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La “contraffazione”, un fenomeno criminale in espansione

Piero Innocenti il . Criminalità, Economia, Forze dell'Ordine, Lavoro

In occasione della “Giornata Nazionale del Made in Italy” il 15 aprile scorso, il Servizio Analisi Criminale, articolazione interforze della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ha presentato l’interessante elaborato “La contraffazione. Evoluzione del fenomeno criminale sul mercato fisico e online” fornendo molti dati e spunti di riflessione sui contraffattori e le organizzazioni criminali di riferimento nel biennio 2023-2024.

Un fenomeno complesso e multiforme che “è particolarmente pervasivo e dannoso per l’economia, la salute pubblica e la coesione sociale..e che interessa ogni categoria merceologica di beni” come viene sottolineato nella premessa del documento.

Fenomeno che ha conosciuto una grande espansione passando dai primi venditori ambulanti (“vu cumprà”) in prevalenza di nazionalità africana degli anni Ottanta, alla vendita in massa, a partire dai primi anni Novanta, di beni di largo consumo al punto che il contraffattore lo si può definire “un imprenditore criminale, in grado di assicurare la produzione di beni nei più disparati settori merceologici..”.

Nel complesso, nel periodo suindicato le forze di polizia, la SIAE e le polizie locali, hanno effettuato 60.360 operazioni di contrasto al fenomeno in questione eseguendo sequestri penali in 11.142 interventi, adottando provvedimenti di natura amministrativa in 49.218 casi, per il sequestro complessivo di merci contraffatte per un valore stimato in oltre mezzo miliardo di euro.

Le province in cui si è registrato il numero maggiore di sequestri e di soggetti sanzionati sono state Roma, Milano, Firenze, Napoli e Venezia. L’analisi a livello regionale vede il Lazio in testa con 20.750 sequestri (Roma è un grande polo di attrazione per i contraffattori tenuto conto della notevole presenza turistica), segue la Lombardia (10.709), la Toscana (6.076) e la Campania (5.345).

Quanto alla nazionalità delle persone sanzionate in testa ci sono gli italiani (5.321), seguiti dai bengalesi (3.513), senegalesi (1.155) e marocchini (802). Relativamente alle persone arrestate nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini italiani (38), mentre addirittura sono 460 quelli denunciati in stato di libertà seguiti dai senegalesi (140) e dai bengalesi (64). Anche per le sanzioni amministrative gli italiani sono in testa con 4.823 provvedimenti, seguiti dai bengalesi con 3.445.

Diminuiti i ”vu cumprà” con la diffusione del commercio elettronico, la contraffazione si è fatta più sofisticata e i prodotti contraffatti vengono spesso consegnati direttamente al domicilio tramite canali difficili da monitorare. Nel documento in questione si sottolinea come “sovente le materie prime o anche i prodotti già finiti sono reperiti in Cina e Turchia mentre la distribuzione al dettaglio è garantita da una estesa rete di intermediari e venditori, in prevalenza di origine extracomunitaria. La contraffazione delle merci non provoca soltanto danni all’economia ma rappresenta un potenziale danno per la salute umana ove si pensi che tali merci sono prodotte a basso costo con materiali di scarsa qualità e “..soprattutto se si considera che il 42% della merce sequestrata è rappresentato da giocattoli, per loro natura destinati a soggetti vulnerabili”.

Un tentativo di contrastare la vendita dei beni contraffatti in ambito UE è arrivato con l’adozione del Digital Service Act, un sistema di norme per armonizzare le diverse discipline dei 27 Paesi dell’Unione Europea approvato nel 2022 ed entrato in vigore nel febbraio 2024.

In Italia la lotta al fenomeno contraffattivo si basa soprattutto sul coordinamento dei vari soggetti coinvolti con richiamo, in particolare, a quanto previsto dalla legge 18 aprile 2017, n.48 da ultimo aggiornata con il D.L. 15 settembre 2023, n.123 (c.d. “Decreto Caivano”) che ha previsto anche la pianificazione di iniziative specifiche di dissuasione da ogni forma di condotta illecita, compresi il commercio di beni contraffatti o abusivamente venduti.

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