Un cartello con la scritta “Qui si costruisce un Futuro Libero” esposto sulla recinzione dei cantieri edili.

Una frase dai toni minacciosi e’ comparsa sul muro di un cavalcavia nella frazione trapanese di Fulgatore, nei confronti del dirigente della Squadra mobile di Trapani, Giuseppe Linares.

Non è un arresto di un qualsiasi mafioso, semmai ne esistano di boss cui dedicare scarsa considerazione, quello compiuto sabato in Venezuela dai Carabinieri di Trapani, mentre in Italia era notte fonda.

E’ stata sequestrata nel Trapanese l’azienda Calcestruzzi Mazara spa, considerata vicina al boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro.

Sono accusati di fare parte di due organizzazioni criminali di stampo mafioso operanti a Vittoria, il clan stiddaro Dominante e il clan Piscopo di Cosa nostra gelese, responsabili di estorsioni, tentati omicidi e traffico di stupefacenti, con la realizzazione di ingenti profitti.

Sequestrati beni per oltre cinque milioni di euro.

Periferia di Mazara del Vallo, in Sicilia, provincia di Trapani.