Il positivo che infastidisce
La serie di intimidazioni contro la cooperativa “Terre di Puglia-Libera
Terra” in provincia di Brindisi, ultima quella odierna al presidente
della cooperativa, provoca certo disorientamento e fatica. E tuttavia,
al di là delle loro intenzioni, quei gesti vili sono la riprova del
positivo che in quella terra stiamo cercando di costruire anche grazie
alla preziosa opera di magistratura e forze dell’ordine. Un positivo
che allarma e infastidisce chi vuole continuare a imporre le logiche
della violenza e del profitto illecito.
Un positivo che va però
alimentato giorno per giorno con il contributo di tutti: cittadini e
associazioni, istituzioni e chiese. La lotta alle mafie e alle
organizzazioni criminali si snoda lungo un percorso tortuoso, spesso in
salita, che richiede continuità, coerenza e strategie volte non solo a
reprimere i fatti criminali ma a sradicare, attraverso proposte sociali
e culturali concrete, la mentalità mafiosa che sta alla base di quei
fatti.
E’ un impegno che deve essere trasversale come il fenomeno
che intende sconfiggere. E non è un caso che la notizia delle
intimidazioni avvenute nella Puglia protagonista, solo un anno fa,
della “Giornata della memoria e dell’impegno”, ci abbia raggiunti a
Città del Messico, dove Libera è stata chiamata dalla Commissione
Episcopale messicana per portare il suo contributo di ricerca e
proposta in una terra martoriata dalla violenza dei “cartelli” del
narcotraffico.
Tre giorni d’intenso lavoro in cui cercheremo di
costruire un ulteriore tassello di quel “noi” di collaborazione e
speranza che rappresenta il vero antidoto al potere mafioso e la
risposta alle complicità, all’indifferenza e alla rassegnazione su cui
basa la propria forza.
d. Luigi Ciotti, presidente di “Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie” (www.libera.it)
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