Giorgia Meloni tiri fuori i numeri delle identificazioni di polizia
Solo un ministro alticcio può augurarsi un 25 aprile sobrio.
Solo un governo che alza il gomito, in delirio di onnipotenza, può infatti rivolgere il suo appello a sessanta milioni di italiani invitandoli a festeggiare il 25 aprile, festa della liberazione nazionale, senza vedersi costretto a schierare in campo i questurini.
Ad Ascoli Piceno, una fornaia viene identificata due volte dalla polizia per avere esposto nel suo negozio lo striscione: “Buono come il pane, bello come l’antifascismo”.
Appena qualche giorno fa, a Milano, un poliziotto in servizio di ordine pubblico a un corteo pro Palestina, indossa una felpa adoperata dai neonazisti polacchi.
Il tutto ebbe inizio due anni fa, alla Prima della Scala, quando un loggionista passò i suoi guai per avere gridato: “Viva l’antifascismo”.
Si moltiplicano i casi di identificazione dei manifestanti di sinistra, d’ogni parrocchia e partito, mentre, in nome della libertà di riscrivere la storia, le questure d’Italia sembrano ricevere dall’alto l’ordine di lasciar sfilare in santa pace, per quanto possibile, fascisti e fascistoni di tutte le risme e di tutte le sigle.
Le televisioni, intanto, hanno l’aria di rincorrere la moda del momento: il gran dibattito su fascismo e antifascismo.
Tocca a Sergio Mattarella, il capo dello stato, ricordare a tutti che “E’ sempre tempo di Resistenza”.
Un monito sobrio, molto sobrio.
Un monito che avrà irritato, non poco, tutti gli “alticci” di casa nostra. E sarebbe ora che per certi nostri ministri divenisse obbligatoria la prova del “palloncino”.
Comunque è ottima cosa tenere a mente tutto quello che accade.
Oggi, per esempio, il primo dei leader mondiali presenti a Roma, che è stato ricevuto a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni, è l’ungherese Orban. Che di fascismo se ne intende.
Ma in conclusione.
Di grazia, la Meloni sa dirci quanti manifestanti di sinistra e quanti di quelli di estrema destra sono stati identificati dalla polizia nei due anni abbondanti del suo governo? Chieda i brogliacci al ministro degli interni, se vuole farsi aiutare.
Fonte: AntimafiaDuemila
Trackback dal tuo sito.