Nuova udienza del processo Rostagno
In corso a Trapani la 50esima udienza del processo per il delitto di Mauro Rostagno, sociologo – giornalista ucciso a Trapani il 26 ottobre del 1988. Imputati per l’omicidio, Vincenzo Virga e Vito Mazara. I teste previsti nella giornata di oggi sono: la giornalista Valeria Gandus, il dottor Enrico Russo in merito alla perizia e l’ex agente Arconte. E’ possibile seguire la diretta anche sulla pagina Facebook dedicata al processo (iscriviti alla pagina) e ascoltare l’audio integrale delle udienze su Radio Radicale (ascolta l’ultima udienza del 3 aprile 2013).
La diretta
ore 15.45 Ha fatto ingresso l’ultimo teste il perito Dott Russo che ha eseguito perizia sui luoghi del delitto. (La Corte nel frattempo acquisisce materiale fotografico su Kinisia). Avv miceli chiede produzione risposta ministri a interrogazioni sul caso Arconte….che smentiscono gli assunti del teste… Avv Galluffo si oppone ribadendo che verranno acquisite le sentenze nel merito. Pm chiede che venga sentito ammiraglio Falco Accame che secondo il teste ha avuto ripetuti contatti con Arconte a proposito i paventati traffici di armi e l’uso di Trapani, quale base logistica. Pm difesa non si oppone a sentire Accame. L’Avv Miceli….chiede acquisizione dell’articolo di Repubblica che richiama fatti citati dal teste Di Cori. La difesa si oppone, l’Avv Galluffo chiede acquisizione semmai documentazione giudiziaria e non articoli di giornale. La corte si riserva di decidere, le altri parti non si oppongono. Ha inizio dunque la testimonianza del perito dott Enrico Russo. Illustra la perizia sui luoghi utilizzando un rilevamento fotografico aereo del 1987 ne esiste un altro fatto a più alta quota nel 1989 ma sostanzialmente non vi sono differenze sui luoghi del delitto. Il perito indica una possibile via di fuga dei killer una stradina nei pressi del luogo del delitto che attraversa un terreno, è una strada terra battuta che poi confluisce in una strada più larga che raggiunge la provinciale. Il perito parla di altre due ipotesi per vie di uscita. L’esame del teste continua in merito alla perizia, alle vie di uscita dalla strada in cui venne ucciso Rostagno.
ore 15.00 L’udienza è ripresa Arconte ha risposto alle domande dell’avv Esposito e adesso tocca all’avv. Miceli. Il teste continua a parlare della sua vicenda personale nel contenzioso tra lui e lo Stato per il mancato riconoscimento dello status militare. Dopo alcune informazioni in merito a processi che l’hanno coinvolto, il teste torna a parlare di Gladio, a seguito delle domande degli avvocati. Avvocato Greco. “Vicino alla famosa stazione Sk della quale ha parlato in una occasione vide fermo vicino un piccolo aeroplano. L’avv Vezzadini chiede che tutta la documentazione alla quale ha fatto riferimento il teste venga acquisita. Avv Galluffo chiede che vengano acquisite ordini di servizio lettere di Craxi e lettera del presidente del senato Marini. Avv Galluffo…stazione Sk dov’era. C”era una strada in salita e poi una discesa la stazione era su una collinetta. In merito alla presenza di aerei: “c’era un aereo fermo in altra occasione due erano alle spalle della stazione Sk”. Avv salvatore Galluffo: casermetta era una casa a un piano poteva essere una abitazione….sapevo che era una struttura militare perché stazione sk….non c’erano elementi ne colori né bandiere né insegne. Domande presidente Pellino. Sigla skorpio 4 conosce? Scalettari o Carazzolo me ne parlarono per la prima volta di questa sigla poi ho dedotto che sigla sk poteva significare skorpio. Teste congedato….avv Galluffo chiede acquisizione documentazione fotografica su Kinisia.
