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Anche Soverato ricorda Peppino

Di redazione il . Calabria, Dai territori

Peppino, i morti di Portella, Giancarlo, Rocco, Ciccio, Peppe, Giannino, Lollò, Lucia, Cecè, i cinque anarchici di Reggio, Totò di Bovalino, Gianluca. Sono la meglio gioventù, il popolo degli onesti, i siciliani e i calabresi, i campani e i pugliesi, gli italiani (e non solo) che hanno avuto il coraggio di dire no alle mafie. Nomi comuni di gente normale, che ha scelto di essere normale fino in fondo, anche a costo della vita. Sono l’esempio che nutre l’antimafia sociale. Da ricordare.

Una bandiera che sventolerà il prossimo 9 maggio a Soverato, in Calabria. È una ricorrenza importante, il trentennale della morte di Peppino Impastato, l’irriverente  e coraggiosa voce di Radio Aut nella Cinisi di “Tano Seduto” Badalamenti. Ma è anche l’occasione per onorare la memoria di tutti i calabresi vittime della ‘ndrangheta, “di cui, colpevolmente, troppo poco sappiamo”.

È la seconda edizione dell’iniziativa “Cento passi per il Sud liberato dalle mafie”, promossa dall’associazione culturale Metasud. Cento passi “per vincere sul cuore che si rassegna”,  per dimostrare che “il percorso sulla strada della legalità è già cominciato”.  Una strada che passa dalla “conoscenza”, dai racconti della “Calabria vera e viva, quella delle tante esperienze positive che meritano di essere conosciute, diffuse, moltiplicate”.

Quello di Metasud è anche un appello lanciato alle associazioni, alle istituzioni locali, ai cittadini, ai commercianti, ai blogger e ai siti di informazione: “Noi non vogliamo far finta di non vedere, non vogliamo dimenticare”. Un appello per non chiudere gli occhi davanti alle estorsioni, alle connivenze politiche, alla sanità che non cura. Un appello a fare la propria parte, partecipare, dedicare spazio al tema mafie nei luoghi di lavoro, nei consigli comunali, nelle assemblee e nelle scuole. Soprattutto un appello a partecipare attivamente.

La prima occasione lo scorso 15 marzo all’Itc di Soverato: una tappa di avvicinamento al 9 maggio, per coinvolgere i giovani nella preparazione della giornata. Poi l’aperitivo antimafia del 20. Anche Liliana Carbone – madre di Massimiliano, ucciso da una mano ancora ignota – ha voluto dare il proprio contributo parlando ai ragazzi del liceo scientifico. Mentre nelle elementari di Badolato tutti davanti allo schermo per la proiezione dei Cento passi di Marco Tullio Giordana. Una marcia che è proseguita con l’adesione di 13 scuole al concorso lanciato da Metasud:  i più piccoli saranno impegnati nella realizzazione di lavori sulla legalità, gli adolescenti all’opera per il recupero della memoria delle vittime delle ‘ndrine. Lezioni anche a Sant’Ilario dello Ionio e Isca. Dai negozianti della zona un segno tangibile di solidarietà: il 9 un pullmino-navetta accompagnerà gli studenti della zona a Soverato.

Un venerdì di festa e di speranza. Si parte alle 16 con un corteo “rumoroso e colorato” per portare l’antimafia nelle case della gente. Poi dibattiti in piazza, stand delle associazioni e del volontariato, mostre (sulle lotte contadine e sui lavori dei ragazzi delle scuole, con la premiazione dei vincitori) dal primo pomeriggio fino alle 24. «Uno spazio di libertà e di democrazia – hanno detto gli organizzatori – per raccontare le esperienze positive dell’altra Calabria, quella che non si arrende».
Esperienze come  l’agorà virtuale di Gilbotulino (www.gilbotulino.it), la piazza di Badolato presidiata dall’irriducibile Pasquale Andreacchio. Esperienze come quella di Metasud: un’associazione creativa che ha come punto di riferimento il Sud, che vuole parlare con la voce del Sud, fare rete, produrre contenuti culturali per portare il Sud al di là dei propri confini. E lo fa con il Il Calabrone (www.ilcalabrone.net), un sito che un esempio di informazione dal basso. Nuovi Impastato crescono.

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METASUD
Associazione di Pensieri e Volontà
Metasud vuole essere associazione di pensieri e volontà.
Metasud è il sud come meta,
come luogo da raggiungere per riscoprirlo,
come obbiettivo da realizzare, come modalità di esistenza,
come passato e come futuro.
E’ il sud che ancora non c’è se non come sogno, evocazione…
Metasud è anche punto di partenza,
è il sud che parla di sé col proprio linguaggio,
un linguaggio fatto di suoni, parole, musica, forme e colori.
Meet a Sud  è per incontrarsi a sud, proprio laddove è diventato difficile.
Stare insieme, rompendo muri e diffidenze.
Metasud
Per conoscere, diffondere, organizzare, valorizzare
quello che il sud ha e produce.
Per portare il sud al di fuori dei suoi confini
e arricchirlo di stimoli nuovi, di percorsi, di sbocchi, di mete.
Per raggiungere mete
e allo stesso tempo diventare meta,
cioè catalizzare risorse, diventare punto d’incontro di diverse culture.
Per creare circuiti, fare rete.
Tutto ciò si chiama cinema, libri, concerti, dischi, mostre,
video, itinerari, Il Calabrone, Francesca, Sara, Giovanni…
Metasud siamo noi, sei tu.
www.ilcalabrone.net

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