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A Genova la terza tappa di “Libero Cinema in Libera Terra”

Di Stefano Busi il . Liguria, Progetti e iniziative

Arrivati nelle prime ore del pomeriggio da Galbiate, i “moderni saltimbanchi” di “Libero Cinema in Libera Terra” hanno portato la magia e le emozioni del cinema a Genova, in un luogo altrettanto suggestivo, i Giardini di Villa Bombrini di Genova Cornigliano. Perché Genova, e perché proprio Cornigliano. La prima risposta è facile, quasi scontata: ancora è viva nel ricordo di molti l’immagine del 17 marzo scorso, di una città pacificamente invasa da oltre centomila persone, arrivate da tutto il paese per unirsi all’abbraccio di Libera ai famigliari delle vittime innocenti delle mafie. Per i tanti genovesi scesi in strada quel giorno, le parole di denuncia e di impegno urlate da Don Luigi Ciotti dal palco del Porto Antico hanno avuto la forza di uno schiaffo, un appello a tenere gli occhi aperti, ad impegnarsi, a partecipare, a non scendere a compromessi.

L’invito di Don Luigi non è caduto nel vuoto, sono tanti i cittadini che in questi mesi hanno preso coscienza del livello di radicamento dell’organizzazione mafiosa in Liguria, ed hanno quindi intrapreso il loro cammino di costruzione di una società giusta, equa, responsabile e libera dalle mafie. Una città ed una regione che per troppo tempo si sono considerate immuni dal fenomeno, anche a dispetto delle tante operazioni della magistratura e dei provvedimenti prefettizi, e che finalmente sembrano aver compreso la gravità della situazione: certamente c’è ancora moltissimo da fare, tra i cittadini e nel mondo politico, ed anche per questo abbiamo accolto con gioia la proposta di dare vita alla tappa genovese di “Libero Cinema in Libera Terra”.

Resta da dire perché proprio Cornigliano: la risposta sta nel racconto di cos’è stata questa zona della città, di cos’è ora, e di cosa vuole diventare. Quartiere del ponente genovese, geograficamente stretto tra il porto e l’aeroporto, idealmente sospeso tra un passato industriale glorioso e la difficile, ma tenace, ricerca di una nuova vocazione, di cui Villa Bombrini ed i suoi meravigliosi giardini sono uno dei più chiari esempi. Abbiamo quindi deciso di portare il nostro piccolissimo contributo a questo importante percorso di riappropriazione del territorio. Ed eccoci così al racconto di una serata di emozioni, di immagini e parole, quelle del referente regionale di Libera Liguria, Matteo Lupi, e dell’Assessore alla Legalità e Diritti del Comune di Genova, Elena Fiorini, che hanno preceduto la visione di “Uomini Soli”, straordinario documentario di Attilio Bolzoni e Paolo Santolini.

Oltre cento persone hanno assistito al racconto di quegli anni terribili, per Palermo e per l’Italia intera: un’altra tessera da aggiungere al mosaico della memoria, per non dimenticare chi ha perso la vita servendo uno Stato che non ha fatto abbastanza per proteggerlo, e per ricordare a tutti noi quale sia il senso del nostro impegno di cittadini: se è vero che quegli uomini sono morti perché isolati, sta a noi impedire che questo possa accadere di nuovo, solo così il ricordo non sarà sterile esercizio di retorica, ma reale promessa di cambiamento. Consapevoli, come sempre, che a nessuno è chiesto di essere un eroe, ma tutti sono chiamati a dare il proprio contributo. Solo se ciascuno di noi si farà carico della propria parte, sarà possibile vincere la battaglia contro le mafie e le illegalità. Di questo si è parlato ieri sera a Genova, di  questo si parlerà ancora nelle prossime tappe, grazie a un “Libero Cinema” in una “Libera Terra”.

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