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La destra e le donne. Da Mussolini a Giorgia Meloni

Compagnia editoriale Aliberti il . Recensioni

«Il patriarcato non esiste; il femminicidio è solo un omicidio; povero maschio bianco disorientato; la violenza è riconducibile alle culture dei migranti; essere madre è la piena realizzazione delle donne, complementari all’uomo; le femministe sono brutte e pericolose e il “gender” ci ucciderà tutti».

Da dove arrivano certe sparate degli attuali ministri, quale cultura vive dietro certe affermazioni, convinzioni e “tradizioni”? La destra come vede le donne?

A queste domande la giornalista e scrittrice Sara Lucaroni prova a rispondere partendo dal Ventennio fascista e da chi lo modellò, Benito Mussolini. Uno che da certe fi gure femminili ha preso idee, soldi e coraggio, ma per il quale «la donna deve obbedire, badare alla casa, mettere al mondo fi gli e portare le corna». Se è vero che «il personale è politico», ci interessano i segreti delle sue avventure sessuali e soprattutto il fascismo come “virilismo” al potere, perché esaltò bene certi tratti della cultura misogina dell’epoca.

Nel Paese che si trasforma senza mai cambiare davvero, specie nella mentalità, è poi arrivato un altro Ventennio, quello berlusconiano, in cui il rapporto tra sesso e potere ha avuto un’altra declinazione e nuovi sviluppi: un altro “uomo del destino” si è affacciato alle cronache per scandali sessuali, polemiche, colpi di scena, e per la sua personale idea di emancipazione femminile.

E oggi? “La destra e le donne” è un viaggio serio e ironico, antico e attualissimo, dentro nuovi vizi e ataviche convinzioni, quando per la prima volta nella storia nazionale a guidare il Paese è una donna, Giorgia Meloni. Guarda caso di (estrema) destra.

Sara Lucaroni
La destra e le donne
Da Mussolini a Giorgia Meloni
Compagnia editoriale Aliberti, 2025
Pagg. 240/€ 18,50

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