Stati Generali Articolo 21: focus su informazione e strage di Bologna
Facciamo emergere ciò che davvero ci chiede l’Europa. Le proposte nell’incontro di Articolo 21.
Lunedì 20 Gennaio, nel consueto appuntamento con gli Stati Generali di Articolo 21 il focus è su due temi che abbiamo seguito – come facciamo sempre – in questi giorni.
Si è parlato di bavagli e informazione a proposito della risposta di Michael McGrath, Commissario europeo per la Giustizia, la democrazia e i diritti fondamentali, a seguito della interrogazione depositata lo scorso ottobre da un gruppo di parlamentari italiani del gruppo The Left in relazione al recepimento della Direttiva Ue 2016/343.
L’altra notizia della settimana è la sentenza che ha confermato l’ergastolo definitivo per Gilberto Cavallini, il quarto componente del commando di terroristi neofascisti che ha eseguito materialmente la strage alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980.
Come tenere accesi i riflettori sulle leggi bavaglio italiane che vanno in assoluta controtendenza rispetto a ciò che “ci chiede l’Europa”, è stato l’argomento cardine della riunione di oggi di Articolo 21 che ha avuto come ospiti la professoressa Marina Castellaneta, il direttore di Report, Sigfrido Ranucci, il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, l’avvocato Giulio Vasaturo.
Molti interventi hanno analizzato proposte utili a far emergere ulteriormente le contraddizioni della recente legislazione e l’impatto che sta avendo sul diritto ad essere informati, concetto su cui Articolo 21 sta conducendo una battaglia che va avanti da tempo e che riguarda l’uso temerario delle azioni legali, la tutela della fonti e l’accesso alle notizie di cronaca da parte della stampa.
Come ribadito dal coordinatore Giuseppe Giulietti “a questo punto è necessaria una mobilitazione che coinvolga anche i parlamentari europea, quelli che hanno a cuore la Costituzione per far emergere la palese contraddizione, dolosa, di chi vuole far rientrare le leggi limitative della libertà di stampa per riforme sollecitate dall’Europa quando è ormai chiaro che l’Europa ci chiede riforme esattamente opposte”.
La professoressa Castellaneta ha ricordato, tra l’altro, come l’Europa abbia posto in essere delle regole impositive che riguardano la protezione dei giornalisti e la garanzia anche economica che essi possano fare il loro lavoro, ciò a carico degli Stati membri.
Nel corso della riunione è stato analizzato anche il caso Rai e l’indipendenza del servizio pubblico, soprattutto in vista della imminente pronuncia del Tar circa il ricorso promosso da Articolo 21.
Sarà possibile rivedere l’incontro sui nostri social e sul nostro canale YouTube.
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