ore 13.00 Continua la deposizione di Arconte. “La visione delle saline andando verso la sezione è sulla destra….tragitto in macchina dura 20 minuti mezzora (nell’intervista diceva 10 minuti), si entrava nell’interno c’era una bella campagna andando si girava a sinistra per un altro breve percorso. Arrivati c’era una specie di cancello e una casermetta con un piano alle spalle c’era un traliccio come un traliccio corrente elettrica io sapevo che era una antenna radio. Attorno c’era uno spazio con un albero grande….costruzioni intorno non c’erano. “Mimmo” cioè Vincenzo Li Causi mi venne a prendere 3 -4 volte una volta abbiamo mangiato assieme. Io lì prendevo plichi sigillati da consegnare in nord Africa. Traffico di armi? a queste domande non posso rispondere con un si o con un no…dico si e no, risponde. Avv Galluffo protesta perché le parti ridevano guardando il teste… avv Crescimanno replica dicendo che si rideva solo per una battuta del presidente…mMceli…avv. Galluffo le manca solo il presidente e poi lei qui dentro ha rimproverato tutti. L’Italia vendeva armi alla Libia mentre c’era embargo – dichiara il teste. “Io ho fatto scorta ai traffici di armi – dice il teste – ma non erano traffici, erano commercio. Scortavamo non in divisa. I container che portavano armi…all’esterno c’era scritto mezzi agricoli o altre cose mai armi. I trasporti erano su navi mercantili. Domande pm Paci…quale autorità lo ha sentito…pm Ionta…a Tp? No richiesta della Digos per strage Lucina…Lucina era una nave che portava armi. Procuratore Trapani delegò Digos Cagliari. L’udienza è sospesa per 20 minuti.
ore 12.15 Entra il teste Antonino Arconte. Il teste racconta della sua carriera. Selezionato per reparti controspionaggio, servizio operativo effettivo ho tutte le prove di questo, esercitazioni guerriglia controguerriglia controspionaggio sono addestramenti militari. Comandante è Mario Liborio….colonnello Fabrizio Antonelli, Gen Vito Miceli, Fulvio Martini, fa l’elenco dei suoi. Gen Vito Miceli nome in codice era Ulisse. Gladio è un nome in codice per definire il nucleo g del ministero della difesa. “Ho fatto parte di Gladio anche se qualcuno ha cercato di screditarmi” . Chi ha detto che on era vero è stato condannato… (fa l’elenco delle persone condannate…giornalisti che hanno scritto che lui non era attendibile). Avv galluffo chiede notizie sulle sentenze (il teste dice che sono su internet) e aggiunge: c’è una inchiesta per screditare Gladio e quindi io che ne parlo sono stato definito bugiardo. Il teste continua a parlare delle sue vicende giudiziarie. Itervista su quarto potere ( giornale locale per il quale oggi è stato chiamato a deporre) avrei dovuto chiedere rettifica ma non l’ho chiesta per dichiarazioni di Falco Accame. Quello che diceva Andreotti su Gladio non era per nulla vero. Ruolo in gladio e a Trapani….in Gladio entrai perché selezionato concorso interno forze armate…servizio effettivo nucleo g ufficio decimo ministero difesa…si dice gamma e non g…mostra foto grafie dicendo che dimostrano falsità dette dai ministri. Il teste ha ripreso a parlare a ruota libera sulle sue vicende a proposito del riconoscimento di essere stato componente di questo nucleo gamma (gladio). “Molte volte sono stato a Trapani tutte le operazioni in Africa erano regolate dalla sezione SK di Trapani. Questo il nome della stazione per noi era un ponte radio tra Roma e Africa. Sono stato a Trapani sia in andata che rientro da Tunisia, Marocco, Algeria… siamo dopo il 9 marzo del ’83 e fino al febbraio ’86 in seguito è servita ad altre operazioni in Tunisia fino a nov ’87. Veniva a Tp perché per ordine del mio comando all’epoca governo Craxi…mostra lettere firmate da Craxi. Presenza in Trapani, stazione di appoggio, quandomi venivano a prendere al porto dove arrivavo in traghetto da Cagliari mi portavano un percorso di 20 minuti in questa casermetta era una stazione radio. Lui mi aveva detto che si chiamava Mimmo anni dopo ho saputo che era Vincenzo Li Causi….quello che mi veniva a prendere e l’ho riconosciuto quando alcuni giornalisti mi hanno mostrato la foto (si tratta di Luciano Scalettari e di Barbara Carazzolo) certe volte arrivano da Tunisi a Tp per consegnare plichi sigillati presso la sezione SK, avevano auto dell’esercito o auto comuni, mi prendevano al porto e mi portano in questa stazione, facevano percorso di un lungomare c’erano mulini e si vedevano le isole delle saline e poi si entrava nell’interno. La visione delle saline andando verso la sezione è sulla destra, tragitto in macchina dura 20 minuti mezzora (nell’intervista diceva 10 minuti). Si entrava nell’interno c’era una bella campagna andando si girava a sinistra per un altro breve percorso. Arrivati c’era una specie di cancello e una casermetta con un piano alle spalle c’era un traliccio come un traliccio corrente elettrica io sapevo che era una antenna radio. Attorno c’era uno spazio con un albero grande, costruzioni intorno non c’erano.
