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Veracruz, l’appello: fermare le violenze sui migranti

a cura di Libera Internazionale il . Internazionale

“Abbiamo paura, molta paura (…) e per questo non vogliamo denunciare; siamo traumatizzati da quello che abbiamo visto e vissuto a Veracruz. Ci sono stati spari, gente col machete, gente che veniva gettata via e gente che correva fino al monte”, è una delle tante testimonianze raccolte tra i migranti sopravvissuti all’ attacco criminale subito lo scorso 1° maggio a Veracruz.  Questi eventi, perpetrati al km 25 della strada che unisce Barrancas e Cosoleaque, sono solo una parte degli abusi, estorsioni, aggressioni, assassinii e sequestri che sono costretti a subire i migranti che ogni giorno attraversano il territorio messicano.  I gruppi criminali non fanno distinzioni di età o di sesso; tutti gli uomini, donne, bambini e bambine, adolescenti, anziani subiscono la stessa sorte: estorsione, “el cobre de piso”, l’aggressione e la violenza.
MODUS OPERANDI: Il modus operandi è il seguente: i criminali salgono sul treno come un qualsiasi migrante, con il treno già in corsa, tirano fuori le loro armi e cominciano a richiedere l'”uso de piso, derecho de piso o la cuota de piso”, che consiste nel pagare 100, 300 o 1750 dollari oppure portano via tutto ciò che hanno negli effetti personali. Tutti/e devono pagare, in caso contrario iniziano a spingere le persone giù dal treno in corsa; usano le pistole ed i machete per intimidire, affinché la gente paghi.  Questi atti criminali sono conosciuti nei loro aspetti giudiziari e fattuali tanto da funzionari operativi quanto da quelli di alto livello di uffici quali: Procure Generali degli Stati, Procura Generale della Repubblica, Ministero dell’Interno (Polizia Federale e Istituto Nazionale della Migrazione) e dall’Esercito. Le reti criminali, con l’assenso delle autorità, hanno trovato nei migranti una popolazione di schiavi sulla quale commettere qualunque reato senza che succeda nulla a riguardo.  Oggi come Paese continuiamo ad aumentare il costo umano della TRAGEDIA UMANA, come è stata definita dal Relatore dei Migranti della Commissione Interamericana per i Diritti Umani, Felipe González, il quale dopo aver visitato ed ascoltato in loco i migranti sequestrati, le madri ed i padri che continuano a pagare i debiti per riscattare i loro figli e le loro figlie sequestrate, le donne vittime di violenza sessuale, non ha potuto far altro che confermare la grave violazione che come Paese esercitiamo nei confronti di una popolazione altamente vittimizzata.
Da parte sua, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie ed arbitrarie, Christof Heyns, è tornato a porre l’accento sulle aggressioni contro i migranti al fine di creare un database genetico che andrebbe condiviso con gli altri Paesi centroamericani per la identificazione dei migranti desaparecidos. Allo stesso modo vanno protette le fasce vulnerabili come migranti, bambini, donne, giornalisti e difensori dei diritti umani.
Per quanto sopra, a nome di tutte le associazioni firmatarie … ESIGIAMO

1. Che vengano perseguiti fino in fondo gli autori di delitti così gravi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti.
2. L’assistenza completa delle vittime in Messico e nei loro Paesi d’origine, che includa la riparazione dei danni.
3. Che la PGR, PGJ, PF, INM, SCT, MARINA ed ESERCITO mettano insieme tutte le informazioni e denunce che posseggono in ciascun distretto.
a) PGJ, PF, PGR-UEITMIO-SEIDO posseggono denunce dal 2012 di bande criminali che operano in: Tenosique, Palenque, Medias Aguas, Coatzacoalcos, Tierra Blanca, Orizaba, Córdoba, Apizaco,
Lechería, Huehuetoca, Irapuato, Celaya y Piedras Negras.
b) Che la MARINA, giunta sul posto e che ha raccolto tutte le prove durante l’incidente di Cosoleacaque, consegni le informazioni per effettuare una vera indagine.
c) L’ esercito successivamente ha realizzato un posto di blocco nell’area di Coatzcoalcos raccogliendo testimonianze dei migranti.
d) All’INM, che possiede informazione attraverso i suoi gruppi BETA i quali hanno raccolto le testimonianze dei migranti con nomi e soprannomi dei delinquenti che stanno commettendo i reati su descritti, oltre ad aver avuto a propria disposizione i migranti e le migranti vittime del 1° maggio, la domanda è: che cosa si farà con le informazioni che hanno ricevuto? Vogliamo che l’INM trasmetta tutti i dati in proprio possesso alle autorità giudiziarie competenti.
e) Che la SCT, il Ministero delle Comunicazioni e dei Trasporti che monitora attraverso i satelliti la rotta del treno che proviene da sud, dia accesso ai video ed a tutte le informazioni contenute nei suoi archivi su quanto successo in questo caso con l’obiettivo di arrivare ad una concreta applicazione della legge.
f) Che la Commissione Nazionale per i Diritti Umani si pronunci formalmente in merito e che eserciti per intero la sua funzione di organo indipendente e garante dei diritti umani.
g) Che i Governi Locali, come quello di Veracruz, accettino i gravi problemi presenti nei loro territori e che ad oggi non vengono di fatto affrontati.

RISPETTOSAMENTE

SMR Scalabrinianas: Misión para Migrantes y Refugiados, Comedor para Migrantes San José, Casa del Migrante “Hermanos en el Camino”, Casa del Migrante Santo Toribio Romo, Movimiento Migrante Mesoamericano, Colectivo Ustedes Somos Nosotros, Centro de Derechos Humanos Fray Juan de Larios, Javier García, Servicio Jesuita a Migrantes México, Soy Migrante, Las Patronas, Fabiola Mancilla  Foro Migraciones: Albergue La 72, Berenice Valdez Rivera, Caridad Sin Fronteras AC, Carmen  Fernández, Centro de Apoyo al Trabajador Migrante, Centro de Atención al Migrante (EXODUS), Centro de Derechos del Migrante Inc., Centro de Derechos Humanos del Migrante AC, Centro de Derechos Humanos Fray Matías de Córdova AC, Centro de Reintegración Familiar de Menores Migrantes (Albergue del Desierto), Comité de Derechos Humanos de Tabasco AC, Estancia del Migrante González y Martínez, AC, FM4 Paso Libre, Frontera con Justicia AC (Casa del Migrante de Saltillo), Fundación Comunitaria del Bajío, Fundación para la Justicia y el Estado de Derecho AC, FUNDAR Centro de Análisis e Investigación AC, Gisele Bonnici, Gustavo López Castro, Hugo Ángeles, INCIDE Social AC, Instituto de Estudios y Divulgación sobre Migración AC, Instituto para las Mujeres en la Migración AC, ITESO Programa de Migración, José Ascensión Moreno Mena, Karina Arias, Manuel Ángel Castillo, Marcela Ibarra Mateos, Martha Rojas, Miguel Rionda, Ofelia Woo Morales, Patricia Zamudio, Por la Superación de la Mujer AC, Red Mujeres del Bajío AC, Rodolfo García Zamora, Rosa Elizabeth García Ita, Servicio Jesuita a Migrantes México, SMR, Scalabrinianas: Misión para Migrantes y Refugiados, Sin Fronteras IAP, Siria  Yuritzi Oliva Ruiz, Una mano amiga en la lucha contra el SIDA AC y Voces Mesoamericanas Acción con Pueblos Migrantes AC.

 

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