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Salento, la Dia di Lecce confisca beni per 3,2 milioni di euro

Di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

Non conosce soste il lavoro della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce che, coordinata e diretta dal Colonnello Francesco Mazzotta, ha assestato un duro colpo alla criminalità salentina. Nel mirino degli uomini dell’antimafia leccese, questa volta, è finito Franco Miggiano, detto “il leccese”, 65enne di Casarano (Le), già condannato per associazione per delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. Il decreto di confisca, che segue quello di sequestro anticipato eseguito dalla Sezione Operativa della DIA di Lecce nel mese di maggio 2011, è stato emesso dai Magistrati della Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce (Presidente Stefano Sernia, relatore Silvia Minerva, a latere Anna Paola Capano).

Ad avviare il procedimento è stata la proposta di misura patrimoniale avanzata dal Direttore della DIA, al termine di complesse e meticolose indagini patrimoniali condotte dalla Sezione Operativa di Lecce, che hanno consentito di appurare una notevole sproporzione tra i modesti redditi dichiarati dal Miggiano e l’enorme patrimonio a lui riconducibile. I certosini approfondimenti economico – patrimoniali svolti dal Colonnello Mazzotta e dal personale da lui guidato, nei confronti del “leccese” e del suo nucleo familiare, hanno infatti portato alla luce, per il periodo 1998/2009 un saldo negativo tra entrate e uscite pari a circa 930.000 euro, a dispetto di un impero del valore di 3.200.000 euro.

Il fiore all’occhiello delle proprietà confiscate è senza dubbio il complesso immobiliare, un vero e proprio ranch, ubicato a Casarano, con una superficie pari a 20.000 mq. circa, delimitato da un muro di cinta alto quattro metri per una lunghezza complessiva di 617 m. lineari. Attraverso due cancelli si può entrare all’interno di questa grande proprietà, dove si trovano fabbricati per una superficie complessiva pari a 2.000 mq.: due magazzini, uno di circa 240 mq. ed un altro di 320 mq.; due appartamenti, una dependance di circa 150 mq., un magazzino di mq. 580 ed altri piccoli fabbricati. A Casarano, inoltre, sono stati confiscati sei terreni e tre abitazioni. Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta a 3.200.000 euro.   

Franco Miggiano è indiziato di appartenere alla Sacra Corona Unita sulla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, il 26 aprile 1999, nell’ambito dell’operazione “Viribus Unitis”, dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce, per i delitti previsti dagli artt. 416 bis c.p., 73 e 74 D.P.R. 309/90, anche se al termine del processo venne condannato solo per detenzione illegale di droga ad otto anni di reclusione.

 A carico del “leccese” ci sono, inoltre, altre condanne definitive per estorsione, detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti. Adesso sarà compito dello Stato utilizzare al meglio questi beni, tenendo conto dell’ alto valore simbolico che essi hanno.

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