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Gabriele Del Grande finalmente libero!

Redazione il . Senza categoria

gabriele-arrivoGabriele Del Grande è libero. Dopo 14 giorni passati in un centro di detenzione in Turchia, il blogger e documentarista italiano è arrivato oggi, lunedì 24 aprile, all’aeroporto di Bologna. «Sto bene – ha detto ai giornalisti che lo aspettavano -. Non mi è stato torto un capello. La più grande difficoltà di questi giorni è stata la privazione della libertà. Non conosco il motivo del mio fermo, sono vittima di violenza istituzionale. Oggi sono libero, ma mando un caro pensiero a tutti i giornalisti che sono ancora in carcere in Turchia e in altri Paesi del mondo».
A dare l’annuncio della liberazione era stato, via Twitter, il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano. «Gli ho parlato adesso sta tornando in Italia. Ho avuto la gioia di avvisare i suoi familiari. Lo aspettiamo», ha scritto il responsabile della Farnesina. E in altro tweet ha precisato: «Questa notte il collega ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu mi ha comunicato la decisione. Lo ringrazio».
Venerdì i legali di Del Grande lo avevano incontrato in carcere, ma le autorità turche non avevano fornito risposte ufficiali ed era stata formalizzata la «detenzione a fini amministrativi» per Gabriele, bloccato «per impedire che sconfinasse in Siria», aveva detto la polizia locale.
In una telefonata con la moglie Alexandra, il documentarista aveva confermato che avrebbe continuato «lo sciopero della fame, iniziato il 18 aprile, fino al momento della libertà. Non mi contestano nulla, ma mi tengono in isolamento. Aiutatemi a tornare a casa», aveva detto.
Del Grande, 34 anni, era stato fermato in Turchia nella zona di Hatay, al confine con la Siria il 10 aprile mentre stava raccogliendo le testimonianze dei profughi per il suo nuovo libro “Un partigiano mi disse”. Dopo qualche giorno passato in una guesthouse nella zona di Hatay era stato trasferito in un centro di detenzione a Mugla. Nei giorni scorsi in tutta Italia sono state organizzate manifestazioni per chiedere la sua liberazione.
«Gabriele Del Grande è libero. Grazie a chi ha contribuito alla sua liberazione», è il commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e il presidente della Fnsi.
«Un grazie alle autorità diplomatiche, che hanno condotto con pazienza e determinazione la trattativa per riportarlo a casa, e un grazie a chi ha sostenuto con grande passione civile la campagna #IoStoConGabriele. Ora non smettiamo di chiedere la liberazione degli oltre cento cronisti turchi ancora in carcere. Anche per loro il 2 maggio saremo in piazza, a Roma, per riaffermare il nostro “no” al bavaglio turco».

Del Grande libero, l’Usigrai: «Oggi giorno di festa, ma non spegniamo i riflettori sulla Turchia»
Oggi è un giorno di festa: siamo tutti felicissimi per la liberazione di Gabriele Del Grande, detenuto ingiustamente in Turchia. Un grazie va a tutti coloro che si sono adoperati per arrivare a questo risultato: gli indispensabili canali diplomatici, come le persone che hanno subito raccolto l’appello di Gabriele alla mobilitazione.
Vogliamo sottolineare inoltre lo straordinario lavoro fatto dalla Rai Servizio Pubblico che ha sempre tenuto un faro accesso su questa vicenda.
Ora l’appello è a non spegnere i riflettori sulla Turchia: da mesi denunciamo il bavaglio sempre più stretto che soffoca la libertà di stampa e che tuttora costringe in carcere decine di giornalisti.
Esecutivo Usigrai

gabriele-del-grandeAmnesty Inernational Italia
Gabriele Del Grande è libero. Il giornalista, blogger e regista toscano era in stato di fermo in Turchia dal 9 aprile.
In una nota ufficiale diffusa da Palermo, città che ospita i lavori della XXXII Assemblea generale, Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha espresso grande soddisfazione per il rilascio di Del Grande.
“Siamo contenti e sollevati per questa bella notizia. La grande mobilitazione della società civile e le pressioni diplomatiche del governo italiano nei confronti delle autorità turche hanno posto rimedio a due settimane di violazione dei diritti fondamentali di Gabriele Del Grande, che tuttora non conosce le ragioni per cui era stato arrestato”, ha dichiarato Marchesi.
“Auspichiamo che, se vorrà, Gabriele possa continuare a svolgere le sue ricerche in Turchia e altrove, come è suo pieno diritto. Speriamo, inoltre, che la sua vicenda contribuisca a porre maggiore attenzione nei confronti della situazione dei diritti umani, e soprattutto della violazione della libertà d’informazione in un paese nel quale oltre 100 giornalisti sono in carcere a causa della loro attività”,
ha concluso Marchesi.
Il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury ha interrotto i lavori dell’assemblea per leggere un messaggio della compagna di Gabriele, Alexandra D’onofrio, e di Alessandra Ballerini.
In queste settimane l’hashtag #IOSTOCONGABRIELE è stato il simbolo e la richiesta di migliaia di persone che insieme ad Amnesty International e altre organizzazioni hanno chiesto con determinazione la liberazione di Del Grande.
La storia di Gabriele Del Grande ha riportato l’attenzione sul clima di forte repressione in Turchia: con oltre 120 giornalisti e altri operatori dei media in prigione, varie migliaia di disoccupati per la chiusura di oltre 160 aziende del settore il giornalismo indipendente è sull’orlo del precipizio.

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Mobilitazione #FreeGabrieleDelGrande

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