2 febbraio 2015
Il nostro Settentrione assomiglia sempre più al profondo Sud degli Anni 80. Eppure ci sono ancora molti esponenti della politica e della società civile che negano l’esistenza della grande criminalità organizzata. Per i magistrati ormai non si deve più parlare di infiltrazione ma di interazione-occupazione. Una presenza capillare che riguarda ogni regione e provincia, fino al singolo municipio. Un’inchiesta su Repubblica.it chiarisce la situazione delle mafie al nord.
Nel 2011 Libera organizzò a Torino una due giorni di formazione e confronto proprio per raccontare e denunciare la presenza della criminalità organizzata nel nord Italia.
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