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Perchè crollano le case. Le responsabilità pubbliche e quelle private

Da site.it il . Abruzzo

LA MARSICA ABBASSA LA GUARDIA
In questo articolo si vogliono denunciare i problemi
strutturali del mondo delle costruzioni e della legislatura ad esso
connessa ed in particolare di quello riguardante l’area della Marsica e
di tutta la provincia di L’Aquila. Il nostro scopo è fare prevenzione e
non allarmismo attraverso una critica-denuncia, si spera costruttiva e
proficua.

Come giudichereste un medico che redige una diagnosi senza effettuare le dovute analisi?
La Marsica è un territorio classificato con l’OPCM 3274/2003 zona di
prima categoria sismica. (la più pericolosa). Si ricorda a chi non è di
queste zone che L’Aquila è oggi classificata come seconda categoria.
Il Territorio Marsicano è stato devastato nel 1915 da un terremoto di
magnitudo valutabile tra il 6.8 e 7.2 Richter. In molte aree edificate
della Marsica si risente del fenomeno di forte amplificazione delle
onde sismiche. I forti effetti del terremoto del 1915 sono imputabili
in gran parte all’amplificazione sismica dei terreni di alcune aree
della Marsica. Tali zone ad alta amplificazione sismica, nel 1915 non
erano ancora state edificate, per cui, ad oggi, gli elementi esposti al
rischio sono aumentati. Alla luce degli effetti del terremoto di
L’Aquila si rimarca se ancora fosse necessario l’importanza del fattore
“terreno” e degli effetti che esso può generare in termini di danni
alle strutture sovrastanti. Alcuni edifici in cemento armato, al di la
dei difetti costruttivi più o meno marcati, sono stati danneggiati o
addirittura sono collassati a causa di effetti sismici locali dovuti a
fenomeni di amplificazione del terreno sottostante le varie strutture.
Come spiegare altrimenti palazzine del ‘700 “leggermente danneggiate” e
moderni edifici in c.a. completamente distrutti?
Di chi è la colpa? Dei progettisti? Dei Costruttori? Del destino o altri fattori ad oggi sconosciuti?
Per rispondere a tale domanda bisogna prima capire come funziona la
costruzione di un edificio e quali sono le norme che i costruttori
devono rispettare.
Purtroppo le leggi vigenti, ottime dal punto di vista tecnico, hanno
delle pecche nell’applicabilità delle stesse. Viene lasciato
sfortunatamente molto spazio e gestione del progetto ai tecnici al
quale la norma stessa (in Abruzzo L.R. 138/96) delega ogni
responsabilità. In parole povere la Legge si limita a dire: “tutta
la responsabilità del rispetto della norma ricade sui tecnici
(ingeneri, geologi, geometri, ecc.) che partecipano al processo
“.

In pratica c’è una fiducia immotivata e fuori dalla cultura italiana
nella buona fede dei tecnici (essi autocertificano semplicemente di
aver seguito la norma!!). Non dimentichiamo che gli stessi tecnici
vengono pagati dal Committente-costruttore. Egli il più delle volte
vede solo il profitto, per non parlare delle cosiddette “costruzioni in economia“,
quindi viene incaricato il tecnico più “economico”, che essendo tale
non sempre è il migliore sul mercato. Ad esso viene affidato un
progetto nel quale ogni centesimo deve essere spremuto tanto che
vengono saltati a piè pari passaggi fondamentali della normativa, come
ad esempio le indagini geologiche e geotecniche, le verifiche durante
la realizzazione dell’opera, il tutto sotto una direzione dei lavori
sporadica e approssimativa
.

Tutto ciò è dovuto al fatto che la Norma precedentemente descritta
(l’ottima ma forse troppo “fiduciosa” 138/96) non viene rispettata dai
titolari del progetto semplicemente perché non vi è nessun organo istituzionale che vigila sui progetti civili.

