«Governo modifichi codice antimafia»
“Lacunoso”, “affrettato”.
“Lacunoso”, “affrettato”.
Da anni le direzioni distrettuali antimafia d’Italia sequestrano beni immobili, aziende e attività finanziarie a Roma e nel Lazio.
Nuovo colpo alla ‘ndrangheta nella Capitale.
Gli avevano lanciato un segnale inequivocabile, lo scorso febbraio, gambizzandolo.
Svolta a sorpresa in un’inchiesta sulla criminalità organizzata e le infiltrazioni dei casalesi nel sud pontino che sembrava ormai chiusa da tempo con tanto di sentenza di secondo grado.
“Caso Fondi” ancora sotto i riflettori per la troppa attenzione sul piano mediatico ed un collegio giudicante che mostra un «comportamento colpevolista».
Quella che state per leggere è una non notizia.