Ore 12.00 La Corte comunica che è pervenuta integrazione a note già trasmesse da parte della Squadra Mobile su delitti Giacomelli e Mastrantonio. Dall’agenzia informazione e sicurezza interna (servizi segreti) è pervenuta informativa che però è soggetta a riservatezza solo le parti avranno diritto di accedere alla visione dei documenti senza però possibilità di estrarne copia. Continua l’interrogatorio della teste Gandus. “Lui mi raccontò che collaborava con giornali in America….Ma il collega che le disse? A me sembrò una persona agitata molto eccitata, avevo qualche dubbio ma la notizia per me era il fatto che la procura lo aveva sentito, la storia mi lasciava perplessa. Avv. Crescimanno: Ricorda se Di Cori oltre all’incontro tra Rostagno e Falcone le parlò di incontri tra Di Cori e Falcone? “No”. Conosceva lei Rostagno? Si l’avevo conosciuto a Milano anni prima, Di Cori mi disse che l’aveva conosciuto in gioventù attorno ai 20- 25 anni e poi non mi ricordo come avvenne il nuovo incontro tra di Cori e Rostagno….non ricordo se me ne parlò. Avv.Vezzadini: aveva preso informazioni da altri colleghi su di cori? solo con Valcarenghi ne parlai, mi disse che lo conosceva altri particolari non li ricordo. Avv Galluffo: perchè la storia era paradossale? le parti si oppongono perché si chiede una opinione. Ripete domand: questa sua impressione la dedusse dal fatto che le raccontò di un aereo che veniva a Trapani a scaricare armi? io non posso che rispondere con quello che ho scritto…io scrissi (legge il pezzo) è la trama di una spy story italiana, ultima incredibile verità sul delitto di Mauro Rostagno (così ascrisse) la teste oggi sottolinea che il racconto di Di cori sembrava proprio una spy story. Il giudice chiede se conosce Di Cori, risponde “lo seguo su Facebook”. Sul traffico di armi aggiunge: se è esistito per le sue conoscenze non può essere esistito senza la triangolazione con la mafia locale. Ricordo che Di Cori mi disse che Rostagno era appartato con la moglie di un generale. Avv Esposito: triangolazione è sua convinzione o Di cori? mi pare che nel racconto del Di cori ci fosse un riferimento alla mafia. Avv Greco: Di Cori parlò di politici locali? No, non ricordo. Avv Galluffo: sula triangolazione …mi sembra di ricordare che ci fosse la mafia….non l’ho scritto….. perché non lo scrisse nell’immediatezza? per me la storia forte era la scena dell’aereo…non so perché non l’ho scritto, forse ho sbagliato a non scriverlo. Esame concluso.
ore 11.30 Valeria Gandus è una ex giornalista di “Panorama” dove ha scritto dal 74 al 2010. Oggi collabora con “Il Fatto Quotidiano”. Il presidente chiede se ha conosciuto il Giornalista Sergio Di Cori. “L’ho conosciuto nel 1996 dopo che Chcica Roveri mi aveva chiamato dicendomi che questo giornalista veniva dagli Usa per parlare con il procuratore Garofalo, lo incontrai e gli feci una intervista, fu a novembre e il relativo articolo uscì nel dicembre ’96. La teste consegna copia dell’articolo come fornito dall’archivio Mondadori. Chicca Roveri era stata arrestata, arresto clamoroso, ed era tornata in libertà. Lei era interessata alla testimonianza del Di Cori perché diceva che forniva versione diversa sul delitto, “quando io lo incontrai Di Cori era stato già sentito nel settembre precedente dal procuratore Garofalo. Quella per me era la notizia, io – dice – ” incontrai Di Cori da sola”. Fu sentita da aut giudiziaria o polizia? Ho saputo che l’investigatore Pampillonia ha detto di avermi sentita…io non lo ricordo forse sola una conversazione telefonica. Questo articolo è quanto di più preciso che oggi posso dire…davo un credito relativo a quanto mi diceva Di Cori articolo dubitativo…è una storia paradossale…faccio questo mestiere da tanti anni…non ho scritto nomi perché non volevo prendere querele. La teste riassume l’articolo….si evince che l’ incontro con Di Cori è successivo al suo interrogatorio. domanda avv. Miceli: Ha sentito parlare famiglia Rendo? Si, notizie giornalistiche con Di Cori ne ha mai parlato? No Miceli fa rilevare che in una annotazione di servizio 12 novembre ’96 del dott. Pampillonia, la difesa si oppone all’utilizzo perché non acquisita, il presidente inviata l’avv Miceli a fare