In realtà l’Ente preposto a tale verifica, il Genio Civile, è stato
disgraziatamente spogliato dalla Norma stessa di molti poteri di
Vigilanza. Esso controlla solamente il 10% dei progetti presentati
(sorteggiati) e lo fa non entrando nel merito del progetto, ma
controllando solo la presenza degli elaborati e la presa di
responsabilità dei tecnici su quanto affermano. In poche parole non controllano i calcoli, non controllano la relazione geologica, se
il terreno sia stato indagato con sondaggi, non verificano l’operato
del costruttore, se non attraverso sopralluoghi spesso a strutture
ultimate
.

E’ giusto che ad un Ente che ha fatto storia come il Genio Civile,
soprattutto nella Marsica, venga ridato il giusto potere di controllo e
sanzione per garantire la sicurezza delle costruzioni. Non
dimentichiamo che è il fallimento di tale normativa che non ci rende
sicuri nelle nostre case, che ci costringe a dormire in macchina alla
prima scossetta di terremoto. Bisognerebbe chiedere ai giapponesi se
hanno paura a stare nelle loro case oppure, sapendo che i costruttori
che non rispettano le ferree norme possono venire pesantemente
sanzionati, se hanno fiducia in chi dovrebbe vigilare per loro, cioè lo
Stato attraverso le proprie istituzioni?
Tutta la filiera delle costruzioni ha del marcio (gare d’appalto al
ribasso in cui conta il prezzo e non la qualità, eliminazione minimi
tariffari per i professionisti, non obbligatorietà delle assicurazioni
R.C. professionali, indagini del sottosuolo inadeguate o omesse poiché
ritenute non necessarie o troppo costose, relazione geologica e
geotecnica inadeguata poiché basate su indagini del sottosuolo mai
fatte o insufficienti, progetto ingegneristico fatto spesso da
ingegneri elettronici che facendo un semplice esame di stato, sono
diventati ingegneri edili (fortunatamente sembra che, ultimamente,
questa ultima cosa sia cambiata). calcolo di fondazioni a volte errato
poiché basato su di una relazione geologico-tecnica errata. Inoltre si
utilizzano di materiali scadenti come sabbie o cementi inadeguati,
errata messa in opera dei materiali – ad esempio si utilizzano meno
ferri di quelli riportati in progetto- (imprese edili avventuriere, in
Italia non occorrono particolari autorizzazioni o diplomi per aprire un
impresa edile), controlli da parte delle istituzioni inesistenti,
mancanza di severità da parte delle istituzioni nei confronti di chi
sbaglia.
Ma quanto è importante il terreno?
Non ci dimentichiamo che le strutture vengono edificate sulle
fondazioni, che a loro volta poggiano sul terreno; il terreno amplifica
o attenua le onde elastiche (onde sismiche), trasferendo le stesse onde
elastiche alla struttura. E’ quindi il terreno la variabile più
importante della filiera, è il terreno che ha la maggior variabilità, e
la maggiore difficoltà di essere analizzato, è il terreno che va
indagato nel modo corretto, con le giuste e costose analisi che
generalmente vengono sottovalutate, e per tanto non eseguite. Solo a
seguito di una attenta analisi e conoscenza delle caratteristiche,
fisico meccaniche e di risposta ad un evento sismico, del terreno di
fondazione, si riesce a capire se tale terreno è adeguato
all’imposizione di un particolare tipo di struttura, se in funzione di
esso, la struttura in edificazione, ha bisogno di particolari
fondazioni (fondazioni superficiali tipo travi e plinti o fondazioni
profonde tipo pali), e di quanto vanno approfondite nel sottosuolo……
Il terremoto è un fenomeno imprevedibile e proprio per questo l’unico
modo per difendersi è quello di realizzare strutture sempre meno
vulnerabili e di adeguare quelle esistenti;
Quindi, prescindendo dalla vulnerabilità intrinseca degli edifici in
muratura rispetto a quelli in cemento armato, prescindendo dalla
qualità dei materiali (ferro e cemento) e dalla messa in opera degli
stessi, un fattore determinante di vulnerabilità è imputabile alla
tipologia dei terreni presenti nel sottosuolo e alla risposta sismica
locale (amplificazione del segnale sismico);

Gli edifici vengono appoggiati sul terreno ed è il terreno
che trasferisce l’onda sismica alle strutture…come mai nessuno parla di
terreno di fondazione? Come mai nessuno si chiede se sono state fatte
accurate indagini del sottosuolo prima dell’impostazione ed il
dimensionamento delle fondazioni?

