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“Coast to coast”: le mani del clan Beneduce sul litorale del Lazio

Di Antonio Turri il . Lazio

Ci sono voluti cinque lunghi anni di indagini e continue intercettazioni per arrivare a colpire un’organizzazione camorristica operante e radicata nel sud del Lazio, dal Garigliano a Latina proseguendo per Nettuno, Anzio e il litorale romano. L’operazione denominata «Coast to coast» è stata coordinata dalla Dda di Napoli mentre le indagini sono state effettuate dai poliziotti del commissariato di Formia e della Squadra Mobile di Latina.

Gli investigatori partendo da un vasto giro di usura hanno scoperto come il clan camorristico deiLongobardi-Beneduce di Pozzuoli operasse in sintonia con i clan casalesi, quelli calabresi e quelli autoctoni nel controllo del traffico degli stupefacenti. 

Tutto risale al 2006 quando un imprenditore del basso Lazio, con ambigue frequentazioni, rimase vittima di un giro di usurai legati al clan Beneduce di Pozzuoli e decise di rivolgersi ai suoi amici di Casal di Principe con la speranza di allentare la morsa delle pretese di quelli che riteneva camorristi di minor rango. Non ottenendo il risultato sperato si rivolse alla Polizia e a seguito di complesse indagini gli investigatori scoprirono collegamenti radicati tra clan della camorra del napoletano, quella dei casalesi e le ‘ndrine calabro-laziali dei Gallace operanti, queste ultime,a sud di Roma. 

L’operazione di ieri disposta dalla DDA di Napoli e condotta dalla Polizia di Stato ha permesso di individuare una grossa organizzazione mafiosa a seguito della quale sono state arrestate 23 persone, tra queste  spiccano elementi di elevata capacità criminale da anni residenti nel Lazio. I proventi del vasto giro di usura messo in piedi dai clan venivano reinvestiti nel traffico di grandi quantità di droga,in particolare di cocaina , che immagazzinata a Pozzuoli , attraverso il litorale pontino, inondava il mercato degli stupefacenti dell’affollato litorale romano.  

Quello che più ha destato l’interesse degli investigatori è stata la capacità dei diversi gruppi mafiosi di collaborare e di spartirsi senza guerre i vasti mercati criminali dei territori a ridosso della Capitale . 

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