Radiocento passi, on air
E’ in corso la diretta dalla sede di Libera Palermo, Radio Cento Passi. Il microfono dei siciliani, da voce da stamani alla Palermo che studia, lavora, cresce, sorride e a viso aperto combatte le mafie 365 giorni all’anno. In bottega si sono alternati i primi interventi coordinati da Danilo Sulis e Umberto di Maggio (Libera Palermo).
Si parla di temi sociali molto spesso concellati dall’agenda della politica e dei media durante la prima trasmissione del network radiofonico in piazza Castelnuovo, a Palermo. Ma anche di mafie, di luoghi comuni e di simboli da ribaltare, di territori di cui tornare a riappropriarsi. Sono internenuti nella mattinata, fra gli altri, Barbara Grimaudo Forum contro privatizzazione dell’acqua e tre giovani rappresentanti di Libera Junior, il settore giovani di Libera a Palermo. Alcuni di loro provengono proprio da Brancaccio e il coordinatore di Libera a Palermo commenta: “Brancaccio – non è solo il luogo dei Graviano – il mio quartiere è anche il luogo della lotta alle mafie e siamo fieri di appartenervi”. Siciliani e non, come ricorda Umberto di Maggio, di Libera Palermo, in molti hanno scritto la storia di questa regione e di buona parte dell’Italia. Alcuni di loro, venivano da altri luoghi, è il caso di Danilo Dolci. Lo cita proprio il responsabile di Libera, per introdurre il tema della libera informazione e del ruolo del giornalismo nella lotta alle mafie. “Diceva sempre Danilo Dolci – chi tace è complice; chi sta zitto o ha qualcosa da proteggere o è semplicemente un codardo”. “Noi vogliamo dare spazio e sostegno a tutti coloro che non accettano di rimanere in silenzio – prosegue Di Maggio. Lo facciamo da sempre come Libera, lo facciamo ancora più da vicino, da tre anni, con la nascita di Libera Informazione, l’Osservatorio che intende fare rete, dare sostegno e visibilità alle battaglie quotidiane dell’informazione locale e nazionale.
Ospite ai microfoni di RadioCentoPassi, fra gli altri, Claudio Restivo di Ubuntu (asilo multietnico, danneggiato dal furto alla Tavola Tonda), Donatella Costa di Rifiuti zero. Ambiente e integrazione, accoglienza e anche informazione. Con Alessandra Turrisi, giornalista de “L’Avvenire” e del “Giornale di Sicilia” si è parlato del ruolo del giornalista a Palermo e nel resto del Paese. “Su un giornale di ispirazione cattolica, come L’Avvenire – dichiara Turrisi – abbiamo raccontato delle battaglie di Danilo Dolci, e poi, siamo andati a vedere cos’è rimasto di quel luogo in cui, un tempo, passeggiavano insieme, premi nobel e operai. Abbiamo scoperto che sono rimaste solo sterpaglie, è tutto distrutto. Servono 500 mila euro per risollevare quel luogo, ridargli la vita che aveva e merita tutt’oggi, ma i fondi non si trovano”. “Raccontare queste storie – commenta Turrisi – questo può fare il giornalismo: può andare a vedere come stanno le cose, e scriverlo”. “Un giornalista – commenta Turrisi – può mettere a disposizione dei cittadini la sua onestà. E’ suo dovere. Correttezza che non può essere calpestata da nessun interesse editoriale; qull’onestà che però consiste anche nel non accontentarsi delle veline, nel non pensare che la verità, specie in fatti di mafia, stia solo in chi fa l’antimafia di frontiera. L’antimafia è soprattutto fatta di piccoli gesti quotidiani e silenziosi. E il giornalismo oggi contro le mafie, è chiamato a raccontare anche questo”.
Radio Cento Passi ha subìto qualche giorno fa un furto che ha danneggiato la messa in onda che oggi si svolge in versione “limitata” ma senza rinunciare a nulla. Anche l’Unione cronisti siciliani ha fatto pervenire ieri il suo sostegno alla ripresa delle trasmissioni e al lavoro della Radio. “Il furto delle attrezzature di Radio Cento Passi e’ il tentativo di impedire la nascita e lo sviluppo di una voce libera nel panorama dell’informazione siciliana, che si muove nel solco dell’eredita’ lasciata da Peppino Impastato. Per questa ragione lo consideriamo un messaggio che rimandiamo al mittente’ – afferma in una nota il presidente del Gruppo siciliano dell’Unci-Unione Nazionale Cronisti Italiani, Leone Zingales -. Siamo al fianco di tecnici e giornalisti di Radio Cento Passi, che momentaneamente ha annunciato la ripresa delle trasmissioni con ‘mezzi di fortuna’ – ha concluso Zingales – e di tutte le voci libere dell’informazione siciliana che contribuiscono ad arricchire la democrazia”.
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