E’ incredibile ma i nostri colleghi redigono relazioni geologiche in
alcuni casi, sulla base di indagini geologiche superficiali ed
inadeguate al problema ingegneristico o indagini inadeguate al tipo di
terreno da indagare., senza andare sul sito d’interesse o I tecnici
progettisti non hanno ricevuto né ricevono un’adeguata formazione
universitaria o post-laurea dagli Ordini professionali in merito alle
indagini del sottosuolo

Tutti sono convinti che i crolli e molti danni strutturali di alcuni
edifici di L’Aquila siano dovuti esclusivamente ai materiali da
costruzione, la messa in opera dei materiali, ai calcoli strutturali o
alle tecniche costruttive
Nessuno si sofferma a riflettere che poi gli edifici vengono costruiti
sul terreno; questo terreno ha una importanza fondamentale, può
amplificare l’onda sismica o assorbirla, può essere più o meno adeguato
a sopportare i cariche indotti dalle strutture, può essere più o meno
in frana;
il terreno di fondazione spesso richiede, prima della progettazione di
una fondazione, indagini del sottosuolo e/o di laboratorio molto
accurate e costose ; il terreno spesso richiede delle bonifiche molto
costose (vedi utilizzo di pali di fondazione) che spesso o nella norma
i costruttori, con la compiacenza degli ingegneri e dei miei colleghi
geologi tendono ad omettere, anche perchè la legge gli consente spesso
di farlo.

Una delle grandi verità è che spesso gli edifici, anche se costruiti
con le tecniche antisimiche più avanzate, vengono appoggiati su terreni
con molti problemi geotecnici che nessuno o nella maggior parte dei
casi, và coscienziosamente a verificare ed indagare nel modo corretto o
professionale….tanto come dicono i nostri tecnici paesani “ecco se
regge tutto” “non s’è mai cascato niente, le altre case stanno in
piedi…mo proprio questa sa da cascà?”.
Si sentono spesso colleghi, progetisti e costruttori dire. “Ma sta struttura quando casca, è cemento armato!”: Le ultime parole famose, vedi L’Aquila.

Le case spesso non hanno problemi, è vero, anche se sono costruite
male, ma se arriva il terremoto le sollecitazioni cambiano, non sono
più statiche ma dinamiche, e vengono fuori le magagne, perché gli
edifici anche in c.a. possono crollare (vedi l’Aquila).
Noi abbiamo il forte dubbio che molti dei crolli di L’Aquila, (vedi
casa dello studente) e altre strutture di via XX settembre potrebbero
essere ricondotti alla scadenza dei terreni di fondazione, non
opportunamente indagati e bonificati prima della messa in opera delle
fondazioni… questa zona di L’Aquila è piena di riporti, i peggiori
terreni di fondazione.
Un edificio poggia sul terreno, spesso eterogeneo verticalmente e
lateralmente, impossibile indagare e conoscere senza eseguire indagini
geognostiche serie come dei sondaggi a carotaggio delle prove in sito e
delle prove di laboratorio su campioni indisturbati prelevati; il
terreno cambia nelle caratteristiche tecniche anche spostandosi
orizzontalmente di pochi metri; il terreno è il prolungamento verso il
basso di una struttura che deve resistere ad un sisma; E’ dal terreno
che arrivano le sollecitazioni sismiche, per cui la progettazione di
accurate fondazioni deve essere fatta solo ed esclusivamente una volta
conosciute accuratamente le caratteristiche fisico-meccaniche dei
terreni di fondazione.

