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Liguria – Traffico di hascisc da Spagna a Italia: 10 arresti dei carabinieri

Da Riviera24.it il . Altre regioni, Dai territori, Liguria

Si e’ conclusa con 10 arresti e 6 denunce l’operazione antidroga,
battezzata ‘Mandeo’, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo
del Comando Provinciale di Imperia, che hanno smantellato
un’organizzazione che importava hascisc dalla Spagna per, poi,
rivenderlo in Italia.

Su ordine di custodia cautelare, a firma del gip eduardo Bracco di Sanremo, sono cosi’ finiti in manette: Antonio Palamara, 68 anni, di Ventimiglia; Mario Mandarano, 59 anni, di Taggia; Pietro Pardeo, 58 anni, di Sanremo; Leonardo Mollica, 59 anni, di Savona; Roberto Sozzi, 41 anni, di Savona; Emilio Raso, 60 anni, di Genova; Massimo Scozzaro, 36 anni, di Savona; Maurizio Morchio, 52 anni, di Genova; Nadia Chiodioni, 61 anni, di roma, domiciliata in Spagna. Tutti pregiudicati, tranne Morchio, per reati di droga.

L’indagine
e’ partita, circa un anno fa, dall’attivita’ informativa del Nucleo
Investigativo che ha iniziato a seguire i movimenti di Mandarano,
monitorando i suoi spostamenti e contatti. I militari hanno cosi’
appurato che l’uomo aveva avviato una fitta rete di persone dedite alla
compravendita di hascisc. I primi contatti erano avvenuti con Mollica.
Partono le intercettazioni telefoniche e ambientali e, malgrado l’uso
di un codice per comunicare, si accerta che Mollica, con l’aiuto di
Sozzi, acquistava droga da Mandarano, che a sua volta si avvaleva della
collaborazione di Pardeo, per rivenderla sulla piazza a Savona. Si
parla di hascisc per circa 10.000 euro.

A fornire Mandarano e
Pardeo sarebbe stato un magrebino tuttora ricercato, che importava la
droga dalla Francia. Lo stupefacente, acquistato ‘a debito’, veniva
saldato a partita venduta. La compravendita era preceduta da una
girandola di incontri nelle province di Imperia e Savona. A un certo
punto, spunta la figura di Raso – vecchio compagno di carcere di
Mandarano – al quale, pochi giorni dopo il Natale del 2007, i due
imperiesi vendono hascisc per 27mila euro, al prezzo di 1.950 euro al
chilogrammo.

Presto gli accordi tra Mandarano e Pardeo si
guastano e, il 12 gennaio del 2008, nasce l’episodio che portera’ in
carcere Mandarano. Quest’ultimo, infatti, ordina 20 chilogrammi di
hascisc dal magrebino ricercato che, entrato in Italia dalla Francia,
viene intercettato dai carabinieri e scappa in automobile. I militari
gli fanno credere di averla fatta franca e dopo una settimana arrestano
Mandarano, mentre si accingeva a entrare nella vettura (intestata a
Pardeo) a recuperare il carico. Il 5 febbraio 2008, al valico
autostradale dell’A10 di Ventimiglia, la Guardia di Finanza blocca
un’auto proveniente dalla Spagna con 110 chilogrammi di hascisc a
bordo, arrestando 5 persone.

Il trasporto era stato organizzato
da Nadia Chiodoni e lo stupefacente era diretto a Raso. Per nulla
intimoriti dal sequestro della droga e dai conseguenti arresti, Raso e
Chiodoni dopo un breve periodo di sosta, organizzano una seconda
importazione di droga. Questa volta, e’ la stessa Chiodoni a prendere
parte in prima persona al trasporto di 30 chilogrammi di hashish e 1
chilo di cocaina. Con un documento falso e in compagnia di un’altra
persona, parte alla volta dell’Italia seguita da una seconda auto
dov’era nascosto lo stupefacente. Arrivati a Nizza, su indicazioni di
Raso che aveva inviato sul posto un proprio emissario (Morchio),
trascorrono la notte in albergo.

La mattina successiva partono
alla volta dell’Italia. Giunti a Ventimiglia vengono fermati, e la
perquisizione non da’ l’esito sperato. Gli investigatori apprendono
successivamente che, per sfuggire ai controlli, gli stessi avevano
nascosto l’auto con la droga, sulle alture di Nizza, per poi traportare
lo stupefacente in piccole quantita’ attraverso il confine. Lo
stratagemma, tuttavia, non funziona come sperato e la donna, una
settimana dopo, viene sottoposta a fermo di polizia giudiziaria, a
Sulmona, dove trascorreva un breve periodo di vacanza. Assieme a lei
finisce in carcere anche Raso.

A margine di tutta la vicenda è
emersa la figura di PALAMARA Antonio, personaggio di spicco della
criminalità calabrese, con precedenti per sequestro di persona e già
condannato in Francia a 15 anni di carcere per traffico internazionale
di droga.Costui infatti ha venduto a  PARDEO Pietro una pistola con
matricola abrasa. In realtà gli accordi prevedevano la vendita di tre
pistole, ma PARDEO è stato poi fermato e arrestato dopo l’acquisto
della prima arma, avvenuto a casa di PALAMARA Antonio a Ventimiglia.

L’odierna operazione e’ stata eseguita da 40 carabinieri con l’ausilio
di un velivolo del 15/mo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Villanova di
Albenga.

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