Nando Dalla Chiesa e il vero senso del fare politica
Un vita dedicata alla legalità.
Durante il primo raduno nazionale dei giovani di Libera Nando
Dalla Chiesa ha tracciato con un intervento autobiografico il sentiero
percorso sin qui, attraverso il racconto delle varie esperienze da lui
vissute e usando parole forti e concetti rinnovati nei loro valori.
Il presidente onorario di Libera racconta ai giovani del cambiamento
dei partiti nel passaggio dalla prima alla seconda Repubblica,
dell’arrivismo
di alcuni individui entrati in politica, delle cene di questi politici
con mafiosi e terroristi: “le piccolezze della politica” le chiama
lui, un’espressione sola per chiudere dentro le amarezze di una vita.
Ma accanto alle amarezze, ai
più giovani, vuole anche regalare le passioni inseguite, le sensazioni
di avvicinamento al trionfo sulla mafia, le soddisfazioni
dell’insegnamento
e le speranze e la loro vitalità. Questa volta raccontandosi non salta
i particolari, vuole che gli uditori gustino a fondo la parte dolce
della sua vita. Narra la sensazione vorticosa vissuta in due ondate
di attivismo differenti: quello degli anni ’80, disorganizzato,
studentesco,
“disarmato”. Il primo attivismo di necessità, quello che Nando
descrive come reazione sociale naturale all’inesistenza delle
istituzioni
nella lotta alla mafia.
La seconda ondata, quella degli
anni ’90, ricca dello slancio di rivalsa seguente alle stragi di mafia,
ma anche dell’esperienza fatta negli anni passati e della solidità
di una rete di contatti.
Racconta anche della recente
esperienza della cattedra di sociologia a Milano. Uno spazio di
approfondimento,
studio, analisi unico in Italia, capace di generare massa critica sul
tema della malavita. E poi la politica, con l’elezione alla Camera dei
deputati. Un’esperienza finita per l’impossibilità di esprimere
criticamente il proprio parere, le proprie posizioni. Un impegno, quello
politico, che non si è certo inabissato con la conclusione
dell’esperienza
alla Camera. Per Nando Dalla Chiesa la politica è l’impegno quotidiano,
è ciò che voleva significare quando la parola “politica” ebbe
origine: politica è occuparsi del bene pubblico, con i mezzi che meglio
raggiungono l’obiettivo. Nando Dalla Chiesa non esita a dire che oggi
per lui il mezzo migliore non è più la poltrona in parlamento, piuttosto
una lezione all’università o un raduno sulla legalità davanti a 150
giovani.
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