milanese, hanno organizzato un evento in memoria della cronista, nell’ambito di Bookcity Milano, che dalle 13 alle 20.30 vedrà la partecipazione di ospiti nazionali e internazionali. Tra gli altri, sono attesi, in presenza e in collegamento, la ministra della Giustizia Marta Cartabia, il segretario generale dell’UNHCR, Filippo Grandi, la senatrice Emma Bonino, gli scrittori Edoardo Albinati, Paolo Giordano, Lawrence Wright, Alì Ehsani con Francesco Casolo, i cooperanti di EMERGENCY e Medici Senza Frontiere Simonetta Gola, Eleonora Selmi e Marco Puntin, i musicisti Valerio Lisci e Giulia Rimonda, l’attrice Cinzia Spanò, studenti arrivati in Italia grazie ai corridoi universitari dell’Unhcr. Nel corso dell’evento sarà consegnato il Premio alla memoria della giornalista assegnato quest’anno al giovane egiziano Patrick Zaki, studente a Bologna, detenuto in Egitto da quasi due anni, in carcerazione preventiva fino a data da destinarsi, per il quale l’Italia chiede la liberazione. Approfondisci (link)

In Puglia, invece, a Bisceglie (BT), alle ore 19 della stessa giornata, presso la libreria Vecchie Segherie Mastrototaro, è prevista una serata in ricordo di Maria Grazia Cutuli attraverso il racconto di Maddalena Tulanti e Luigi Quaranta. L’evento rientra nel cartellone di iniziative “I diritti in genere” promosso dal Circolo dei Lettori, che quest’anno dedica la copertina della rassegna proprio alla giornalista del Corriere della Sera.

Premio Cutuli – Si è svolta il 13 novembre al Cine Teatro Eliseo di Santa Venerina, in Sicilia, terra natia della giornalista, la cerimonia di premiazione della diciassettesima edizione del Premio internazionale di giornalismo intitolato a Maria Grazia Cutuli. Un’edizione raddoppiata con la premiazione dei tre vincitori dell’edizione 2020, rinviata a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid. I vincitori dell’edizione 2021 sono stati tre: Clarissa Ward, corrispondente della Cnn, per la sezione stampa estera; Francesca Mannocchi, giornalista freelance, scrittrice e documentarista, per la sezione stampa italiana; Giorgio Ruta della Tgr Sicilia, per la sezione giornalista siciliano emergente. Per l’edizione 2020 i premi sono stati consegnati a Rula Jebreal, nota giornalista internazionale, scrittrice e docente universitaria (per la sezione stampa estera); Nico Piro, giornalista inviato del Tg3 (per la sezione stampa nazionale); Mario Agostino, collaboratore di “Avvenire” e “Città Nuova” e curatore della ristrutturazione del portale internet del giornale “La Voce dell’Jonio”.

RDM – GPA

Fonte: Ossigeno per l’Informazione

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