Inchiesta Ultra, la Dda di Milano chiede il rinvio a giudizio per Palmeri, Lucci, Beretta e altri 16
La Dda della Procura di Milano formula le richieste di rinvio a giudizio nell’ambito dello stralcio dell’inchiesta “Doppia Curva” sui presunti affari illeciti legati allo stadio San Siro.
La Dda della Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per il consigliere comunale Manfredi Palmeri, Luca Lucci, Andrea Beretta e altri 16 tra indagati e società nell’ambito dello stralcio dell’inchiesta “Doppia Curva” sui presunti affari illeciti legati allo stadio San Siro.
Lo scorso 3 febbraio agli indagati era stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari firmato dai pm Paolo Storari, Sara Ombra, Leonardo Lesti in cui erano contestati, a vario titolo, diversi e svariati capi d’accusa: un omicidio, uno tentato, la detenzione di armi, l’associazione per delinquere, l’intestazione fittizia di beni, la corruzione tra privati e il favoreggiamento. Nessuno di loro ha depositato memorie difensive o ha chiesto di essere interrogato.
Palmeri e le contestazioni per la gestione dei parcheggi di San Siro
A Palmeri, imputato di corruzione tra privati, è contestato, in qualità di membro del consiglio direttivo della società concessionaria M-1 Stadio, di aver affidato alla società Kiss&Fly riconducibile all’imprenditore Gherardo Zaccagni, la gestione dei parcheggi intorno all’impianto sportivo durante la stagione dei concerti estivi 2024 in cambio di un quadro “Duomo, Milano” del valore di oltre 10mila euro.
In questo filone, che verrà riunito con quello già aperto davanti alla gup Rossana Mongiardo in cui 16 imputati destinari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita il 30 settembre dalla Polizia e la Gdf hanno già scelto il giudizio abbreviato, figurano di nuovo l’ex capo ultrà dell’Inter Beretta, imputato per l’omicidio del 4 settembre 2024 di Antonio Bellocco, e il leader della Curva Sud Milano rossonera Luca Lucci in concorso con Daniele Cataldo per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, commesso il 12 aprile 2019.
Fonte: Affari Italiani
Chiesto il processo per i capi ultras e il consigliere regionale Palmeri
I nuovi filoni dell’inchiesta. Lucci risponde del tentato omicidio di Anghinelli, Beretta dell’omicidio di Bellocco. Palmeri di corruzione tra privati con l’imprenditore Zaccagni, attivo nel business dei parcheggi.
Chiesto il processo per i capi ultras Luca Lucci (Milan) e Andrea Beretta (Inter), ma anche per l’imprenditore dei parcheggi di San Siro Gherardo Zaccagni e per il consigliere regionale Manfredi Palmeri. La richiesta deriva da alcuni filoni dell’inchiesta denominata ‘Doppia curva’, che a settembre 2024 ha praticamente azzerato i vertici del tifo organizzato milanese.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dai pm Paolo Storari, Sara Ombra e Leonardo Lesti, e riguarda 11 persone e 8 società. Lucci è accusato di essere il mandante del tentato omicidio di Enzo Anghinelli nel 2019 a Milano. Come esecutore materiale compare, nella richiesta di rinvio a giudizio, Daniele Cataldo. Beretta (che ha collaborato coi pm) risponde invece dell’omicidio di Antonio Bellocco, avvenuto il 4 settembre del 2024 a Cernusco sul Naviglio.
Corruzione tra privati
Palmeri è accusato di corruzione tra privati per gli affidamenti dei parcheggi del Meazza, nella sua veste di membro del consiglio direttivo della società M-I Stadio Srl, partecipata da Milan e Inter per la gestione dello stadio. Secondo l’accusa, avrebbe favorito la concessione a Zaccagni in cambio di un dipinto da 11mila euro.
Il politico, attualmente consigliere regionale in Lombardia per la lista Lombardia Migliore e consigliere comunale a Milano per la lista Luca Bernardo Sindaco, si era difeso alla notizia dell’indagine a suo carico affermando di non avere “mai fatto favori a nessuno in cambio di denaro o regalie” e aggiungendo che “nel lavoro allo stadio non ho alcun potere gestionale e decisionale per favorire chicchessia”.
Vari ultras del Milan
Per Zaccagni, poi, vi sono altre accuse, tra cui quella di corruzione tra privati nei confronti di un manager di Verona Fiera, sempre per un appalto relativo ai parcheggi, e quella per accesso abusivo al sistema informatico con un ispettore di polizia. Altri rinvii a giudizio per altrettanti ultras del Milan, accusati di lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione e aggressioni. La parola passa ora al gip.
Fonte: Milano Today
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