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Siracusa: le quattro piazze di spaccio e guadagni

Paolo Borrometi il . Mafie

siracusaLa droga frutta ai clan di Siracusa ben 100/120 mila euro al giorno. Sono queste le cifre incredibili che, in media, intascano i clan (Bottaro-Attanasio in particolare) come profitto giornaliero delle quattro piazze di spaccio.

Nella foto che pubblichiamo sotto in esclusiva, un documento unico, si può notare la riunione che Francesco (detto Franco) Toscano convocò qualche giorno dopo essere uscito dal carcere (il 26 ottobre scorso) e qualche giorno prima di essere arrestato (il 21 novembre).

La riunione si svolse al “Parco Robinson”, con alcuni dei massimi esponenti delle “piazze di spaccio”.

I partecipanti alla riunione sono indicati con le frecce a cui corrisponde il nome.

Toscano, di spalle, parla animatamente con (da destra verso sinistra) Corrado Greco (detto il grosso), Daniele Cassia (detto Danielino), Danilo Briante ed Angelo Drago (detto pacchiarella).

Toscano, secondo i “bene informati”, chiese ai partecipanti una percentuale dei guadagni della droga.

Potrebbe essere legata al risultato di questa riunione (ed alle richieste di Toscano) l’incendio della palestra del cognato, avvenuto il 21 novembre (LEGGI ARTICOLO).

Questa foto appare la conferma, nei fatti, della spartizione delle “piazze dello spaccio” con i diversi referenti. Vogliamo ricordare che, comunque, costituisce una prova fondamentale in quanto i pregiudicati hanno il divieto di incontrarsi fra loro e questo, già di per sé, è un reato.

Vediamo nello specifico le piazze di spaccio, con i “referenti” che alla luce del sole gestiscono la droga come fosse un affare assolutamente lecito.

LE PIAZZE DELLO SPACCIO: CHI COMANDA?

Le piazze dello spaccio a Siracusa sono quattro ed ognuna frutta una media di 20/30 mila euro al giorno. In un prossimo articolo dimostreremo, con ulteriori foto, abitazioni e proprietà dei “gestori” delle piazze di spaccio che, formalmente, risultano tutti disoccupati e senza alcun reddito (tale da giustificare le ricchezze accumulate).

Anche in questo caso l’organizzazione è piramidale: sotto ad ogni referente ci sono da un lato gli spacciatori, dall’altro le vedette che controllano il territorio sia per la droga che per conto del clan, al fine di prevenire le indagini delle Forze dell’Ordine.

In tutto ogni referente delle “piazze di spaccio” ha una ventina di persone che lavorano per lui fra spacciatori e vedette.

Via Italia e Parco Robinson sono gestite da Corrado Greco (detto il grosso), Daniele Cassia (detto Danielino) e Angelo Drago (detto pacchiarella).

La tonnara è gestita dal “re dello spaccio” Danilo Briante e da Antonio Rizza.

Il Bronx è gestito da Francesco Capodieci (detto Cesco).

Via Algeri è gestita da Max Genova.

Il clan “Bottaro-Attanasio” riceve una percentuale degli introiti della droga che finiscono nelle casse del clan per i boss in galera, le spese legali e quelle delle “famiglie”.

Per chi pensa che con la droga si facciano soldi facili, vogliamo precisare che non è assolutamente così. Quei soldi, sporchi di sangue, costano carissimo.

Tutti i personaggi citati fanno “dentro e fuori” dal carcere e comunque, prima o poi, avranno il sequestro completo dei propri beni (che, lo ripetiamo, tratteremo in un prossimo articolo).

Ai ragazzi l’appello di non cascare nella trappola di chi promette “soldi facili”, magari offrendo la possibilità di “spacciare o di fare le vedette, quei soldi li pagherete amaramente.

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