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Ecomafie, interrogazione parlamentare di Realacci sul “caso Latina”

di Elena Ganelli il . Lazio

Illegalità ambientali, speculazioni edilizie, radicamento sempre più consistente della criminalità organizzata, minacce e aggressioni a inquirenti e amministratori. Questo l’inquietante quadro della situazione in provincia di Latina che ha spinto il deputato del Partito Democratico Ermete Realacci a presentare un’interrogazione parlamentare sulla presenza delle ecomafie sul territorio pontino ai ministri dell’Interno Maroni, all’Ambiente Prestigiacomo e alla Giustizia Nitto Palma.

«L’allarme criminalità che arriva da questa provincia – scrive Realacci – diventa  sempre più preoccupante. Parliamo di un’area dove si è costituito e ramificato un vero “sistema criminale” che ha soprattutto nel ciclo del cemento la sua manifestazione più eclatante. Non si può lasciare solo quel territorio, è necessario che diventi un caso di rilevanza nazionale e che il Governo faccia la sua parte destinando risorse e mezzi alle forze dell’ordine e agli inquirenti per contrastare il fenomeno». Il parlamentare del Pd la scorsa settimana in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati aveva denunciato  «Una pressione sempre crescente della criminalità organizzata mafiosa, soprattutto di origine campana. Da Sperlonga, passando per Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Latina sino a Cisterna – aveva spiegato – è  continuo l’allarme legalità lanciato dalle forze dell’ordine, dalle associazioni, dai politici e dai cittadini, che si unisce, drammaticamente, ai continui attentati subiti da uomini dello Stato e cittadini. I Parchi, i laghi e le coste, ma anche i centri delle cittadine sono esposti alle continue speculazioni edilizie. Un assalto rapace e selvaggio che scaccia la moneta sana e blocca il rilancio economico, imprenditoriale e occupazionale della zona».

Nell’interrogazione presentata ieri ai tre ministri si citano anche una serie di circostanze e fatti che rendono necessario un intervento immediato sul territorio in particolare i dati dell’ultimo Rapporto Ecomafia di Legambiente nel quale la provincia di Latina si posiziona al quarto posto nella graduatoria nazionale per infrazioni accertate nel ciclo del cemento illegale: a parlare sono i numeri visto che  nel solo Parco nazionale del Circeo sono un milione e 200mila i metri cubi di cemento fuorilegge, che risultano essere stati realizzati due abusi edili per ogni ettaro, che c’è in media una richiesta di condono edilizio, considerando anche bambini ed anziani, per abitante per la città di San Felice Circeo ed una ogni 3-4 residenti per la città di Sabaudia. Ermete Realacci chiede dunque, così come avevano fatto altri parlamentari del Pd appena qualche settimana fa, la creazione di una sede distaccata della Direzione investigativa antimafia e della Dda sul territorio della provincia di Latina. Un territorio che ormai è un caso nazionale.

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