Pd: Morrione e Spampinato, più antimafia nel dibattito congressuale
”C’e’ poca attenzione alle questioni dell’antimafia nel dibattito precongressuale del Pd. I programmi dei candidati alla segreteria fanno solo generici riferimenti a questa questione che in autunno sara’ in primo piano nella battaglia politica insieme ai temi della liberta’ di informazione”, ha detto Roberto Morrione, presidente di Liberainformazione durante la presentazione del libro di Alberto Spampinato ”C’erano bei cani ma molto seri (Ponte alle Grazie editore), alla Festa nazionale del Partito Democratico. ”I partiti devono assumersi le loro responsabilita’ di fronte agli iscritti, non basta dire in campagna elettorale ‘rifiutiamo i voti della mafia’.
In questi giorni ci saremmo aspettati – ha aggiunto – una replica politica al presidente del consiglio Berlusconi quando ha annunciato pomposamente quanto genericamente che vuole sconfiggere la mafia in quattro anni”. Infine Morrione ha criticato il ritardo del Pd nell’indicazione dei suoi candidati alla direzione del Tg3 e di Raitre ”mentre si dice che per farlo attende l’esito del congresso”.
Critiche condivise da Alberto Spampinato, direttore dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, che ha aggiunto: ”Non abbiamo dubbi sulla volonta’ del Pd di lottare contro le mafie e per una informazione piu’ libera. Ma non bastano affermazioni di principio. Occorrono proposte politiche precise e articolate per contrastare la criminalita’ organizzata. Le vecchie ricette vanno aggiornate pèerche’ negli ultimi anni le mafie hanno subito una mutazione genetica che la fa apparire inesistenti mentre si diffondono al Nord e penetrano nelle amministrazioni pubbliche e nelle strutture finanziarie”.
Morrione e Spampinato hanno chiesto al Pd di affrontare i temi della liberta’ di stampa e delle minacce ai giornalisti, che sono in drammatico aumento, insieme alle organizzazioni dei giornalisti e della societa’ civile. Il primo impegno, hanno concluso, e’ quello di bloccare l’approvazione della legge sulle intercettazioni, stoppata a luglio dal presidente Napolitano, perche’ impedirebbe di indagare sulla mafia e di pubblicare sui giornali le notizie di cronaca su scandali, corruzioni e criminalita’ organizzata.
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