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Con i giornalisti de “L’Ora della Calabria”: per una informazione veramente libera

di Santo Della Volpe il . Calabria, L'analisi

Siamo con i giornalisti de “L’Ora della Calabria” e con la loro decisione di occupare la redazione, dopo la decisione dell’editore di chiudere sia il giornale che il sito internet.E per dare continuita’ alla loro azione siamo disponibili, da subito, ad ospitare sul sito di Libera informazione le notizie che quotidianamente ci vorranno inviare per mantenere aperto un canale di comunicazione con i lettori del giornale. E’ l’impegno concreto che vogliamo offrire ai giornalisti del quotidiano, colpito ed affondato dalla decisione dell’editore di chiudere senza sentire ragioni e di licenziare i giornalisti, gia’ in condizioni di lavoro difficili se non impossibili negli ultimi mesi. E come scrive il comunicato del Cdr del “L’Ora di Calabria”, siamo pronti ad andare a discutere con i lettori ed i giornalisti (ed anche con la direzione del giornale), di informazione libera in Calabria ed in Italia. Perche’ il caso de l’Ora travalica i confini regionali calabresi ed e’ diventato un caso nazionale: di tentativi di mettere la museruola ai giornali che fanno il loro lavoro ed anche del modo di far lavorare i giornalisti,al limite delle possibilita’ di svolgere il proprio lavoro di inchiesta e cronaca e con situazioni contrattuali sempre piu’ precarie.

Per questo ci saremo e ci siamo sin d’ora con i colleghi dell’Ora, i giornalisti calabresi che vogliono cambiare l’informazione e ridare ai giornali, radio e i Tv il loro ruolo di veri “guardiani della democrazia” e contro le piccole e grandi mafie. Cominciamo a farlo sin da questo momento pubblicando il comunicato del Cdr dell’Ora di Calabria,che forse a caso, ma certamente non per una casualita’ fortuita della storia, hanno deciso di occupare la loro redazione il 25 Aprile,una data che dovrebbe segnare la Liberazione dalle dittature e la piena affermazione della liberta’ di stampa in Italia. “I giornalisti dell’Ora della Calabria, riuniti in assemblea permanente dallo scorso 18 aprile al termine della conferenza stampa odierna alla quale hanno partecipato il direttore della testata, Luciano Regolo, ed il segretario regionale e vice segretario nazionale dell’Fnsi, Carlo Parisi, hanno deciso a larghissima maggioranza di occupare la sede centrale della redazione a Rende. “Tale decisione – è scritto in una nota – è una forma di protesta contro la brutale chiusura del giornale e l’ostinata volontà del liquidatore della società editrice de L’Ora, Giuseppe Bilotta, di rimuovere l’illegittimo oscuramento del sito internet. Il liquidatore, inoltre, nella giornata di ieri senza alcun preavviso ha imposto il godimento forzato di 15 giorni di ferie e ha annunciato l’avvio della procedura del licenziamento collettivo. Durante l’occupazione la redazione promuoverà dibattiti sulla libertà di stampa e procederà con i propri mezzi a informarne quotidianamente la comunità dei lettori”.

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