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Il fuoco contro gli scout in Sicilia

Giacomo Carpinteri il . Giovani, Sicilia

catania 5Sabato 16 e domenica 17 Novembre si è tenuta l’assemblea regionale dei capi scout dell’AGESCI Sicilia, durante la quale è intervenuto Don Luigi Ciotti che ha ringraziato l’associazione per essere stata una delle fondatrici di Libera e ha invitato i capi a continuare nel loro ruolo di educatori.

Si è poi rivolto, in particolare, ai gruppi Marsala 2 e del Catania 5, a cui è stata incendiata, rispettivamente, la sede e la base. Tutto questo nel periodo in cui una notizia analoga ha avuto rilievo nazionale: è stato dato fuoco alla pizzeria Impastato. Mentre, per ovvie ragioni, quest’ultima notizia ha ricevuto un grande clamore mediatico, gli incendi che hanno colpito gli scout sono stati meno al centro dell’attenzione.

Il primo di Ottobre, i capi scout del Marsala 2 sono stati chiamati dai vicini che vedevano del fumo uscire dalla sede. Una volta arrivati sul luogo c’erano già i Vigili del Fuoco impegnati a spegnere l’incendio, partito dal magazzino del gruppo. Sicura è la matrice dolosa, mentre le indagini per individuare il responsabile sono ancora in corso. Il fuoco ha incenerito buona parte del materiale e ha reso l’immobile impraticabile, dovendo rimuoversi i resti dell’incendio e dovendosi restaurare l’edificio.

L’immobile è un bene del comune, in centro città, affidato agli scout tramite un comodato d’uso. Non ci sarebbero state né minacce né ostilità. Va aggiunto che, qualche giorno dopo, l’edificio è stato oggetto di furto dei contatori e dei fili di rame.

Ovviamente l’incendio ha turbato la comunità capi e i ragazzi, che si sono trovati senza quella che per uno scout è una seconda casa. Una parrocchia ha offerto i locali per continuare le attività e grande solidarietà è arrivata da altri gruppi scout e dal mondo associativo locale; il comune, dal canto suo, ha offerto di prolungare la concessione. Rimane il problema di sostenere i costi della rimozione e di continuare le attività per non demoralizzare ulteriormente i ragazzi, soprattutto i più piccoli, ancora scossi.

È importante evidenziare che la comunità capi e i ragazzi più grandi continuano ad andare in sede per curare l’esterno e per dimostrare come loro non abbiano abbandonato quel luogo, né abbiano l’intenzione di farlo.

La storia del Catania 5 è simile per molti aspetti. Il bene non è la sede bensì una base, nata come progetto per potere accogliere i tanti gruppi, soprattutto del nord, che ogni estate scendono in Sicilia e per i quali, spesso, non si trova posto dove ospitarli. Si tratta di una casa cantoniera della città metropolitana di Catania, l’ex provincia regionale, che è stata data in comodato d’uso al gruppo. L’immobile, sito a Mineo, cittadina della provincia catanese, pur non essendo diroccato, è stato oggetto di lavori di restaurazione a carico dei capi e dei ragazzi più grandi, oltre che di operai specializzati, pagati con gli autofinanziamenti del gruppo.

L’8 novembre, a un mese dall’inaugurazione della base, che si sarebbe dovuta tenere il 15 dicembre, i capi vengono chiamati da un vicino, che aveva aiutato più volte il gruppo, il quale li avverte di aver trovato il bene già bruciato. Il fuoco si era spento da solo; vengono, comunque, chiamati i vigili del fuoco per verificare l’agibilità dell’immobile e i carabinieri per iniziare le indagini. Sicura è la matrice dolosa, le indagini sono in corso e non si conosce ancora il nome né il motivo del responsabile. Non ci sono state né minacce né ostilità.

La risposta del mondo Agesci non si è fatta attendere e molti gruppi, dalle Alpi in giù, hanno offerto il loro aiuto e mandato dei contributi, che saranno necessari per le spese, non ancora quantificate, necessarie per la restaurazione del bene. Anche in questo caso l’incendio ha scosso adulti e ragazzi che hanno visto andare letteralmente in fumo mesi di impegno; ciononostante il gruppo, come la tradizione scout insegna, si rimboccherà le maniche per aprire, finalmente, la base.

Entrambi i gruppi dovranno sostenere una serie di spese; per chi volesse offrire un contributo, ricordando che tanti piccoli contributi si sommano in una grande cifra, di seguito gli IBAN dei due gruppi:
Agesci Marsala 2: IT58A0306909606100000156534 Causale: DONAZIONE
Agesci Catania 5: IT52A0200816909000105791802 Causale: RICOSTRUZIONE CASA CANTONIERA ROCCHICELLA

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