Regione Piemonte: un impegno unanime per i beni confiscati
Ieri il Consiglio regionale del
Piemonte ha votato all’unanimità il seguente ordine del giorno,
proposto dai consiglieri De Ambrogio e Clement come primi firmatari. Un segnale importante che giunge in un momento delicato, ma che giunge tempestivo. Un segnale di cui non possiamo che gioire,
nella speranza che altri consigli regionali prendano spunto perchè non
si confermi alla Camera l’assurdo emendamento sulla vendita dei beni
confiscati. “Nelle scorse settimane – dichiara dei promotori di questo ordine del giorno, Deambrogio – molti consiglieri di
maggioranza e opposizione hanno sottoscritto gli impegni di Libera in
vista delle prossime elezioni regionali. Oggi è venuto il momento di
essere consequenziali con quegli impegni e con quello spirito. E’
venuto il momento di far capire a tutti i cittadini che la politica può
avere un’etica dei principi che non si inchina all’etica della
responsabilità strumentale”. A seguire il testo integrale.
ORDINE DEL GIORNO
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 92 del Regolamento interno,
OGGETTO: beni confiscati alle mafie
Il Consiglio regionale
Premesso che:
con un emendamento votato al Senato, durante l’approvazione della legge finanziaria, è stata inserita la possibilità di vendere beni immobili confiscati alle mafie.
Preso atto che:
nel 1996 un milione di cittadini firmarono una proposta di legge sull’uso sociale dei beni confiscati alla mafia e la loro restituzione alla collettività.
Atteso che:
l’obiettivo di recuperare risorse finanziarie è già garantito da strumenti quali il “fondo unico di giustizia” alimentato con liquidi sottratti alle attività criminali, di cui una parte deve essere destinata prioritariamente ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia.
Rilevato che:
sarebbe un tragico errore vendere i beni confiscati, perché si correrebbe il rischio reale di restituirli alle organizzazioni criminali, capaci di mettere in campo ingegnosi sistemi di intermediari e prestanome in grado di riacquistarli.
IMPEGNA LA PRESIDENTE E LA GIUNTA
A intervenire tempestivamente in tutte le occasioni istituzionali che vedranno un contatto con il Governo al fine di scongiurare l’approvazione definitiva dell’emendamento che permetta la vendita dei beni confiscati alle mafie.
INVITA
I Parlamentari piemontesi ad impegnarsi nel dibattito relativo alla legge finanziaria affinché il sopradescritto emendamento venga espunto definitivamente dal provvedimento.
Torino, 17 novembre 2009
* Libera Piemonte
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