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Cose nostre nell’Abruzzo interno: arresti e sequestri a Tagliacozzo

Di Angelo Venti il . Abruzzo

I GICO della Guardia di finanza arrestano tre persone a Tagliacozzo (Aq) e sequestrano “La Contea camping“, un complesso turistico del valore di 2 milioni e mezzo di euro di proprietà della società “Alba d’oro srl“.

L’operazione – ha detto in conferenza stampa Leonardo Matera riferendosi all’Abruzzo – e’ il primo esempio conclamato di infiltrazione mafiosa“. E questa ammissione, dopo anni di dichiarazioni rassicuranti in tema di infiltrazioni mafiose in Abruzzo, per noi di SITe.it è al momento l’aspetto più importante.

A finire agli arresti tre imprenditori del luogo: Nino Zangari  (44 anni, custodia cautelare in carcere), mentre per Augusto Ricci (47 anni) e Achille Ricci
(51 anni) sono disposti gli arresti domiciliari. I tre imprenditori
tagliacozzani sono accusati, in concorso tra loro, del reato di cui
all’art. 648 del codice penale e rischiano una condanna da 4 a 12 anni
di carcere.

La “Sagace attività d’indagine – si legge nel comunicato stampa emesso dal Comando provinciale di L’Aquila della Guardia di finanza – prontamente
ed efficacemente diretta dalla Procura della repubblica di
L’Aquila-Direzione investigativa antimafia, ha consentito di
individuare tempestivamente attraverso attività di prevenzione, la
presenza sul territorio abruzese di soggetti collegati attraverso una
fitta rete di prestanomi al Clan Ciancimino
“.

[ Per scaricare il pdf del comunicato stampa CLICCA QUI ]

Nel comunicato stampa si legge che le indagini che hanno portato agli arresti di oggi, si sono protratte “per oltre due anni“. Site.it pubblicò “Cose nostre nell’Abruzzo interno“,
una sua prima inchiesta giornalistica sul reinvestimento nella Marsica
di capitali riconducibili a Ciancimino e specificatamente sul caso
“Alba d’oro”, esattamente tre anni fa, nel numero di marzo 2006 di site.it/marsica.

[ per scaricare il pdf di site.it/marsica 2006-n 7 CLICCA QUI ]

Quella inchiesta (tranne le lodevoli eccezioni di primadanoi.it, Liberainformazione.org Left-avvenimenti , la Tv satellitare franco-tedesca ARTE e pochissime altre testate), fu accolta dal
disinteresse generale della stampa locale e dei quotidiani regionali.
In questi tre anni hanno volutamente ignorato la notizia: da domani,
c’è da starne certi, tutti pubblicheranno pagine e speciali sugli
arresti di Tagliacozzo. In ogni caso, meglio tardi che mai.

Come SITe.it , dopo quel numero del 2006, siamo
tornati sull’argomento a più riprese. Nell’autunno 2007 abbiamo
organizzato, in collaborazione con Libera L’Aquila e Legambiente Marsica,
una serie di appuntamenti sul rischio di penetrazioni mafiose in
Abruzzo. Iniziative che hanno prodotto due interrogazioni parlamentari
proprio sul caso “Alba d’oro” di Tagliacozzo. In particolare, siamo
tornati sull’argomento con due inserti ciclostilati di site.it/briganti,
che consigliamo di leggere, in quanto testimoniano l’allargarsi, già
dal 2006, delle attività di questo gruppo di imprenditori anche a
Sulmona, Avezzano e Carsoli .

[per scaricare il pdf del numero 4 di site.it/briganti CLICCA QUI ]

 [ per scaricare il pdf del numero 5 di site.it/briganti CLICCA QUI ]

Infine, nel dicembre 2007, abbiamo pubblicato “Le mani sull’Abruzzo interno“. Si tratta praticamente di un numero monografico sul reinvestimento di capitali sospetti nella Marsica, con un ampio spazio dedicato, manco a dirlo, proprio al caso “Alba d’oro
e alla rete di relazioni che questo gruppo stava estendendo ben oltre i
confini marsicani.  In questo numero monografico, si pubblicavano
infatti anche i dati di altre due società sospette, la Marsica plastica srl (cf: 01700320664) e la Ecologica Abruzzi srl,
che testimoniano dell’allargarsi degli interressi di quel gruppo di
imprenditori dalla gestione del gas e di strutture ricettive, anche al
campo di rifiuti e produzione di energia. Inutile dirlo, anche in
queste società figurano a vario titolo i tre arrestati di oggi,
unitamente ad altri personaggi siciliani e imprenditori marsicani.
Sembra, al momento, che queste due società non siano state toccate da
questa inchiesta. E nel comunicato stampa nemmeno si fa cenno agli
oltre 200mila euro di contributi regionali ricevuti nel 2006 dalla Alba d’oro srl.

[ per scaricare il pdf di site.it/marsica 2007 n. 12 CLICCA QUI ]

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