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MUOS a Niscemi: sabato corteo contro le antenne americane

Di Laura Galesi il . Dai territori, Sicilia

Hanno paura per la propria vita i cittadini di Niscemi doppiamente
vittime dei fumi tossici del vicino petrolchimico gelese e delle onde
elettromagnetiche emesse da installazioni trasmittenti per le telecomunicazioni 
presenti dal 1991 nella zona di riserva naturale e Sic di contrada Ulmo
nella cittadina nissena. Arriva anche la beffa. In seguito ad un accordo
bilaterale tra il governo italiano e quello statunitense è stato deciso
di installare, nello stesso sito, un ulteriore sistema conosciuto in
tutto il mondo come Muos (Mobile User Objective System). Si tratta di
un sofisticato sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza
(UHF), un sistema multi service a terminali, siti mobili e fissi in
grado di integrare comandi, centri di intelligence, radar, cacciabombardieri,
missili da crociera e velivoli senza pilota- l’ennesimo passo per
militarizzare la Sicilia. “Siamo contrari-dice il sindaco di Niscemi
Giovanni Di Martino (PD)- non vogliamo che la vita e l’ambiente della
città vengano, ulteriormente, messe a rischio. Per questa ragione ho
scritto al Ministro La Russa per avere ulteriori chiarimenti in proposito
e chiesto all’Arpa di avviare i controlli sul territorio per verificare
se il sito è già saturo di radiazioni elettromagnetiche. C’è il
rischio di leucemie infantili, patologie tumorali che negli ultimi anni
sono aumentate e per l’ambiente, dato che la base statunitense si
trova in una zona Sic. Non riusciamo a comprendere-conclude il
primo cittadino- come mai le altre tre antenne presenti al mondo si
trovano in zone desertiche e a Niscemi vorrebbero costruirla a soli
tre km dal centro abitato. Noi ci opporremmo”. E’ scientificamente
provato l’impatto biologico delle radiazioni elettromagnetiche emesse
da trasmittenti per le telecomunicazioni di tipo civile, e a tal proposito
esistono delle prescrizioni dell’OMS circa le azioni precauzionali
da attuare. La bibliografia in materia non definisce, però, i limiti
temporali circa la manifestazione delle influenze sull’organismo umano.
E’ normale che mutazioni genetiche e leucemie si manifestano solo
decenni dopo. La città è già in allerta e ha previsto una manifestazione
per sabato prossimo organizzata dagli studenti del liceo in compartecipazione
con l’amministrazione comunale. Molte le azioni di protesta. I cittadini
si sono riunititi spontaneamente in un Comitato “No Muos”, il primo
cittadino ha avviato un coordinamento dei sindaci dei territori limitrofi,
lo stesso è stato fatto dai presidenti dei consigli comunali, i giovani
studenti hanno costituito un comitato promotore per combattere l’ennesimo
tassello contro la pace. Sostegno anche dalla deputazione di centro
sinistra regionale che sta avviando una interrogazione sull’argomento
e la solidarietà di molti partiti dal PD, ai Verdi, passando per Rifondazione
Comunista che per il “prossimo sabato-fa sapere il segretario regionale
Luca Cangemi- scenderà a fianco degli studenti e dei cittadini di Niscemi.
La Sicilia-continua il segretario- pagherebbe con il Muos nell’area
di Niscemi, un altro pesantissimo prezzo ad un processo di militarizzazione
del suo territorio, funzionale solo alla politica aggressiva degli Stati
Uniti”.

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