Cosa fanno i costruttori i progettisti o i committenti?
Omettono le indagini del sottosuolo o destinano ad esse delle cifre
irrisorie e inadeguate. Questo perché sono affetti da generale
ignoranza in termini di terreni di fondazione e tecniche di
esplorazione del sottosuolo, sottovalutando di gran lunga il problema,
pensando che una costruzione inizia dalle fondazioni e finisce nel
tetto. Una costruzione , invece, è come un albero che ha bisogno di
terreno consistente sotto la sua base e affonda le proprie radici in
esso.
Oltre all’ignoranza in materia, le indagini vengono omesse perché si
ritengono troppo costose ed inutili, è LOGICO NON SANNO DI COSA PARLANO
E VEDONO SOLO I LORO PROFITTI DIMINUIRE.
Spesso per aggirare la legge vengono fatte delle prove poco costose,
come le famose “prove penetro metriche”, tanto per dire le indagini le
ho fatte, ma completamente inutili ed inadeguate, ritenuta dalla
comunità scientifica, una porcheria dalla comunità scientifica
internazionale.
Abbiamo stimato che generalmente si spende, in indagini geognostiche,
circa un quinto di quello che si dovrebbe spendere e ciò avviene anche
per le strutture publiche, che dovrebbero essere ancora più sicure di
quelle civili.
Qui c’è una mancanza di legislazione punitiva: ogni terreno ed ogni
problema o progetto ingegneristico HANNO bisogno della LORO esclusiva
prova in sito ed in laboratorio e della sua formula di calcolo.
Il “Nuovo testo unico sulle costruzioni” derogato per anni, poi denominato nel 2008 “Nuove norme tecniche sulle costruzioni -2008
ha lo scopo di salvaguardare l’incolumità umana, dettando tutte le
regole per progettare in maniera antisismica; attualmente tali norme,
sono obbligatorie per le strutture strategiche
Nell’area della Marsica ed in quella di L’Aquila si costruiscono
edifici anche strategici senza effettuare accurate indagini geologiche
del sottosuolo ed a volte vengono completamente omesse dai miei
colleghi con la compiacenza dei progettisti e delle imprese.

Perché stiamo organizzando il convegno sulle indagini del sottosuolo.

Con le “Nuove norme tecniche sulle costruzioni -2008“, a meno che non si apportino correzioni prima della scadenza della deroga, si stanno commettendo due errori gravissimi:

il primo errore è che il Progettista (Ingegnere, Architetto,
Geometra, ma non il geologo!) diventeranno i responsabili delle
indagini del sottosuolo. Ma ti rendi conto! Sono tecnici che non sanno
neanche cosa è un indagine del sottosuolo..ovviamente, in Italia, ad
oggi non esistono corsi di laurea in ingegneria o in architettura in
cui ti insegnano come fare un piano delle indagini e quale indagini
sono necessarie per risolvere i vari problemi ingegneristici; da qui è
nato, il dovere morale di realizzare un convegno-corso, al fine di
mettere tutti i tecnici della Marsica in grado di realizzare, almeno in
via preliminare, un progetto delle indagini adeguato al problema da
risolvere.

Il secondo errore è che il nuovo testo unico sulle costruzioni,
dovrebbe, come in molti altri paesi civili europei, obbligare ad
effettuare delle indagini geotecniche serie (sondaggi a carotaggio,
campionamenti, prove di laboratorio, prove in sito e in laboratorio,
studi di risposta sismica locale) prima della realizzazione di ogni
struttura che possa interagire con le vita umana; questo concetto è
stato ben recepito da molti stati europei, ma non da quello
Italiano…infatti la norma italiana, sotto questo punto di vista non è
chiara (cioè, in alcuni casi si possono omettere le indagini) e non
indica bene quale indagini vanno eseguite e quali no….non dimentichiamo
che l’Italia ed in particolare il centro Italia, è una delle aree più
sismiche d’Europa; L’Italia viene continuamente martoriata da grandi
terremoti….siamo un popolo di idioti che non riesce ad imparare dal
passato….non riesce a fare una giusta prevenzione costruendo in maniera
sicura……dovremmo guardare al Giappone, invece guardiamo al terzo mondo
probabilmente.

