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Mantova 25 maggio, I cento passi di casa nostra

Coordinamento di Libera Mantova il . Brevi

Locandina iniziativa legalità ISIDORA, 25 maggio25 maggio presso la Trattoria ISIDORA, all’iniziativa I CENTO PASSI DI CASA NOSTRA.  L’INFORMAZIONE PER BATTERE LA MAFIA SUI TERRITORI”,  in occasione della “Settimana della Legalità 2018”, in cui si ricorda il 26esimo anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

La serata inizierà con un momento conviviale, alle ore 20.00, in cui si potranno gustare i sapori e i profumi dei prodotti a marchio LiberaTerra, coltivati nelle terre confiscate alle mafie e restituite alla società civile, prodotti che raccontano l’altra Italia, quella vincente, quella che non accetta di scendere a compromessi e che  non si piega di fronte alla prepotenza mafiosa.
Seguirà un momento di approfondimento sulla presenza delle mafie nei nostri territori per prendere coscienza che mafia, corruzione, complicità, omertà e indifferenza rappresentano una vera e propria emergenza che accomuna l’Italia intera. Sarà un momento significativo per acquisire maggior consapevolezza del fatto che le mafie non sono solo un male criminale da delegare alla magistratura, alle forze di polizia ed ai giornalisti, ma prima di tutto sono un male sociale, culturale e politico, che dal secondo dopoguerra ad oggi ha goduto di complicità e protezioni a vari livelli e che purtroppo prospera nella scarsità di senso civico e disimpegno della società civile.
Protagonisti della serata saranno due giornalisti locali, Rossella Canadè che ha documentato la presenza della ‘ndrangheta a Mantova e dintorni, nel suo libro inchiesta “Fuoco criminale. La ndrangheta nelle terre del Po” e che ha ricevuto il premio letterario Casentino e Donato Ungaro, ex vigile urbano di Brescello, giornalista collaboratore di diverse testate, che a partire dal 2000, nonostante gli ostacoli che ha incontrato nel suo lavoro, non si è mai piegato di fronte all’organizzazione mafiosa presente nel territorio emiliano e ha sempre denunciato quei fatti che comprovavano la penetrazione della  ‘ndrangheta in quei territori.

Con la partecipazione alla suddetta iniziativa di memoria e impegno vogliamo manifestare la nostra stima, solidarietà e gratitudine a Rossella Canadè, a Donato Ungaro e  tutti gli altri giornalisti e giornaliste che ancora oggi, per garantirci il diritto costituzionale all’informazione e per contrastare chi vorrebbe indebolire il nostro sistema democratico, subiscono intimidazioni pesanti a tal punto che alcuni di loro sono costretti a vivere sotto protezione. Tra questi ci sono Paolo Borrometi di Ragusa e Federica Angeli di Ostia.

Paolo Borrometi, costretto a vivere sotto protezione dal 2014 e che è sfuggito in questi giorni all’ennesimo tentativo della mafia di assassinarlo, afferma costantemente che : Nei posti in cui si nega la presenza della mafia, di solito le mafie fanno gli affari più lucrosi.

Federica Angeli, giornalista d’inchiesta, che vive sotto scorta insieme alla sua famiglia per aver denunciato con i suoi articoli i mafiosi di Ostia, ci sollecita a non perdere la speranza e ad impegnarci nel nostro piccolo: “Quando sembrate ormai persuasi e convinti che nulla ormai si può smuovere e può cambiare, … così non è.  Perchè siamo in tanti e perchè la legalità, come sostengo da sempre, è una libertà irrinunciabile. Per ognuno di noi.”  

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