Auguri per una Pasqua di Resurrezione e di cambiamento vero
Nell’augurarvi una Pasqua il più possibile serena, colgo l’occasione per ribadire l’importanza del nostro camminare insieme. È un momento estremamente difficile, questo, che chiede certo una forte speranza ma anche un maggiore impegno.
Innanzitutto quello d’immaginare e delineare un futuro diverso, dove tutti siano garantiti e un male come questo, terribile, che sta uccidendo migliaia di persone, non acuisca distanze e disuguaglianze pregresse.
Lo vediamo e viviamo ogni giorno nelle accoglienze e servizi che abbiamo tenuto aperti, sia pure con le dovute precauzioni: tante persone non possono stare a casa per il semplice motivo che una casa non ce l’hanno, sfrattate o impoverite.
È necessario mettersi in ascolto del futuro, leggere le linee di tendenza per intuire quale tipo di servizio siamo chiamati a svolgere, quali politiche sociali ed economiche richiedere, quale avvenire esigere per i giovani, le famiglie, i lavoratori, i migranti, le persone detenute, il popolo della strada. Quali iniziative culturali realizzare e come stimolare una nuova coscienza ecologica affinché la “conversione” a cui esorta la “Laudato sì” non si riduca a una generica “transizione”, ma sia mutazione di cuori, coscienze, condotte.
Sia dunque una Pasqua di Resurrezione e di cambiamento vero, sostanziale, non dettato dall’emergenza e dalla paura; rinnoviamoci interiormente con decisioni radicali, profonde, che diano cadenze nuove alla nostra vita e non solo emozioni passeggere. E anche nuove rotte al nostro camminare insieme.
Insomma sia cambiamento e non adattamento momentaneo a circostanze avverse.
Cambiamento verso un umanesimo della giustizia e della fratellanza.
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