Le Nuove norme tecniche sulle costruzioni, attualmente obbligatorie
per gli edifici strategici, sono in deroga fino a Giugno 2010, per gli
edifici ordinari (esempio civili abitazioni) a meno di una revoca di
tale deroga.
Dopo il terremoto di L’Aquila, si parla tanto di far entrare da subito in vigore “Le nuove norme tecniche sulle costruzioni
previste per il mese di Giugno 2009, ma nessuno sa o fa finta di non
sapere, che le stesse hanno delle grandi lacune funzionali e tecniche.

Parliamo ANCORA delle normative vigenti:
la legge regionale 138/96 trasforma, di fatto il genio civile da
organismo di controllo in un semplice archivio, restando di sua
competenza il 10% di verifiche ma fatte praticamente solo su carta, non
entrando in merito dei sondaggi geognostici, relazione geologica,
relazione geotecnica sui terreni e sulle fondazioni, progetti,
realizzazione, collaudi e verifiche. per controllati si intende
verificare soltanto che ci siano tutte le carte (relazione geologica,
progetti, documentazioni varie) senza entrare nel merito del progetto;
è una vergogna!!!!!

Ci rivolgiamo oltre che ai progettisti anche e soprattutto ad alcuni nostri colleghi facendo un accorato appello: “Bisogna
smettere di redigere relazioni geologico-tecniche sulla base di dati
iempirici o ancora peggio di dati nventati o sulla base di dati di
“letteratura
“; le indagini geognostiche “esistono” ed oltre che
essere effettuate, come propone la legge, devono essere anche calibrate
al progetto ingegneristico ed al contesto geologico di intervento.
Abbiamo la responsabilità delle vite umane, bisogna lavorare solo in
maniera professionale rifiutando tutti i lavori in cui non sono stati
stanziati fondi per le indagini geotecniche; Le indagini E LE
NECESSARIE INDAGINI vanno pretese in ogni caso. Come giudichereste un
medico che redige una diagnosi senza effettuare le dovute analisi?

Una assurdità di chi costruisce: si spendono migliaia di euro per le
mattonelle di un bagno di una abitazione e non si investe sulla
garanzia di integrità strutturale nel tempo di un edificio,
raggiungibile solo con una approfondita e ben calibrata progettazione e
indagine geologica e poi so dorme tutti quanti in macchina, compresi
alcuni costruttori marsicani.

Allora come si può risolvere questo difetto di forma?
1) cambiare la legge 138/96: il Genio civile deve tornare ad essere un
organismo di controllo a 360°, deve verificare che siano stati fatti i
sondaggi, deve verificare che siano stati fatte le indagini
geognostiche giuste, deve verificare le relazioni geologico-tecniche,
entrare nel calcolo dei progetti, effettuare controlli in fase di
realizzazione, collaudi, verifiche.
2) gli ordini professionali devono inserire degli esami appositi ed
obbligatori, sia per gli Architetti che per gli ingegneri che si
interessano di strutture.
3) anche i responsabili degli uffici tecnici devono assolutamente
ricevere una preparazione in materia; altrimenti come fanno ad
organizzare una gara d’appalto, come fanno a capire quali sono le spese
da destinare alle indagini del sottosuolo necessarie per effettuare un
determinato progetto in sicurezza?
3) I costruttori devono conseguire obbligatoriamente una licenza e
devono continuamente effettuare dei corsi di aggiornamento pena la
revoca della operatività
4) I COSTRUTTORI DEVONO PAGARE PER I LORO ERRORI INSIEME AI PROGETTISTI
ALLE IMPRESE A ED AI GEOLOGI CHE OPERANO VIOLANDO LE NORME ED IL BUON
SENSO.
5) obbligare, attraverso un apposita normativa, la stipola di
assicurazioni sugli immobili per catastrofi naturali (terremoti,
alluvioni, frane, ecc.)
6) ESISTE LA TECNOLOGIA E LE PROCEDURE TECNICHE AFFINCHE’ QUELLO CHE SI
E’ VERIFICATO ALL’AQUILA NON SI VERIFICHI NELLA MARSICA O IN ALTRI
PARTI DELL’ABRUZZO. VOGLIAMO CHE I CITTADINI SI SENTANO SICURI NELLE
PRORPIE CASE E A MAGGIOR RAGIONE NELLE SCUOLE O UFFICI PUBBLICI- C’E’
BISOGNO DI PENE SEVERE PER TUTTI, LE CASE NO DEVONO MAI PIU’ CROLLARE.