riferimento alla testimonianza del dott. Pampillonia, avv. Miceli si giustifica dicendo che l’atto era stato acquisito in effetti il presidente conferma che fa parte di atti che dovrebbero essere acquisiti, avv Miceli chiede che acquisizione avvenga adesso. Difesa si oppone ad acquisizione perchè sulle circostanze il dott Pampillonia è stato sentito e riporta dichiarazione del Di Cori che è stato sentito. Avv Miceli chiede dettagli sulla scena del traffico di armi per come è stata raccontata, la difesa contesta la teste ribadisce che tutta “la scena è romanzesca”. Traffico di armi che dettagli può riferire? Io ho incontrato nel ’96 Di Cori lui mi raccontò che Rostagno era ‘appartato con una signora sposata e d’improvviso spuntò questo aereo e poi delle camionette portarono fuori casse dalle camionette e li misero sulle aereo e sulle case c’erano scritti farmaci, è dura ricordare il colloquio con Sergio Di Cori. Di Cori le riferì forze dell’ordine carabinieri? “Non riesco a ricordare mi spiace”. Lui mi disse che la famosa cassetta video con Rostagno e poi la rivide al Psi a Roma che però era stata manipolata. Già questa cosa mi sembrò strana. Ricorda se le disse che nel Psi fu vista negli uffici di Salvo Andò? Non ricordo. Nel Psi Rostagno aveva rapporti con Martelli non con altri. Di Cori le riferì di rapporti tra Rostagno e testate straniere sul traffico di armi? No io ricordo che mi disse solo di Re Nudo di altro non ricordo che mi parlò. Avv. Esposito conosce Giuseppe D’Avanzo? Di Cori le riferì qualcosa su D’avanzo? “No” la risposta della teste. Di Cori le parlò di incontro tra Falcone e Rostagno? si me lo disse Di Cori. le aggiunse altro? No. Avv. Lanfranca ….Prima del nove 96 aveva sentito parlare di Di Cori? No…successivamente cercò di capire chi fosse? Ne parlai con Andrea Valcarenghi perché sapevo che usciva questa cosa su Re Nudo mi sono confrontata tra colleghi…quello che mi ha convinto a sentirlo è il fatto che Garofalo lo aveva sentito per me la notizia era quella, storia interessante anche se paradossale.
ore 11.00 La Corte comunica che è pervenuta integrazione a note già trasmesse da parte della Squadra Mobile su delitti Giacomelli e Mastrantonio (il giudice ucciso da Cosa nostra e l’operaio Enel, autista del capomafia Virga, trovato ucciso poco dopo il delitto Rostagno, Ndr)Dall’agenzia informazione e sicurezza interna (servizi segreti) è pervenuta informativa che però è soggetta a riservatezza solo le parti avranno diritto di accedere alla visione dei documenti senza però possibilità di estrarne copia. Si comincia col primo teste….Muso Mario…ex carabiniere. Muso racconta che nel settembre 1988 era in servizio a Trapani, dichiara che è stato in servizio nella giornata del 27 settembre 1988 tra l’1 e le 7….il 9 ottobre del ’96 il teste fu sentito dai colleghi, lui in aula non ricorda nemmeno la circostanza di essere stato sentito. Il presidente chiede se aveva conoscenza di Francesco Cardella lui oggi dice che non sapeva chi era se non dopo apprese chi fosse dai giornali, in quel verbale parlò di Cardella (un controllo) ma il teste ribadisce che non ricorda di essere stato sentito, il presidente legge il verbale e in quel verbale Muso nega di avere fatto un controllo nei confronti di Cardella aggiungendo che lui conosceva bene Cardella. Oggi ripete che Cardella non lo conosceva all’epoca di quel servizio…”può darsi che quella notte abbiamo fatto dei controlli fermato autovetture ma non ricorda di avere controllato Cardella…”. Quella notte fu trovata auto bruciata? Mi sembra di no, ho sentito solo successivamente di quella macchina….un altro teste aveva detto che assieme all’attuale teste si erano recati in quella cava dove c’era un’auto bruciata perché avevano saputo che altri carabinieri l’avevano trovata….il teste non ricorda e rimanda la realtà delle cose agli atti. Avv Crescimanno: quella notte con l’auto di servizio siete andati a fare controli nella comunità con la macchina fin dentro? si risponde il teste perchè il delitto mi pare era stato nella matitnata e la strada non era più ostruita erano le 4. Il teste viene congedato. Entra il teste Valeria Gandus, giornalista.
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