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Onorario che bellezza
Idee da prete anomalo

Di Nando Dalla Chiesa* il . Dai territori, Emilia-Romagna

E rieccomi. Torno a voi come presidente onorario di Libera. Ebbene sì. Sono stato all’assemblea nazionale di Libera, tre giorni a Savignano sul Panaro più una sera a Vignola, ricca e rossa campagna modenese. Venerdì mattina don Luigi Ciotti ha proposto di eleggermi presidente onorario, sottoponendo a una votazione formale la decisione che gli era uscita dal cuore alla grande manifestazione di marzo a Bari. Allora mi aveva nominato sul campo, un po’ conquistato dal monologo teatrale (“Poliziotta per amore”) che avevamo presentato con Beatrice Luzzi la sera del 14. Molto, però, furibondo per la mia mancata candidatura. Una sorta di risarcimento, insomma. L’offerta di un nuovo campo di impegno. Un campo bellissimo, amici miei, perché lì si ha davvero a che fare con persone che si dannano senza attendersi né titoli né ricompense. Se vi dicessi che non mi sono emozionato quando don Luigi ha motivato la sua proposta, mentirei di brutto. No, è stato bello e mi spingerà a un impegno ancora maggiore. Soprattutto dopo avere visto nei dibattiti all’aperto quanta gente comune sa appassionarsi ai temi di Libera.

 

Alcune cose mi sono piaciute in particolare nei discorsi di questo prete anomalo (circondato, nell’associazione, da un buon nugolo di altri preti…). Anzitutto la sua idea che nessuna crescita verso l’alto sia possibile se non c’è contemporaneamente una crescita verso il basso. Ossia, l’idea che si può salire solo se si allungano, allargano e rafforzano le radici; in pratica, il contrario di quanto ha fatto il centrosinistra volando verso il governo. Poi mi ha affascinato la sua paura che i successi di Libera facciano venire meno in qualcuno l’umiltà necessaria, la capacità di “ritrovare” in quello che si fa i volti o i nomi di chi pagato la violenza del mondo. E infine l’appello alla chiesa d’oggi, così giuliva per il “nuovo clima politico”, a non vendersi per un piatto di lenticchie.

 

Dovessi mettere in agenda tutti gli incontri che mi sono stati richiesti, riempirei già da adesso tutto il 2009. Mai come Gherardo Colombo, però, che arriva al 2010, e che ciononostante verrà alla “dieci giorni” dei diritti che sto preparando per Genova (ricordo: 16-26 luglio; il programma è imminente su questi schermi). E a proposito di appuntamenti: mi raccomando, il 12 a Bologna nasce la Scuola di Formazione Politica “Antonino Caponnetto”. Non mancate, può davvero essere un nuovo inizio. Ricordate quando la formazione alla politica la facevano per chiunque volesse cimentarsi in una scuola o in un consiglio di zona? Ricordate quando la si faceva per “formare” (conosce questa parola?)  e non per farsi riprendere dalle tivù mentre ecco che arriva il presidente di Confindustria? Venite, un giorno lo potrete raccontare (eggià, donne e uomini di poca fede…).

Quanto all’8 luglio, ho già detto: per ragioni logistiche andrò a Genova, davanti alla prefettura: stessa ora, stesso appello di Roma. A Milano mi spiace, non sono riuscito a trovare nessuno che si facesse carico di organizzare un presidio per i blogghisti di buona volontà. I supermilitanti vanno a Roma. Alla prossima. E non so se avete notato: vi ho risparmiato le intercettazioni…

 

*tratto da www.nandodallachiesa.it

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