Si chiede al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi di
CAMBIARE la Legge 138/96 (tra l’altro già ritenuta incostituzionale
della sentenza della corte costituzionale 182/2006). L’Abruzzo può
essere di esempio per le altre regioni;” Serve una normativa seria e
severa; Il Genio civile deve fungere da organismo di controllo a 360°
di tutta la filiera delle costruzioni, partendo dalle indagini del
sottosuolo alla relazione geologica, ai progetti, materiali
realizzazione delle opere, collaudo; se ciò non fosse possibile, per
cause economiche, si potrebbe pensare di istituire un albo di
verificatori esterni (geologi, ingegneri, chimici, ecc.), pagati dal
committente stesso.
In particolare si chiede di far rispettare la realizzazione di indagini
geologico-tecniche del sottosuolo, poiché spesso vengono omesse. Gli
edifici devono essere fondati su terreni sicuri e con tecniche
adeguate, che non possono che essere indicate da analisi del sottosuolo
serie, adeguate ed approfondite, progettate CONTROLLATE E VIDIMATE DA
UN GEOLOGO, l’unica figura professionale che ha competenze in Materia.
Si chiede la presidente del consiglio di attivarsi al fine di far
modificare le Nuove Norme Tecniche sulle costruzioni inserendo le voci
“responsabilità esclusiva per il geologo per il progetto piano indagini
del sottosuolo, direzione lavori di indagine del sottosuolo ed
elaborazione delle indagini del sottosuolo”, “obbligatorietà delle
indagini del sottosuolo per qualsiasi opera che ha a che fare con la
vita dell’uomo”; si chiede di inserire nelle norme un capitolo che
contempli le indagini in sito, le sue specificità, le sue attendibilità
per ciascun progetto e terreno, le prescrizioni delle indagini minime
da utilizzare per ciascun problema o progetto ingegneristico.
Nell’area della Marsica sembra di aver dimenticato il terremoto del
1915, e si costruisce spesso senza realizzare gli adeguati ed
approfonditi studi geologico-tecnici, che vedono l’esigenza di accurate
ed appropriate indagini del sottosuolo. Molti tecnici non capiscono
l’importanza delle indagini geognostiche, “stiamo costruendo giganti
con i piedi di argilla”; proprio per questo motivo, ci stiamo attivando
al fine di preparare a breve un convegno-corso, a cui chiediamo di
partecipare tutti i tecnici architetti, Ingegneri e responsabili degli
uffici tecnici pubblici e privati, dal titolo “L’Esplorazione Geologica
e Geotecnica del sottosuolo” finalizzata ad una corretta progettazione
ingegneristica, nell’ottica delle nuove “Norme Tecniche sulle
Costruzioni” e del terremoto di l’Aquila.” Per info contattare il
dott.Galli 347… dott. Cannese 328 7092257

“La grande opera” NON è IL PONTE DI MESSINA ma è proteggere il
territorio italiano dai disastri naturali, terremoti, alluvioni, frane,
eruzioni vulcaniche
Cordiali saluti
Dott. Geologo Fabio Galli
Dott. Geologo Christian Cannese

da Site.it

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